Diritto nazionale 9 Economia - Cooperazione tecnica 95 Credito
Landesrecht 9 Wirtschaft - Technische Zusammenarbeit 95 Kredit

952.024.1 Ordinanza del 31 ottobre 2019 dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari sull'allestimento e la presentazione dei conti (Ordinanza FINMA sui conti, OAPC-FINMA)

952.024.1 Verordnung vom 31. Oktober 2019 der Eidgenössischen Finanzmarktaufsicht über die Rechnungslegung (Rechnungslegungsverordnung-FINMA, RelV-FINMA)

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Art. 25 Rettifiche di valore per i rischi di perdita derivanti da crediti non compromessi

1 Le rettifiche di valore per i rischi di perdita derivanti da crediti non compromessi sono costituite nel modo seguente:

a.
banche delle categorie 1 e 2 di cui all’allegato 3 OBCR: per le perdite attese;
b.
banche della categoria 3 di cui all’allegato 3 OBCR, la cui quota della posta 1.5 «Risultato lordo da operazioni su interessi» in almeno uno dei tre esercizi precedenti l’esercizio in esame ammonta a più di un terzo del totale delle poste 1.5 «Risultato lordo da operazioni su interessi», 2.5 «Subtotale: risultato da operazioni su commissione e da prestazioni di servizio», 3 «Risultato da attività di negoziazione e dall’opzione fair value» e 4.6 «Subtotale: altri risultati ordinari» e pertanto effettuano prevalentemente operazioni sulle differenze di interesse: per i rischi di perdita inerenti;
c.
banche delle categorie 4 e 5 di cui all’allegato 3 OBCR, banche della categoria 3 secondo l’allegato 3 OBCR che non effettuano prevalentemente operazioni sulle differenze di interesse e società di intermediazione mobiliare: per i rischi di perdita latenti.

2 Ai fini della categorizzazione i gruppi e le singole società sono considerati in modo distinto.

3 Le banche secondo il capoverso 1 lettera b possono costituire rettifiche di valore per le perdite attese. Le banche e le società di intermediazione mobiliare secondo il capoverso 1 lettera c possono costituire rettifiche di valore per rischi di perdita inerenti o rettifiche di valore per le perdite attese.

4 Per la determinazione delle perdite attese, le banche che non applicano alcuna norma contabile internazionale riconosciuta di cui all’articolo 3 capoverso 1 utilizzano un approccio che si basa su stime delle perdite medie a lungo termine considerando la durata residua. A tal fine si applicano le seguenti disposizioni:

a.
le rettifiche di valore per le perdite attese sono costituite sulle poste seguenti:
1.
posta 1.2 «Crediti nei confronti di banche»,
2.
posta 1.4 «Crediti nei confronti della clientela»,
3.
posta 1.5 «Crediti ipotecari»,
4.
titoli di debito detenuti fino alla scadenza nella posta 1.9 «Immobilizzazioni finanziarie»;
b.
per i portafogli per i quali dal punto di vista regolamentare è utilizzato l’approccio internal rating based (approccio IRB), le perdite attese sono calcolate mediante un approccio basato su un modello. A tal fine possono essere utilizzati calcoli prudenziali, tuttavia i calcoli sono effettuati in base alla durata residua;
c.
per i portafogli per i quali dal punto di vista regolamentare è utilizzato l’approccio standard, le perdite attese possono essere calcolate mediante un approccio semplice.

5 I metodi e i dati utilizzati per la costituzione delle rettifiche di valore per i rischi di perdita secondo i capoversi 1, 3 e 4 e i corrispondenti assunti sono spiegati nell’allegato alla chiusura contabile.

6 Le banche delle categorie 1 e 2 che per la costituzione delle rettifiche di valore per i rischi di perdita utilizzano una norma contabile internazionale riconosciuta di cui all’articolo 3 capoverso 1 applicano la Guidance on credit risk and accounting for expected credit losses del dicembre 20156 del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria.

7 Le rettifiche di valore per le perdite attese, purché non siano state costituite sulla base di una norma contabile internazionale riconosciuta di cui all’articolo 3 capoverso 1, come pure le rettifiche di valore per i rischi di perdita inerenti possono essere impiegate per la costituzione delle rettifiche di valore individuali di cui all’articolo 24 capoverso 3. Le banche e le società di intermediazione mobiliare stabiliscono i parametri concernenti le modalità di utilizzo e la durata della ricostituzione. I parametri sono pubblicati nell’allegato alla chiusura contabile.

8 Se l’utilizzo di rettifiche di valore per le perdite attese o di rettifiche di valore per i rischi di perdita inerenti secondo il capoverso 7 comporta una copertura insufficiente, occorre indicarlo nell’allegato alla chiusura contabile.

9 Agli altri istituti di cui all’articolo 1 capoverso 1 si applicano per analogia le disposizioni di cui ai capoversi 1–8.

10 Se lo scioglimento delle rettifiche di valore divenute libere effettuato in un periodo contabile è significativo, deve essere spiegato nell’allegato.

