742.141.3 Ordinanza del 16 dicembre 1938 concernente l'unità tecnica delle ferrovie

742.141.3 Verordnung vom 16. Dezember 1938 betreffend die Technische Einheit im Eisenbahnwesen

Art. IV

A. Stato di manutenzione

§ 38

I veicoli devono trovarsi in uno stato di manutenzione tale da non compromettere in alcun modo la sicurezza dell’esercizio

§ 39

Al momento del transito d’un veicolo, il tempo trascorso dall’ultima revisione minuziosa non deve superare tre anni.

Tuttavia, i veicoli, carichi o no, che possono viaggiare sulle proprie ruote e che rientrano nel Paese d’origine, devono essere accettati dalle Amministrazioni inter-
medie quando anche questo termine sia scaduto.

Oggetti

Dimensione
in mm massima

Dimensione
in mm minima

§ 40

Grossezza del cerchione riportato della ruota, misurata nel piano del circolo di rotolamento


      –


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intendendosi per circolo di rotolamento il circolo risultante dall’intersezione d’un piano verticale, distante 70 mm dalla faccia interna del cerchione, con la superficie di rotolamento della ruota.

Per le ruote nuove in un sol pezzo col cerchione, di acciaio laminato o fucinato, il limite di consumo delle parti che fanno le veci del cerchione deve essere indicato da un solco circolare, concentrico alla ruota, tracciato sulla faccia esterna della ruota stessa.

§ 41

Altezza dei bordini dei cerchioni sul circolo di rotolamento (vedasi § 40)


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§ 42

Distanza fra le facce esterne dei bordini dei cerchioni, misurata a 10 mm dal circolo di rotolamento (vedasi § 40) in prossimità delle rotaie, a veicolo vuoto o carico



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§ 43

1. Le boccole devono essere sufficientemente provviste di lubrificante.

Nei veicoli a lubrificazione periodica il periodo di lubrificazione non deve essere sorpassato.

2. I veicoli con boccole a lubrificazione periodica costruite in modo da permettere il rifornimento del lubrificante, devono essere trattati come veicoli a lubrificazione ordinaria se il periodo di lubrificazione scade durante la loro permanenza su altre ferrovie.

§ 44

I veicoli rinviati vuoti devono essere accettati dall’amministrazione proprietaria, qualunque sia il loro stato di manutenzione.

B. Difetti autorizzanti il rifiuto

§ 45 Sale montate

1.  Tracce di spostamento d’una ruota sulla sala.

Il fatto che fra sala e mozzo passi dell’olio non deve considerarsi come prova che la ruota abbia scorso sulla sala; occorre che lo spostamento sia constatato.

2.  Ruota il cui mozzo presenta crettature.

3.  Ruota a razze la cui corona è rotta da parte a parte.

Le rotture incipienti nella corona non costituiscono motivo di rifiuto.

4.  Ruota presentante una razza rotta da parte a parte o più d’una razza con rottura incipiente.

5.  Ruota in un sol pezzo col cerchione o corpo di ruota a disco pieno presentante una fenditura radiale lunga più di 20 mm o più d’una fenditura radiale qualunque ne sia la lunghezza.

Ruota in un sol pezzo col cerchione o corpo di ruota a disco pieno presentante una fenditura circolare che si estende su almeno un decimo della lunghezza del cerchio lungo il quale essa si trova.

6.  Ruota fusa in un so pezzo col cerchione (vedasi § 10) presentante una crettatura.

Ruota fusa in un sol pezzo col cerchione presentante sull’orlo esterno scheggiature larghe più di 10 mm nel senso dell’asse della ruota.

Ruota fusa in un sol pezzo col cerchione con bordino scheggiato e riparato mediante pezzi di metallo applicati con saldatura.

Le leggere sfogliature sulla superficie di rotolamento, come pure i difetti senza importanza nel corpo della ruota provenienti dalla fusione, non costituiscono motivo di rifiuto.

7.  Ruota il cui bordino ha meno di 20 mm di grossezza, misurata a 10 mm dal circolo di rotolamento (vedasi § 40).

Questa prescrizione non si applica alle sale intermedie dei veicoli non a carrelli ed alle sale intermedie dei carrelli.

Ruota con bordino tagliente, ossia consumato in modo da presentare uno spigolo vivo.

8.  Ruota la cui superficie di rotolamento presenta sfaccettature con freccia maggiore di 3 mm.

9.  Ruota la cui superficie di rotolamento è in qualche punto schiacciata o il cui cerchione è rotto o presenta una fenditura trasversale o longitudinale.

10.  Ruota con cerchione riportato:

a.
se il cerchione è allentato, oppure presenta traccia di spostamento trasversale.
Lo spostamento, per rotazione nel piano di rotolamento, d’un cerchione fissato con cerchio di ritegno, cerchietto di sicurezza od anello a graffa, non costituisce motivo di rifiuto se alla verifica non risultano tracce d’uno spostamento trasversale od altri indizi di scalettamento;
b.
se il cerchietto di sicurezza o l’anello a graffa od i talloni dei cerchioni presentano una fenditura lunga più di 100 mm, o se più di due chiavarde di fissazione dell’anello a graffa sono rotte.

