Diritto internazionale 0.8 Sanità - Lavoro - Sicurezza sociale 0.83 Sicurezza sociale
Droit international 0.8 Santé - Travail - Sécurité sociale 0.83 Sécurité sociale

0.831.109.367.2 Convenzione del 9 settembre 2021 sul coordinamento della sicurezza sociale tra il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e la Confederazione Svizzera

0.831.109.367.2 Convention du 9 septembre 2021 sur la coordination de la sécurité sociale entre la Confédération suisse et le Royaume-Uni de Grande-Bretagne et d'Irlande du Nord

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annex1/lvlu1/titII/Art. 13 Prescrizioni relative agli articoli 14 e 15 della presente convenzione

(1)  Ai fini dell’applicazione dell’articolo 14 paragrafo 1 della presente convenzione, per «persona che esercita un’attività subordinata in uno Stato per conto di un datore di lavoro che vi esercita abitualmente le sue attività ed è inviata da tale datore di lavoro in un altro Stato» si intende una persona che:

(a)
è stata assunta nella prospettiva di essere inviata in un altro Stato purché, immediatamente prima dell’inizio del rapporto di lavoro, la persona interessata fosse già soggetta alla legislazione dello Stato in cui il suo datore di lavoro è stabilito;
(b)
è stata soggetta alla legislazione dello Stato in cui il suo datore di lavoro è stabilito per un periodo di tempo minimo precedente. Il periodo minimo precedente è determinato dal Comitato amministrativo misto.

(2)  Ai fini dell’applicazione dell’articolo 14 paragrafo 1 della presente convenzione, un datore di lavoro «che vi esercita abitualmente le sue attività» è un datore di lavoro che svolge normalmente attività consistenti, diverse dalle mere attività di gestione interna, nel territorio dello Stato in cui è stabilito, tenendo conto di tutti i criteri che caratterizzano le attività dell’impresa in questione. I criteri applicati devono essere adatti alle caratteristiche specifiche di ciascun datore di lavoro e alla effettiva natura delle attività svolte.

(3)  Ai fini dell’applicazione dell’articolo 14 paragrafo 1 della presente convenzione, una «persona che esercita abitualmente un’attività autonoma» è una persona che svolge abitualmente attività consistenti nel territorio dello Stato in cui è stabilita. Più precisamente, la persona deve avere già svolto la sua attività per un periodo di tempo minimo prima della data in cui intende avvalersi delle disposizioni di detto articolo e, nel periodo in cui svolge temporaneamente un’attività nell’altro Stato, deve continuare a soddisfare, nello Stato in cui è stabilita, i requisiti richiesti per l’esercizio della sua attività al fine di poterla riprendere al suo ritorno.

Il periodo di tempo minimo in cui la persona deve aver svolto la sua attività è determinato dal Comitato amministrativo misto.

(4)  Ai fini dell’applicazione dell’articolo 14 paragrafo 2 della presente convenzione, il criterio per determinare se l’attività che un lavoratore autonomo si reca a svolgere nell’altro Stato sia «affine» all’attività lavorativa autonoma abitualmente esercitata è quello della effettiva natura dell’attività e non della qualificazione di attività subordinata o autonoma attribuita eventualmente a tale attività dall’altro Stato.

(5)  Ai fini dell’applicazione dell’articolo 15 della presente convenzione, una «persona che esercita abitualmente un’attività subordinata in entrambi gli Stati» è una persona che esercita, contemporaneamente o in alternanza, per la stessa impresa o lo stesso datore di lavoro o per varie imprese o vari datori di lavoro, una o più attività distinte in entrambi gli Stati.

(6)  Ai fini dell’articolo 15 della presente convenzione, gli equipaggi di condotta e gli equipaggi di cabina generalmente addetti a servizi di trasporto aereo passeggeri o merci che esercitano un’attività subordinata in entrambi gli Stati sono soggetti alla legislazione dello Stato in cui è situata la base di servizio, quale definita all’articolo 1 della presente convenzione.

