Diritto internazionale 0.6 Finanze 0.63 Dogane
Droit international 0.6 Finances 0.63 Douanes

0.632.20 Accordo del 15 aprile 1994 che istituisce l'Organizzazione mondiale del commercio (con allegati)

0.632.20 Accord du 15 avril 1994 instituant l'Organisation mondiale du commerce (avec annexes)

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lvlu25/lvlu1/secI/Art. 7 Svincolo e sdoganamento delle merci

1  Trattamento prima dell’arrivo

1.1  Ogni Paese membro adotta o mantiene procedure che consentano di presentare la documentazione relativa all’importazione e le altre informazioni richieste, compresi i manifesti, per poter iniziare il trattamento prima dell’arrivo delle merci al fine di accelerare lo svincolo di queste ultime al loro arrivo.

1.2  Ogni Paese membro prevede, se opportuno, il previo deposito di documenti in forma elettronica per il trattamento prima dell’arrivo di tali documenti.

2  Pagamento elettronico

Ogni Paese membro adotta o mantiene, per quanto possibile, procedure che consentano di pagare per via elettronica dazi, tasse, tariffe e imposizioni riscossi dalle dogane all’importazione e all’esportazione.

3  Separazione dello svincolo dalla determinazione finale di dazi doganali, tasse, tariffe e imposizioni

3.1  Ogni Paese membro adotta o mantiene procedure che consentano lo svincolo delle merci prima della determinazione finale di dazi doganali, tasse, tariffe e imposizioni se questi elementi non sono stati determinati prima dell’arrivo, all’arrivo, o il più rapidamente possibile dopo l’arrivo e a condizione che siano adempiute tutte le altre prescrizioni regolamentari.

3.2  Come condizione di questo svincolo, un Paese membro può esigere:

(a)
il pagamento di dazi doganali, tasse, tariffe e imposizioni determinati prima o al momento dell’arrivo delle merci e una garanzia per qualsiasi importo non ancora determinato, sotto forma di una cauzione, un deposito o un altro strumento adeguato previsto nelle sue leggi e regolamenti; o
(b)
una garanzia sotto forma di una cauzione, un deposito o un altro strumento adeguato previsto nelle sue leggi e regolamenti.

3.3  La garanzia non supera l’importo richiesto dal Paese membro per garantire il pagamento di dazi doganali, tasse, tariffe e imposizioni dovuti in definitiva per le merci coperte dalla garanzia.

3.4  Nel caso in cui sia individuata una violazione passibile di sanzione pecuniaria o di multa, può essere richiesta una garanzia per le sanzioni e le multe applicabili.

3.5  La garanzia di cui ai sottoparagrafi 3.2 e 3.4 è liberata quando non è più richiesta.

3.6  Nessun punto delle presenti disposizioni pregiudica il diritto di un Paese membro di esaminare, trattenere, sequestrare o confiscare le merci o di trattarle in modo che non sia altrimenti incompatibile con i diritti e gli obblighi dei Paesi membri nell’ambito dell’OMC.

4  Gestione dei rischi

4.1  Ogni Paese membro adotta o mantiene, per quanto possibile, un sistema di gestione dei rischi per i controlli doganali.

4.2  Ogni Paese membro concepisce e applica la gestione dei rischi in modo da evitare discriminazioni arbitrarie e ingiustificate o restrizioni dissimulate al commercio internazionale.

4.3  Ogni Paese membro concentra i controlli doganali e, per quanto possibile, gli altri controlli rilevanti alla frontiera sulle spedizioni ad alto rischio e accelera lo svincolo delle spedizioni a basso rischio. Un Paese membro può anche selezionare, su base casuale, delle spedizioni da sottoporre a tali controlli nell’ambito del suo sistema di gestione dei rischi.

4.4  Ogni Paese membro basa la gestione dei rischi su una valutazione dei rischi fondata su criteri di selezione adeguati. Tali criteri possono includere, tra l’altro, il codice del Sistema armonizzato, la natura e la descrizione delle merci, il Paese d’origine, il Paese dal quale sono spedite le merci, il valore delle merci, il livello di rispetto delle prescrizioni da parte dei commercianti e il tipo di mezzi di trasporto.