6 www.bis.org/bcbs/publ/d350.pdf

Art. 25 Wertberichtigungen für Ausfallrisiken auf nicht gefährdeten Forderungen

1 Auf nicht gefährdeten Forderungen sind Wertberichtigungen für Ausfallrisiken wie folgt zu bilden:

a.
Banken der Kategorien 1 und 2 nach Anhang 3 BankV: für erwartete Verluste;
b.
Banken, der Kategorie 3 nach Anhang 3 BankV, deren Anteil der Position 1.5 «Brutto-Erfolg Zinsengeschäft» in mindestens einem der drei der Berichtsperiode vorangehenden Geschäftsjahre mehr als ein Drittel der Summe der Positionen 1.5 «Brutto-Erfolg Zinsengeschäft», 2.5 «Subtotal Erfolg Kommissions- und Dienstleistungsgeschäft», 3 «Erfolg aus dem Handelsgeschäft und der Fair-Value-Option» und 4.6 «Subtotal übriger ordentlicher Erfolg» beträgt und die damit vornehmlich im Zinsdifferenzgeschäft tätig sind: für inhärente Ausfallrisiken;
c.
Banken der Kategorien 4 und 5 nach Anhang 3 BankV und diejenigen Banken der Kategorie 3 nach Anhang 3 BankV, die nicht vornehmlich im Zinsdifferenzgeschäft tätig sind, sowie Wertpapierhäuser: für latente Ausfallrisiken.

2 Konzern und Einzelgesellschaften sind für die Kategorisierung unabhängig voneinander zu betrachten.

3 Banken gemäss Absatz 1 Buchstabe b können Wertberichtigungen für erwartete Verluste bilden. Banken und Wertpapierhäuser gemäss Absatz 1 Buchstabe c können Wertberichtigungen für inhärente Ausfallsrisiken oder Wertberichtungen für erwartete Verluste bilden.

4 Banken, welche keinen anerkannten internationalen Standard zur Rechnungslegung nach Artikel 3 Absatz 1 anwenden, verwenden für die Ermittlung der erwarteten Verluste einen Ansatz, welcher auf langfristigen Durchschnittsschätzungen und auf einer Restlaufzeitbetrachtung beruht. Dazu gelten folgende Bestimmungen:

a.
Wertberichtigungen für erwartete Verluste sind auf folgenden Positionen zu bilden:
1.
Position 1.2 «Forderungen gegenüber Banken»;
2.
Position 1.4 «Forderungen gegenüber Kunden»;
3.
Position 1.5 «Hypothekarforderungen»;
4.
Schuldtitel mit Haltung bis zur Endfälligkeit in der Position 1.9 «Finanzanlagen».
b.
Auf Beständen, für welche regulatorisch der Internal-Rating-Based-Ansatz (IRB-Ansatz) angewendet wird, werden die erwarteten Verluste mittels eines modellbasierten Ansatzes ermittelt. Dazu können aufsichtsrechtliche Berechnungen verwendet werden, wobei eine Aufrechnung auf die Restlaufzeit vorzunehmen ist.
c.
Auf Beständen, für welche regulatorisch der Standardansatz angewendet wird, kann ein einfacher Ansatz zur Ermittlung der erwarteten Verluste verwendet werden.

5 Die für die Bildung von Wertberichtigungen für Ausfallrisiken gemäss den Absätzen 1, 3 und 4 verwendeten Methoden und Daten sowie die getroffenen Annahmen sind im Anhang zum Abschluss zu erläutern.

6 Banken der Kategorien 1 und 2, die einen der anerkannten internationalen Standards zur Rechnungslegung nach Artikel 3 Absatz 1 für die Bildung von Wertberichtigungen für Ausfallrisiken verwenden, haben die Guidance on credit risk and accounting for expected credit losses vom Dezember 20156 des Basler Ausschusses für Bankenaufsicht anzuwenden.

7 Wertberichtigungen für erwartete Verluste, sofern sie nicht auf der Basis eines anerkannten internationalen Standards zur Rechnungslegung gemäss Artikel 3 Absatz 1 gebildet wurden, sowie Wertberichtigungen für inhärente Ausfallrisiken, können für die Bildung von Einzelwertberichtigungen gemäss Artikel 24 Absatz 3 verwendet werden. Die Banken und Wertpapierhäuser legen die Parameter über die Art und Weise der Verwendung und die Dauer des Wiederaufbaus fest. Die Parameter sind im Anhang zum Abschluss offenzulegen.

8 Führt die Verwendung von Wertberichtigungen für erwartete Verluste oder von Wertberichtigungen für inhärente Ausfallrisiken nach Absatz 7 zu einer Unterdeckung, so ist diese im Anhang zum Abschluss offenzulegen.

9 Für die übrigen Institute nach Artikel 1 Absatz 1 gelten die Vorgaben in den Absätzen 1–8 sinngemäss.

10 Ist die in einer Rechnungsperiode erfolgte Auflösung freiwerdender Wertberichtigungen wesentlich, so ist dies im Anhang zum Abschluss zu erläutern.

6 www.bis.org/bcbs/publ/d350.pdf

 

Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.