(7)  Le attività marginali non sono considerate ai fini della determinazione della legislazione applicabile ai sensi dell’articolo 15 della presente convenzione. L’articolo 15 del presente allegato si applica a tutti i casi di cui al presente articolo.

(8)  Ai fini dell’applicazione dell’articolo 15 paragrafo 3 della presente convenzione, una «persona che esercita abitualmente un’attività autonoma in entrambi gli Stati» è in particolare una persona che esercita, contemporaneamente o in alternanza, una o più attività autonome distinte, a prescindere dalla loro natura, in tali Stati.

(9)  Per distinguere le attività di cui ai paragrafi 5 e 8 dalle situazioni descritte all’articolo 14 paragrafo 1 della presente convenzione, è determinante la durata dell’attività svolta in uno o entrambi gli Stati (se abbia carattere permanente o piuttosto carattere occasionale o temporaneo). A tal fine è effettuata una valutazione globale di tutti i fatti pertinenti tra cui, in particolare, nel caso di un lavoratore subordinato, il luogo di lavoro definito nel contratto di lavoro.

(10)  Ai fini dell’applicazione dell’articolo 15 paragrafi 1 e 3 della presente convenzione, per «parte consistente di un’attività subordinata o autonoma» esercitata in uno Stato si intende che in esso è esercitata una parte quantitativamente consistente dell’insieme delle attività del lavoratore subordinato o autonomo, senza che si tratti necessariamente della parte principale di tali attività.

(11)  Per stabilire se una parte consistente delle attività sia svolta in un dato Stato, valgono i seguenti criteri indicativi:

(a)
per l’attività subordinata, l’orario di lavoro o la retribuzione; e
(b)
per l’attività autonoma, il fatturato, l’orario di lavoro, il numero di servizi prestati o il reddito.

Nel quadro di una valutazione globale, una quota inferiore al 25 per cento in relazione a detti criteri è un indicatore del fatto che una parte consistente delle attività non è svolta nello Stato in questione.

(12)  Ai fini dell’applicazione dell’articolo 15 paragrafo 3 della presente convenzione, il «centro di interessi» delle attività di un lavoratore autonomo è determinato prendendo in considerazione tutti gli elementi che compongono le sue attività professionali, in particolare il luogo in cui si trova la sede fissa e permanente delle attività dell’interessato, il carattere abituale o la durata delle attività esercitate, il numero di servizi prestati e la volontà dell’interessato quale risulta da tutte le circostanze.

(13)  Per determinare la legislazione applicabile a norma dei paragrafi 10, 11 e 12, le istituzioni interessate tengono conto della situazione proiettata nei successivi 12 mesi civili.

annex1/lvlu1/titII/Art. 13 Précisions relatives aux art. 14 et 15 de la convention

(1)  Aux fins de l’application de l’art. 14, par. 1, de la présente convention, une «personne qui exerce une activité salariée dans un État pour le compte d’un employeur y exerçant normalement ses activités, et que cet employeur détache pour effectuer un travail pour son compte dans l’autre État»:

a)
peut être une personne recrutée pour être détachée dans l’autre État, à condition qu’elle soit, juste avant le début de son activité salariée, déjà soumise à la législation de l’État où est établi son employeur;
b)
doit avoir été soumise à la législation de l’État où est établi son employeur pendant une durée minimale préalable. La durée minimale préalable est convenue par le Comité administratif mixte.

(2)  Aux fins de l’application de l’art. 14, par. 1, de la présente convention, les termes «y exerçant normalement ses activités» désignent un employeur qui exerce généralement des activités substantielles autres que des activités de pure administration interne sur le territoire de l’État dans lequel il est établi. Ce point est déterminé en tenant compte de tous les facteurs caractérisant les activités de l’entreprise en question. Les facteurs pertinents doivent être adaptés aux caractéristiques propres de chaque employeur et à la nature réelle des activités exercées.