5  Controllo dopo lo sdoganamento

5.1  Al fine di accelerare lo svincolo delle merci, ogni Paese membro adotta o mantiene un controllo dopo lo sdoganamento per garantire il rispetto delle leggi e dei regolamenti doganali e di altre leggi e regolamenti connessi.

5.2   Ai fini del controllo dopo lo sdoganamento, ogni Paese membro seleziona una persona o una spedizione in funzione dei rischi, il che può includere adeguati criteri di selezione. Ogni Paese membro effettua in modo trasparente i controlli dopo lo sdoganamento. Se la persona è coinvolta nel processo di controllo e i risultati ottenuti sono convincenti, il Paese membro notifica senza indugio alla persona il cui dossier è stato controllato i risultati, i suoi diritti e i suoi obblighi e i motivi alla base dei risultati.

5.3  Le informazioni ottenute al momento del controllo dopo lo sdoganamento possono essere utilizzate nelle ulteriori procedure amministrative o giudiziarie.

5.4  Per applicare la gestione dei rischi i Paesi membri utilizzano, se possibile, l’esito del controllo dopo lo sdoganamento.

6  Determinazione e pubblicazione dei tempi medi necessari allo svincolo

6.1  I Paesi membri sono invitati a misurare e a pubblicare il tempo medio di cui necessitano per lo svincolo delle merci, periodicamente e in modo sistematico, per mezzo di strumenti quali, tra gli altri, lo studio sui tempi necessari allo svincolo dell’Organizzazione mondiale delle dogane (denominata nel presente Accordo «OMD»).235

6.2  I Paesi membri sono invitati a condividere con il Comitato le loro esperienze nella misurazione dei tempi medi necessari allo svincolo, compresi i metodi utilizzati, le strozzature individuate e qualsiasi ripercussione sull’efficienza.

7  Misure di agevolazione degli scambi per gli operatori autorizzati

7.1  Ogni Paese membro prevede misure supplementari di agevolazione degli scambi per quanto riguarda le formalità e le procedure d’importazione, esportazione o transito, conformemente al sottoparagrafo 7.3, per gli operatori che soddisfano criteri specificati, di seguito denominati operatori autorizzati. Un Paese membro può anche offrire tali misure di agevolazione degli scambi tramite procedure doganali generalmente disponibili per tutti gli operatori, senza essere tenuto a stabilire un sistema distinto.

7.2  I criteri specificati da soddisfare per poter essere considerato un operatore autorizzato sono legati al rispetto, o al rischio di inosservanza, delle prescrizioni specificate nelle leggi, nei regolamenti o nelle procedure di un Paese membro.

(a)
Questi criteri sono pubblicati e possono includere:
(i)
un adeguato livello di rispetto delle leggi e dei regolamenti doganali e di altre leggi e regolamenti connessi;
(ii)
un sistema di gestione dei dossier che consenta di effettuare i controlli interni necessari;
(iii)
la solvibilità finanziaria, compresa, se opportuno, la fornitura di una sufficiente cauzione o garanzia; e
(iv)
la sicurezza della catena di approvvigionamento.
(b)
Questi criteri:
(i)
non sono concepiti né applicati in modo da consentire o da creare una discriminazione arbitraria o ingiustificata tra gli operatori per i quali vigono le stesse condizioni; e
(ii)
per quanto possibile, non limitano la partecipazione delle piccole e medie imprese.

7.3  Le misure di agevolazione degli scambi previste conformemente al sottoparagrafo 7.1 includono almeno tre delle misure seguenti:236

(a)
ridotti requisiti in materia di documenti e di dati, se del caso;
(b)
un basso tasso di ispezioni materiali e di esami, se del caso;
(c)
uno svincolo rapido, se del caso;
(d)
il pagamento differito di dazi, tasse, tariffe e imposizioni;
(e)
l’utilizzo di garanzie globali o di garanzie ridotte;
(f)
un’unica dichiarazione doganale per tutte le importazioni o esportazioni in un determinato periodo; e
(g)
lo sdoganamento delle merci presso i locali dell’operatore autorizzato o in un altro luogo autorizzato dalle dogane.

7.4  I Paesi membri sono invitati a elaborare sistemi di operatori autorizzati in base a norme internazionali, se tali norme sono disponibili, tranne nel caso in cui queste norme siano inadeguate o inefficaci per realizzare gli obiettivi legittimi perseguiti.

