0.732.11 Convenzione comune del 5 settembre 1997 sulla sicurezza dello smaltimento di combustibile esaurito e sulla sicurezza dello smaltimento di rifiuti radioattivi

0.732.11 Gemeinsames Übereinkommen vom 5. September 1997 über die Sicherheit der Behandlung abgebrannter Brennelemente und über die Sicherheit der Behandlung radioaktiver Abfälle

Preambolo

Preambolo

Le Parti contraenti,

i)
riconoscendo che l’uso di reattori nucleari produce combustibile esaurito e rifiuti radioattivi e che altre applicazioni di tecnologie nucleari generano anche rifiuti radioattivi;
ii)
riconoscendo che i medesimi obiettivi di sicurezza valgono sia per la gestione del combustibile esaurito che per quella dei rifiuti radioattivi;
iii)
ribadendo l’importanza per la comunità internazionale di fare in modo che siano previste e messe in opera prassi razionali ai fini della sicurezza della gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi;
iv)
riconoscendo l’importanza di informare il pubblico sulle questioni attinenti alla sicurezza della gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi;
v)
auspicando la promozione di una vera e propria cultura di sicurezza nucleare nel mondo intero;
vi)
ribadendo che spetta allo Stato, in ultima analisi, di provvedere alla sicurezza della gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi;
vii)
riconoscendo che spetta allo Stato definire una politica relativa al ciclo del combustibile, alcuni Stati considerando che il combustibile esaurito è una risorsa di valore che può essere oggetto di un nuovo trattamento, mentre altri scelgono di immagazzinarlo definitivamente;
viii)
riconoscendo che il combustibile esaurito e i rifiuti radioattivi non previsti dalla presente Convenzione in quanto essendo parte di programmi militari o di difesa, dovrebbero essere gestiti in conformità degli obiettivi enunciati nella presente Convenzione;
ix)
dichiarando l’importanza della cooperazione internazionale per rafforzare la sicurezza della gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, mediante meccanismi bilaterali e multilaterali, nonché la presente Convenzione incentivante;
x)
ricordando i bisogni dei paesi in via di sviluppo, in modo particolare dei paesi meno progrediti, e degli Stati ad economia di transizione, nonché l’opportunità di facilitare il funzionamento dei meccanismi esistenti al fine di agevolarli nell’esercizio dei loro diritti e nel rispetto dei loro obblighi, quali enunciati nella presente Convenzione incentivante;
xi)
convinte che i rifiuti radioattivi, nella misura in cui ciò è compatibile con la sicurezza di gestione di tali materie, dovrebbero essere immagazzinati definitivamente nello Stato in cui sono stati prodotti, pur riconoscendo che, in determinate circostanze, uno smaltimento sicuro ed efficace del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi potrebbe essere favorito da accordi fra le Parti contraenti prevedendo di utilizzare impianti situati in una di esse a beneficio delle altre Parti, in particolare quando i rifiuti risultano da progetti comuni;
xii)
riconoscendo che ogni Stato ha il diritto di vietare l’importazione sul proprio territorio di combustibile esaurito e di rifiuti radioattivi di origine straniera;
xiii)
ricordando la Convenzione sulla sicurezza nucleare (1994)2, la Convenzione sulla notifica tempestiva di incidenti nucleari (1986)3, la Convenzione sull’assistenza in caso di incidenti nucleari o di emergenza radiologica (1986)4, la Convenzione per la protezione fisica dei materiali nucleari (1980)5, la Convenzione emendata per la prevenzione dell’inquinamento marino causato dall’immersione di rifiuti e di altri materiali (1994)6 e altri strumenti internazionali pertinenti;
xiv)
ricordando i principi enunciati nelle Norme fondamentali internazionali sulla protezione contro le irradiazioni ionizzanti e la sicurezza delle fonti di irradiazioni (1996), stabilite sotto l’egida di varie organizzazioni, nel documento dell’AIEA (Fondamenti della sicurezza) intitolato «Princìpi di gestione dei rifiuti radioattivi» (1996), nonché nelle esistenti norme internazionali che regolamentano la sicurezza del trasporto di materie radioattive;
xv)
rammentando il capitolo 22 del programma Azione 21 adottato dalla Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo a Rio de Janeiro nel 1992, che ribadisce l’importanza fondamentale di una gestione sicura ed
ecologicamente razionale dei rifiuti radioattivi;
xvi)
riconoscendo l’opportunità di rafforzare il sistema di controllo internazionale che si applica specificamente alle materie radioattive di cui all’articolo 1.3) della Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e della loro eliminazione (1989)7;

hanno convenuto quanto segue:

Präambel

Präambel

Die Vertragsparteien,

i)
in der Erkenntnis, dass beim Betrieb von Kernreaktoren abgebrannte Brennelemente und radioaktive Abfälle anfallen und dass auch bei anderen kerntechnischen Anwendungen radioaktive Abfälle entstehen;
ii)
in der Erkenntnis, dass für die Behandlung abgebrannter Brennelemente und radioaktiver Abfälle dieselben Sicherheitsziele gelten;
iii)
in erneuter Bekräftigung der Bedeutung für die internationale Staatengemeinschaft, die der Gewährleistung der Planung und Umsetzung vernünftiger Verfahrensweisen zur Sicherheit der Behandlung abgebrannter Brennelemente und radioaktiver Abfälle zukommt;
iv)
in der Erkenntnis, dass es wichtig ist, die Öffentlichkeit über Fragen der Sicherheit der Behandlung abgebrannter Brennelemente und radioaktiver Abfälle aufzuklären;
v)
in dem Wunsch, weltweit eine wirksame nukleare Sicherheitskultur zu fördern;
vi)
in erneuter Bekräftigung dessen, dass die Verantwortung für die Gewährleistung der Sicherheit der Behandlung abgebrannter Brennelemente und radioaktiver Abfälle letztlich beim Staat liegt;
vii)
in der Erkenntnis, dass die Festlegung einer Brennstoffkreislaufpolitik dem jeweiligen Staat obliegt, wobei manche Staaten abgebrannte Brennelemente als wertvolle Ressource betrachten, die wiederaufgearbeitet werden kann, während andere sich entscheiden, sie endzulagern;
viii)
in der Erkenntnis, dass abgebrannte Brennelemente und radioaktive Abfälle, die von diesem Übereinkommen ausgenommen sind, weil sie Bestandteil von Militär- oder Verteidigungsprogrammen sind, im Einklang mit den in diesem Übereinkommen dargelegten Zielen behandelt werden sollen;
ix)
in Bekräftigung der Bedeutung internationaler Zusammenarbeit zur Verbesserung der Sicherheit der Behandlung abgebrannter Brennelemente und radioaktiver Abfälle durch zweiseitige und mehrseitige Mechanismen und durch dieses wegbereitende Übereinkommen;
x)
im Bewusstsein der Bedürfnisse von Entwicklungsländern, insbesondere den am wenigsten entwickelten Ländern, und von Staaten, deren Wirtschaftssysteme sich im Übergang befinden, sowie der Notwendigkeit, vorhandene Mechanismen zur Unterstützung bei der Erfüllung ihrer Rechte und Pflichten aus diesem wegbereitenden Übereinkommen zu fördern;
xi)
überzeugt, dass radioaktive Abfälle in dem Staat endgelagert werden sollen, in dem sie erzeugt wurden, soweit dies mit der Sicherheit der Behandlung dieses Materials vereinbar ist, und gleichzeitig in der Erkenntnis, dass unter bestimmten Umständen die sichere und effiziente Behandlung abgebrannter Brennelemente und radioaktiver Abfälle durch Vereinbarungen zwischen Vertragsparteien über die Nutzung einer ihrer Anlagen zu Gunsten der anderen Parteien gefördert werden könnte, insbesondere wenn die Abfälle aus gemeinsamen Projekten stammen;
xii)
in der Erkenntnis, dass jeder Staat das Recht hat, die Einfuhr von ausländischen abgebrannten Brennelementen und radioaktiven Abfällen in sein Hoheitsgebiet zu verbieten;
xiii)
eingedenk des Übereinkommens von 1994 über nukleare Sicherheit3, des Übereinkommens von 1986 über die frühzeitige Benachrichtigung bei nuklearen Unfällen4, des Übereinkommens von 1986 über Hilfeleistung bei nuklearen Unfällen oder strahlungsbedingten Notfällen5, des Übereinkommens von 1980 über den physischen Schutz von Kernmaterial6, des Übereinkommens über die Verhütung der Meeresverschmutzung durch das Einbringen von Abfällen und anderen Stoffen7 in der geänderten Fassung von 1994 sowie anderer einschlägiger internationaler Instrumente;
xiv)
eingedenk der Grundsätze, die in den interinstitutionellen «Internationale Sicherheitsgrundnormen für den Schutz vor ionisierender Strahlung und für die Sicherheit von Strahlenquellen»8 von 1996, in den Sicherheitsgrundlagen der IAEO mit dem Titel «Die Grundsätze bei der Behandlung radioaktiver Abfälle»9 von 1995 und in den vorhandenen internationalen Normen über die Sicherheit des Transports radioaktiven Materials verankert sind;
xv)
unter Hinweis auf Kapitel 22 der 1992 von der Konferenz der Vereinten Nationen über Umwelt und Entwicklung in Rio de Janeiro verabschiedeten Agenda 21, das die überragende Bedeutung der sicheren und umweltverträglichen Behandlung radioaktiver Abfälle bekräftigt;
xvi)
in der Erkenntnis, dass eine Stärkung des internationalen Kontrollsystems, insbesondere für das in Artikel 1 Absatz 3 des Basler Übereinkommens von 198910 über die Kontrolle der grenzüberschreitenden Verbringung gefährlicher Abfälle und ihrer Entsorgung genannte radioaktive Material, wünschenswert ist,

sind wie folgt übereingekommen:

3 SR 0.732.020

4 SR 0.732.321.1

5 SR 0.732.321.2

6 SR 0.732.031

7 SR 0.814.287

8 Englischer Titel: International Basic Safety Standards for Protection against Ionizing Radiation and for the Safety of Radiation Sources.

9 Englischer Titel: The Principles of Radioactive Waste Management.

10 SR 0.814.05

 

Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.