11.  Sala presentante una rottura incipiente od una fenditura, o sala nella quale questi difetti sono stati riparati mediante saldatura.

Sala curvata.

12.  Sala sulla quale sfregano tiranti del freno od altri pezzi, quando questi non possano senza difficoltà essere rimossi o sospesi in modo da eliminare lo sfregamento e la caduta dei pezzi medesimi.

Sala presentante parti consumate per sfregamento, quando queste presentano spigoli vivi.

Sala presentante parti consumate per sfregamento, nelle quali il consumo supera 2,5 mm in profondità.

§ 46 Boccole

1.  Boccola avariata in modo da non poter più contenere il lubrificante. Le rotture della camera dell’otturatore che non raggiungono la parte della boccola che contiene l’olio non costituiscono motivo di rifiuto.

2.  Boccola avente alette che non fanno presa in tutte le posizioni della boccola con la superficie di guida del parasale.

3.  Boccola avente come guancialetto ungitore un impacco di lana di legno o di trucioli.

4.  Cuscinetto fortemente riscaldato.

§ 47 Molle di sospensione

1.  Spostamento, in senso longitudinale, d’una molla o della sua foglia madre: per oltre 20 mm per le sale rigide, per oltre 10 mm per le sale radiali.

2.  Rottura della foglia madre d’una molla di sospensione.

3.  Rottura d’una foglia intermedia, se l’avaria dista dal centro della molla meno d’un quarto della lunghezza della foglia.

4.  Rottura d’una molla a spirale od a bovolo appartenente alla sospensione principale.

5.  Rottura d’una molla sussidiaria a spirale od a bovolo che serve come molla ammortizzatrice, quando da ciò risulta sostanzialmente alterato il funzionamento della sospensione principale.

6.  Mancanza o rottura d’un pezzo necessario per la fissazione della molla. Allentamento della staffa d’una molla.

7.  Distanza inferiore a 10 mm fra la staffa d’una molla di sospensione e le parti della cassa o del longherone che possono venire a contatto di essa.

Tracce recenti di contatti fra la staffa della molla e la cassa od il longherone.

Le tracce vecchie di contatti sulla staffa della molla, o fra la molla e le staffe laterali di sicurezza, non costituiscono motivo di rifiuto.

8.  Tracce recenti di sfregamento delle ruote con la cassa od il longherone.

9.  I veicoli aventi passo non maggiore di 4500 mm, che ritornano vuoti al Paese d’origine coi difetti menzionati ai numeri 2 a 8, non possono essere rifiutati se la sospensione a mezzo di molle è sostituita da un bloccaggio per mezzo di cunei fissati in modo solido e sicuro. Questo bloccaggio non è ammesso per le sale intermedie suscettibili di spostamento trasversale.

§ 48 Organi della repulsione

1.  Mancanza d’un respingente.

2.  Mancanza delle parti che impediscono la fuoriuscita delle aste o dei gambi tubolari dei respingenti.

3.  Rottura od avaria della molla o delle altre parti d’un respingente, quando venga perciò a mancare l’elasticità della repulsione.

4.  Custodia avariata, in cui la fissazione non presenta più sufficiente garanzia di solidità o in cui la guida dell’asta o del gambo tubolare del respingente non è più assicurata.

5.  I veicoli che ritornano vuoti al Paese d’origine coi difetti menzionati ai numeri 1 a 4 non possono essere rifiutati, se essi possono circolare senza pericolo in coda ad un treno.

§ 49 Organi della trazione

1.  Tenditori principali o tenditori o catene di riserva spezzati, ganci di trazione rotti o presentanti principi di rottura, quando per tali avarie non riesce più possibile l’aggancio regolamentare con altri veicoli.

2.  Asta di trazione rotta o presentante un principio di rottura; manicotto di giunzione, bullone o chiavetta per detti manicotti rotta o mancante.

3.  Nel caso di trazione discontinua:

rottura qualsiasi della foglia madre della molla a balestra o rottura di un’altra foglia, se l’avaria dista dal centro della molla meno d’un quarto della lunghezza della foglia stessa;

rottura od avaria d’una molla a spirale od a bovolo.

Nel caso di trazione continua:

rottura od avaria d’una molla quando l’elletto della molla sia annullato al punto da potersene avvedere nell’eseguire l’aggancio.

4.  I veicoli che ritornano vuoti al Paese d’origine coi difetti menzionati ai numeri 1 a 3 non possono essere rifiutati se essi possono circolare senza pericolo in coda ad un treno.

§ 50 Telaio e cassa dei veicoli

1.  Parasale allentato, se non può essere reso stabile stringendone le chiavarde.

2.  Parasale in un sol pezzo rotto o presentante un principio di rottura che si estende per oltre un quarto della sezione orizzontale, oppure un cretto incipiente in prossimità ed in direzione d’una chiavarda o d’un chiodo di fissazione o d’una giunzione saldata.