7.5  Al fine di migliorare le misure di agevolazione degli scambi previste per gli operatori, i Paesi membri accordano agli altri Paesi membri la possibilità di negoziare il reciproco riconoscimento dei sistemi di operatori autorizzati.

7.6  I Paesi membri si scambiano, nell’ambito del Comitato, informazioni rilevanti sui sistemi di operatori autorizzati in vigore.

8  Spedizioni accelerate

8.1  Ogni Paese membro adotta o mantiene procedure che consentano lo svincolo accelerato almeno per le merci entranti attraverso impianti aeroportuali alle persone che richiedono un tale trattamento, mantenendo tuttavia il controllo doganale.237 Se un Paese membro utilizza criteri238 limitativi per quanto riguarda le persone che possono richiedere un tale trattamento, esso potrà esigere nei criteri pubblicati che, come condizioni di autorizzazione per l’applicazione del trattamento descritto al sottoparagrafo 8.2 alle sue spedizioni accelerate, il richiedente:

(a)
fornisca l’infrastruttura adeguata e garantisca il pagamento delle spese doganali legate al trattamento delle spedizioni accelerate nel caso in cui il richiedente adempia le prescrizioni del Paese membro per l’esecuzione di questo trattamento in un apposito impianto;
(b)
presenti prima dell’arrivo di una spedizione accelerata le informazioni necessarie allo svincolo;
(c)
versi tariffe il cui ammontare è limitato al costo approssimativo dei servizi resi per garantire il trattamento descritto al sottoparagrafo 8.2;
(d)
mantenga un grado elevato di controllo sulle spedizioni accelerate garantendo la sicurezza, la logistica e la tecnologia di tracciatura interne, dal ritiro alla consegna;
(e)
garantisca la spedizione accelerata dal ritiro alla consegna;
(f)
assuma la responsabilità del pagamento di tutti i dazi doganali, tasse, tariffe e imposizioni all’autorità doganale per le merci;
(g)
abbia dei buoni precedenti in materia di rispetto di leggi e regolamenti doganali e di altre leggi e regolamenti connessi;
(h)
soddisfi le altre condizioni direttamente legate all’applicazione effettiva delle leggi, dei regolamenti e delle prescrizioni procedurali del Paese membro, specificamente riferite alla concessione del trattamento descritto al sottoparagrafo 8.2.

8.2  Fatti salvi i sottoparagrafi 8.1 e 8.3, i Paesi membri:

(a)
riducono al minimo la documentazione richiesta per lo svincolo delle spedizioni accelerate, conformemente all’articolo 10 paragrafo 1 e, per quanto possibile, prevedono lo svincolo in base a una presentazione unica di informazioni concernenti determinate spedizioni;
(b)
prevedono in circostanze normali lo svincolo delle spedizioni accelerate il più rapidamente possibile dopo l’arrivo, a condizione che siano state presentate le informazioni richieste per lo svincolo;
(c)
si sforzano di applicare il trattamento previsto alle lettere (a) e (b) alle spedizioni, qualunque sia il loro peso o il loro valore, riconoscendo che un Paese membro è autorizzato a prescrivere procedure di entrata supplementari, compresi la presentazione di dichiarazioni e relativi giustificativi e il pagamento di dazi e tasse, e di limitare questo trattamento in base al tipo di merci a condizione che il trattamento non sia limitato a merci di scarso valore quali per esempio documenti; e
(d)
prevedono, per quanto possibile, un valore di spedizione o un importo imponibile de minimis, per i quali non sono riscossi né dazi doganali né tasse, tranne che per alcune merci prescritte. Le tasse interne, come le tasse sul valore aggiunto e le accise, applicate alle importazioni conformemente all’articolo III del GATT 1994, non sono soggette alla presente disposizione.

8.3  Nessuna disposizione dei sottoparagrafi 8.1 e 8.2 influisce sul diritto di un Paese membro di esaminare, trattenere, sequestrare o confiscare merci o di rifiutarne l’entrata, o di effettuare controlli dopo lo sdoganamento, anche in relazione all’utilizzo di sistemi di gestione dei rischi. Inoltre, nessuna disposizione dei sottoparagrafi 8.1 e 8.2 impedisce a un Paese membro di esigere, come condizione dello svincolo, la presentazione di informazioni supplementari e il rispetto delle prescrizioni in materia di licenze non automatiche.