(3)  Aux fins de l’application de l’art. 14, par. 2, de la présente convention, les termes «qui exerce normalement une activité non salariée» désignent une personne qui exerce habituellement des activités substantielles sur le territoire de l’État dans lequel celle-ci est établie. Elle doit en particulier avoir déjà exercé son activité pendant une durée minimale avant la date à laquelle elle souhaite bénéficier des dispositions dudit article et elle doit, pendant toute période d’activité temporaire dans l’autre État, continuer à remplir dans l’État où elle est établie les conditions pour la poursuite de son activité de manière à pouvoir reprendre celle-ci à son retour.

La durée minimale pendant laquelle cette personne doit avoir déjà exercé son activité est convenue par le Comité administratif mixte.

(4)  Aux fins de l’application de l’art. 14, par. 2, de la présente convention, le critère pour déterminer si l’activité que part effectuer un travailleur non salarié dans l’autre État est «semblable» à l’activité non salariée normalement exercée est celui du caractère réel de l’activité et non de la qualification d’activité salariée ou non salariée que cet autre État pourrait lui donner.

(5)  Aux fins de l’application de l’art. 15 de la présente convention, une personne qui «exerce normalement une activité salariée dans les deux États» désigne en particulier une personne qui exerce, simultanément ou en alternance, pour la même entreprise ou le même employeur ou pour différentes entreprises ou différents employeurs, une ou plusieurs activités différentes, dans les deux États.

(6)  Aux fins de l’art. 15 de la présente convention, un membre de l’équipage de conduite ou de l’équipage de cabine assurant normalement des services de transport aérien de voyageurs ou de fret dans les deux États est soumis à la législation de l’État dans lequel est située la base d’affectation, telle qu’elle est définie à l’art. 1 de la présente convention.

(7)  Les activités marginales ne sont pas prises en compte aux fins de la détermination de la législation applicable prévue à l’art. 15 de la présente convention. L’art. 15 de la présente annexe s’applique à tous les cas prévus par le présent article.

(8)  Aux fins de l’application de l’art. 15, par. 3, de la présente convention, une personne qui «exerce normalement une activité non salariée dans les deux États» désigne en particulier une personne qui exerce, simultanément ou en alternance, une ou plusieurs activités non salariées distinctes, quelle qu’en soit la nature, dans ces États.

(9)  Pour distinguer les activités visées aux par. 5 et 8 des situations décrites à l’art. 14, par. 1, de la présente convention, la durée de l’activité exercée dans un ou les deux États (qu’elle soit de nature permanente ou ponctuelle et temporaire) est un facteur déterminant. À ces fins, il est procédé à une évaluation globale de tous les faits pertinents, y compris, en particulier dans le cas d’une activité salariée, le lieu de travail tel qu’il est défini dans le contrat d’engagement.

(10)  Aux fins de l’application de l’art. 15, par. 1 et 3, de la présente convention, une «partie substantielle d’une activité salariée ou non salariée» exercée dans un État signifie qu’une part quantitativement importante de l’ensemble des activités du travailleur salarié ou non salarié y est exercée, sans qu’il s’agisse nécessairement de la majeure partie de ces activités.

(11)  Pour déterminer si une partie substantielle des activités est exercée dans un État, il est tenu compte des critères indicatifs qui suivent:

a)
dans le cas d’une activité salariée, le temps de travail ou la rémunération; et
b)
dans le cas d’une activité non salariée, le chiffre d’affaires, le temps de travail, le nombre de services prestés ou le revenu.

Dans le cadre d’une évaluation globale, la réunion de moins de 25% des critères précités indiquera qu’une partie substantielle des activités n’est pas exercée dans l’État concerné.

(12)  Aux fins de l’application de l’art. 15, par. 3, let. b), de la présente convention, le «centre d’intérêt» des activités d’un travailleur non salarié est déterminé en prenant en compte l’ensemble des éléments qui composent ses activités professionnelles, notamment le lieu où se trouve le siège fixe et permanent des activités de l’intéressé, le caractère habituel ou la durée des activités exercées, le nombre de services prestés, ainsi que la volonté de l’intéressé telle qu’elle ressort de toutes les circonstances.

(13)  Pour déterminer la législation applicable au titre des par. 10, 11 et 12, les institutions concernées tiennent compte de la situation future prévue pour les douze mois civils à venir.

 

Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
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