9  Merci deperibili239

9.1  Al fine di impedire qualsiasi perdita o deterioramento evitabili di merci deperibili e a condizione che siano adempiute tutte le prescrizioni regolamentari, ogni Paese membro prevede di accordare lo svincolo delle merci deperibili:

(a)
in circostanze normali, il più rapidamente possibile; e
(b)
in circostanze eccezionali, se del caso, al di fuori degli orari d’apertura degli uffici doganali e delle altre autorità competenti.

9.2  Ogni Paese membro accorda il grado di priorità adeguato alle merci deperibili quando pianifica gli esami che possono essere richiesti.

9.3  Ogni Paese membro adotta disposizioni, o autorizza un importatore ad adottare disposizioni, per l’adeguato immagazzinamento delle merci deperibili nell’attesa del loro svincolo. Il Paese membro può esigere che gli impianti di immagazzinamento predisposti dall’importatore siano stati autorizzati o designati dalle sue autorità competenti. La circolazione delle merci verso questi impianti di immagazzinamento, compresa l’autorizzazione rilasciata all’operatore per la circolazione delle merci, può essere soggetta, se necessario, all’approvazione delle autorità competenti. Se possibile e compatibilmente con la legislazione nazionale, su richiesta dell’importatore, il Paese membro prevede le procedure necessarie all’esecuzione dello svincolo in questi impianti di immagazzinamento.

9.4  In caso di importanti ritardi nello svincolo delle merci deperibili, e su richiesta scritta, il Paese membro importatore comunica, per quanto possibile, i motivi del ritardo.

235 Ogni Paese membro può determinare la portata e il metodo utilizzati per questa misurazione del tempo medio necessario allo svincolo in funzione delle sue esigenze e delle sue capacità.

236 Una misura indicata al paragrafo 7.3 lettere (a)–(g) è prevista per gli operatori autorizzati se è generalmente disponibile per tutti gli operatori.

237 Nel caso in cui un Paese membro applichi una procedura che prevede il trattamento di cui al paragrafo 8.2, la presente disposizione non obbliga tale Paese membro a introdurre procedure distinte di svincolo accelerato.

238 Questi eventuali criteri in materia di richiesta si aggiungono alle prescrizioni del Paese membro applicabili a tutte le merci o le spedizioni entranti attraverso impianti aeroportuali.

239 Ai fini di questa disposizione, le merci deperibili sono merci che si decompongono rapidamente a causa delle loro caratteristiche naturali, in particolare in assenza di condizioni di immagazzinamento adeguate.

lvlu26/lvlu1/secI/Art. 7 Mainlevée et dédouanement des marchandises

1  Traitement avant arrivée

1.1  Chaque Membre adoptera ou maintiendra des procédures permettant de présenter les documents relatifs à l’importation et les autres renseignements requis, y compris les manifestes, pour commencer le traitement avant l’arrivée des marchandises en vue d’accélérer la mainlevée de celles‑ci à l’arrivée.

1.2  Chaque Membre prévoira, selon qu’il sera approprié, le dépôt préalable des documents sous forme électronique pour le traitement avant arrivée de ces documents.

2  Paiement par voie électronique

Chaque Membre adoptera ou maintiendra, dans la mesure où cela sera réalisable, des procédures permettant de payer par voie électronique les droits, taxes, redevances et impositions recouvrés par les douanes à l’importation ou à l’exportation.

3  Séparation de la mainlevée de la détermination finale des droits de douane, taxes, redevances et impositions

3.1  Chaque Membre adoptera ou maintiendra des procédures permettant la mainlevée des marchandises avant la détermination finale des droits de douane, taxes, redevances et impositions, lorsque ceux‑ci n’auront pas été déterminés avant l’arrivée, ou à l’arrivée, ou le plus rapidement possible après l’arrivée et à condition qu’il ait été satisfait à toutes les autres prescriptions réglementaires.

3.2  Comme condition de cette mainlevée, un Membre pourra exiger:

(a)
le paiement des droits de douane, taxes, redevances et impositions déterminés avant ou au moment de l’arrivée des marchandises et une garantie pour tout montant n’ayant pas encore été déterminé, sous la forme d’une caution, d’un dépôt ou d’un autre instrument approprié prévu dans ses lois et réglementations, ou
(b)
une garantie sous la forme d’une caution, d’un dépôt ou d’un autre instrument approprié prévu dans ses lois et réglementations.

3.3  La garantie ne sera pas supérieure au montant exigé par le Membre pour assurer le paiement des droits de douane, taxes, redevances et impositions dus en définitive pour les marchandises couvertes par la garantie.

3.4  Dans les cas où une infraction passible de pénalités pécuniaires ou d’amendes aura été détectée, une garantie pourra être exigée pour les pénalités et les amendes pouvant être imposées.

3.5  La garantie visée aux par. 3.2 et 3.4 sera libérée quand elle ne sera plus requise.

3.6  Rien dans les présentes dispositions n’affectera le droit d’un Membre d’examiner, de retenir, de saisir ou de confisquer ou de traiter des marchandises d’une manière qui ne soit pas par ailleurs incompatible avec les droits et obligations du Membre dans le cadre de l’OMC.

4  Gestion des risques

4.1  Chaque Membre adoptera ou maintiendra, dans la mesure du possible, un système de gestion des risques pour le contrôle douanier.

4.2  Chaque Membre concevra et appliquera la gestion des risques de manière à éviter toute discrimination arbitraire ou injustifiable ou toute restriction déguisée au commerce international.

4.3  Chaque Membre concentrera le contrôle douanier et, dans la mesure du possible, les autres contrôles pertinents à la frontière sur les envois présentant un risque élevé et accélérera la mainlevée des envois présentant un risque faible. Un Membre pourra aussi sélectionner, sur une base aléatoire, des envois devant faire l’objet de ces contrôles dans le cadre de son système de gestion des risques.

4.4  Chaque Membre fondera la gestion des risques sur une évaluation des risques reposant sur des critères de sélection appropriés. Ces critères pourront inclure, entre autres, le code du Système harmonisé, la nature et la description des marchandises, le pays d’origine, le pays de départ de l’expédition, la valeur des marchandises, les antécédents des négociants pour ce qui est du respect des exigences, et le type de moyens de transport.

5  Contrôle après dédouanement

5.1  En vue d’accélérer la mainlevée des marchandises, chaque Membre adoptera ou maintiendra un contrôle après dédouanement pour assurer le respect des lois et réglementations douanières et des autres lois et réglementations connexes.

5.2  Chaque Membre sélectionnera une personne ou un envoi aux fins du contrôle après dédouanement d’une manière fondée sur les risques, ce qui pourra inclure des critères de sélection appropriés. Chaque Membre effectuera les contrôles après dédouanement d’une manière transparente. Dans les cas où la personne participera au processus de contrôle et où des résultats concluants auront été obtenus, le Membre notifiera sans retard à la personne dont le dossier aura été contrôlé les résultats, ses droits et obligations et les raisons ayant motivé les résultats.

5.3  Les renseignements obtenus lors du contrôle après dédouanement pourront être utilisés dans des procédures administratives ou judiciaires ultérieures.

5.4  Les Membres utiliseront, chaque fois que cela sera réalisable, le résultat du contrôle après dédouanement pour appliquer la gestion des risques.

6  Établissement et publication des temps moyens nécessaires à la mainlevée

6.1  Les Membres sont encouragés à mesurer et à publier le temps moyen qui leur est nécessaire pour la mainlevée des marchandises, périodiquement et d’une manière uniforme, au moyen d’outils tels que, entre autres, l’Étude sur le temps nécessaire pour la mainlevée de l’Organisation mondiale des douanes (dénommée l’«OMD» dans le présent Accord).234

6.2  Les Membres sont encouragés à faire part au Comité de leurs expériences en matière de mesure des temps moyens nécessaires à la mainlevée, y compris les méthodes utilisées, les goulets d’étranglement identifiés, et toutes répercussions sur le plan de l’efficacité.

7  Mesures de facilitation des échanges pour les opérateurs agréés

7.1  Chaque Membre prévoira des mesures de facilitation des échanges additionnelles concernant les formalités et procédures d’importation, d’exportation ou de transit, conformément au par. 7.3, pour les opérateurs qui remplissent des critères spécifiés, ci‑après dénommés opérateurs agréés. Un Membre pourra également offrir ces mesures de facilitation des échanges par le biais de procédures douanières généralement disponibles à tous les opérateurs, sans être tenu d’établir un système distinct.

7.2  Les critères spécifiés à remplir pour pouvoir être considéré comme un opérateur agréé seront liés au respect, ou au risque de non‑respect, des prescriptions spécifiées dans les lois, réglementations ou procédures d’un Membre.

(a)
Ces critères, qui seront publiés, pourront inclure:
(i)
des antécédents appropriés en matière de respect des lois et réglementations douanières et autres lois et réglementations connexes;
(ii)
un système de gestion des dossiers permettant les contrôles internes nécessaires;
(iii)
la solvabilité financière, y compris, dans les cas où cela sera approprié, la fourniture d’une caution ou d’une garantie suffisante, et
(iv)
la sécurité de la chaîne d’approvisionnement.
(b)
Ces critères:
(i)
ne seront pas conçus ni appliqués de manière à permettre ou à créer une discrimination arbitraire ou injustifiable entre les opérateurs pour lesquels les mêmes conditions existent, et
(ii)
dans la mesure du possible, ne restreindront pas la participation des petites et moyennes entreprises.

7.3  Les mesures de facilitation des échanges prévues conformément au par. 7.1 incluront au moins trois des mesures suivantes:235

(a)
des prescriptions peu astreignantes en matière de documents et de données requis, selon qu’il sera approprié;
(b)
un faible taux d’inspections matérielles et d’examens, selon qu’il sera approprié;
(c)
une mainlevée rapide, selon qu’il sera approprié;
(d)
le paiement différé des droits, taxes, redevances et impositions;
(e)
l’utilisation de garanties globales ou de garanties réduites;
(f)
une déclaration en douane unique pour toutes les importations ou exportations pendant une période donnée, et
(g)
le dédouanement des marchandises dans les locaux de l’opérateur agréé ou dans un autre lieu agréé par les douanes.

7.4  Les Membres sont encouragés à élaborer des systèmes d’opérateurs agréés sur la base des normes internationales, dans les cas où de telles normes existent, sauf lorsque ces normes seraient inappropriées ou inefficaces pour réaliser les objectifs légitimes recherchés.

7.5  Afin d’améliorer les mesures de facilitation des échanges prévues pour les opérateurs, les Membres ménageront aux autres Membres la possibilité de négocier la reconnaissance mutuelle des systèmes d’opérateurs agréés.

7.6  Les Membres échangeront des renseignements pertinents dans le cadre du Comité au sujet des systèmes d’opérateurs agréés en vigueur.

8  Envois accélérés

8.1  Chaque Membre adoptera ou maintiendra des procédures permettant la mainlevée accélérée au moins des marchandises entrées par des installations de fret aérien aux personnes qui demanderont un tel traitement, tout en maintenant le contrôle douanier.236 Si un Membre utilise des critères237 de limitation en ce qui concerne les personnes pouvant demander un tel traitement, il pourra, dans des critères publiés, exiger que le requérant, comme conditions d’admissibilité à l’application du traitement décrit au par. 8.2 à ses envois accélérés:

(a)
fournisse l’infrastructure adéquate et assure le paiement des dépenses douanières liées au traitement des envois accélérés, dans les cas où le requérant satisfera aux prescriptions du Membre pour que ce traitement soit effectué dans une installation dédiée;
(b)
présente avant l’arrivée d’un envoi accéléré les renseignements nécessaires pour la mainlevée;
(c)
se voie appliquer des redevances dont le montant sera limité au coût approximatif des services rendus pour assurer le traitement décrit au par. 8.2;
(d)
maintienne un degré élevé de contrôle sur les envois accélérés en assurant la sécurité, la logistique et la technologie de suivi internes, depuis la prise en charge jusqu’à la livraison;
(e)
assure l’envoi accéléré depuis la prise en charge jusqu’à la livraison;
(f)
assume la responsabilité du paiement de tous les droits de douane, taxes, redevances et impositions à l’autorité douanière pour les marchandises;
(g)
ait de bons antécédents en matière de respect des lois et réglementations douanières et autres lois et réglementations connexes;
(h)
remplisse les autres conditions directement liées à l’application effective des lois, des réglementations et des prescriptions procédurales du Membre, qui se rapportent spécifiquement à l’octroi du traitement décrit au par. 8.2.

8.2  Sous réserve des par. 8.1 et 8.3, les Membres:

(a)
réduiront au minimum les documents requis pour la mainlevée des envois accélérés, conformément au par. 1 de l’art. 10 et, dans la mesure du possible, prévoiront la mainlevée sur la base d’une présentation unique de renseignements concernant certains envois;
(b)
prévoiront la mainlevée des envois accélérés dans des circonstances normales le plus rapidement possible après l’arrivée, à condition que les renseignements requis pour la mainlevée aient été présentés;
(c)
s’efforceront d’appliquer le traitement prévu aux alinéas a) et b) aux envois, quels que soient leur poids ou leur valeur, en reconnaissant qu’un Membre est autorisé à prescrire des procédures d’entrée additionnelles, y compris la présentation de déclarations et de documents justificatifs et le paiement de droits et de taxes, et de limiter ce traitement en fonction du type de marchandises à condition que le traitement ne soit pas limité à des marchandises de faible valeur telles que des documents, et
(d)
prévoiront, dans la mesure du possible, une valeur d’envoi ou un montant imposable de minimis, pour lesquels ni droits de douane ni taxes ne seront recouvrés, sauf pour certaines marchandises prescrites. Les taxes intérieures, telles que les taxes sur la valeur ajoutée et les droits d’accise, appliquées aux importations d’une manière compatible avec l’art. III du GATT de 1994, ne sont pas visées par cette disposition.

8.3  Rien dans les par. 8.1 et 8.2 n’affectera le droit d’un Membre d’examiner, de retenir, de saisir, de confisquer des marchandises ou d’en refuser l’entrée, ou d’effectuer des contrôles après dédouanement, y compris en rapport avec l’utilisation de systèmes de gestion des risques. En outre, rien dans les par. 8.1 et 8.2 n’empêchera un Membre d’exiger, comme condition de la mainlevée, la présentation de renseignements additionnels et le respect des prescriptions en matière de licences non automatiques.

9  Marchandises périssables238

9.1  Afin d’empêcher toute perte ou détérioration évitable de marchandises périssables, et à condition que toutes les prescriptions réglementaires aient été remplies, chaque Membre prévoira d’accorder la mainlevée des marchandises périssables:

(a)
dans des circonstances normales, le plus rapidement possible, et
(b)
dans des circonstances exceptionnelles et dans les cas où cela serait approprié, en dehors des heures d’ouverture des bureaux des douanes et des autres autorités pertinentes.

9.2  Chaque Membre accordera le degré de priorité approprié aux marchandises périssables lorsqu’il planifiera les examens pouvant être requis.

9.3  Chaque Membre prendra des dispositions, ou autorisera un importateur à prendre des dispositions, pour l’entreposage approprié des marchandises périssables dans l’attente de leur mainlevée. Le Membre pourra exiger que les installations d’entreposage mises en place par l’importateur aient été agréées ou désignées par ses autorités pertinentes. Le mouvement de ces marchandises vers ces installations d’entreposage, y compris l’autorisation donnée à l’opérateur pour le mouvement des marchandises, pourra être soumis, dans les cas où cela sera requis, à l’approbation des autorités pertinentes. Dans les cas où cela sera réalisable et compatible avec la législation intérieure, et à la demande de l’importateur, le Membre prévoira les procédures nécessaires pour que la mainlevée ait lieu dans ces installations d’entreposage.

9.4  En cas de retard important dans la mainlevée de marchandises périssables, et sur demande écrite, le Membre importateur communiquera, dans la mesure où cela sera réalisable, les raisons de ce retard.

234 Chaque Membre pourra déterminer la portée et la méthode utilisée pour ce qui est de cette mesure du temps moyen nécessaire à la mainlevée en fonction de ses besoins et capacités.

235 Une mesure indiquée au par. 7.3 a) à g) sera réputée être prévue pour les opérateurs agréés si elle est généralement disponible pour tous les opérateurs.

236 Dans les cas où un Membre aura une procédure existante prévoyant le traitement visé au par. 8.2, cette disposition n’obligera pas ce Membre à introduire des procédures de mainlevée accélérée distinctes.

237 Ces critères en matière de demande, le cas échéant, s’ajouteront aux prescriptions du Membre applicables en ce qui concerne toutes les marchandises ou tous les envois entrés par des installations de fret aérien.

238 Aux fins de cette disposition, les marchandises périssables sont des marchandises se décomposant rapidement en raison de leurs caractéristiques naturelles, en particulier faute de conditions d’entreposage appropriées.

 

Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
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