Mezzo parasale in due pezzi con la parte verticale od un braccio rotti o presentante un principio di rottura che si estende per oltre un quarto della sezione della parte verticale o del braccio, oppure un cretto incipiente in prossimità ed in direzione d’una chiavarda o d’un chiodo di fissazione o d’una giunzione saldata.

3.  Longherone o traversa di testa, o traverse intermedie interessate nella trazione, fessurate, se la fessura raggiunge l’anima del profilato.

4.  Copertura dell’imperiale distaccata o sollevata, per i veicoli che devono circolare su linee elettrificate con conduttore aereo.

5.  Rottura di parti dell’ossatura della cassa, avarie alle porte, loro guide ed organi di chiusura, alle pareti della cassa, al pavimento ed al cielo, quando possono recare danno al carico o compromettere la sicurezza dell’esercizio.

6.  I veicoli che ritornano vuoti al Paese d’origine coi difetti menzionati ai numeri 1 a 5 non possono essere rifiutati se la loro ulteriore circolazione non presenta pericolo.

§ 51 Freni

1.  Freno continuo avariato, nelle carrozze da mettere in composizione a treni viaggiatori.

2.  I carri con freni avariati od inservibili non possono essere rifiutati, ma devono essere muniti di etichette bene appariscenti indicanti che il freno è inservibile.

Le parti del freno avariate o distaccate che potrebbero compromettere la sicurezza dell’esercizio o causare altri danni devono essere smontate oppure rialzate e fissate.

§ 52

I veicoli rinviati vuoti devono essere accettati dall’Amministrazione proprietaria senza tener conto dei difetti che costituiscono motivo di rifiuto.

Art. IV

A. Unterhaltungszustand

Gegenstände

Höchstmass
in Millimetern

Mindestmass in Millimetern

§ 38

Die Wagen müssen sich in einem, die Sicherheit des Bahnbetriebes in keiner Weise gefährdenden Zustande befinden.

§ 39

Beim Übergang eines Wagens dürfen seit der letzten gründlichen Untersuchung (Revision) nicht mehr als drei Jahre verflossen sein.

Nach der Heimat zurückkehrende lauffähige Wagen
müssen jedoch von dritten Bahnverwaltungen leer oder beladen übernommen werden, auch wenn diese Frist überschritten ist.

§ 40

Dicke des aufgezogenen Radreifens in der Ebene des Laufkreises gemessen


      –


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wobei der Laufkreis der Kreis ist, in dem eine senkrechte Ebene im Abstande von 70 mm von der inneren Stirn-
fläche des Radreifens die Lauffläche des Rades schneidet.

Bei neuen aus einem Stück gewalzten oder geschmiedeten Flussstahlrädern muss die Mindestdicke der die Radreifen ersetzenden Teile durch eine auf der äusseren Stirnfläche eingedrehte Rille gekennzeichnet sein.

§ 41

Höhe des Spurkranzes über dem Laufkreis (vgl. § 40)

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§ 42

Das Spurmass des Radsatzes, 10 mm unter den Laufkreisen (vgl. § 40), bei leerem oder beladenem Wagen in der Nähe der Schienen gemessen



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§ 43

1.  Die Achslager müssen mit Schmiermitteln ausreichend versehen sein.

Bei Wagen mit Zeitschmierung darf die Schmierfrist nicht abgelaufen sein.

2.  Wagen mit Achslagern für Zeitschmierung, die ein Nachfüllen zulassen, sind als Wagen mit Bedarfsschmierung zu behandeln, wenn die Schmierfrist während des Aufenthaltes auf anderen Bahnen abläuft.

§ 44

Eigene leere Wagen müssen von der Heimatbahn ohne Rücksicht auf ihren Unterhaltungszustand übernommen werden.

B. Schäden, die zur Zurückweisung berechtigen

§ 45 Radsätze

1.  Spuren einer Bewegung eines Rades auf der Achswelle.

Das Austreten von Öl zwischen Achswelle und Radnabe gilt nicht als Beweis, dass sich das Rad auf der Achswelle bewegt hat, es muss vielmehr eine Verschiebung nachgewiesen werden können.

2.  Rad, dessen Nabe gesprungen ist.

3.  Speichenrad mit durchgebrochenem Felgenkranz.

Anbrüche am Felgenkranz berechtigen nicht zur Zurückweisung.

4.  Rad mit einer durchgebrochenen oder mit mehr als einer angebrochenen Speiche.

5.  Rad in einem Stück oder Radscheibe mit einem Riss in Richtung des Halbmessers von mehr als 20 mm oder mit mehr als einem solchen Riss beliebiger Länge.

Rad in einem Stück oder Radscheibe mit einem kreisförmig verlaufenden Riss von mindestens ein Zehntel der Länge des Umfanges, längs dem er sich entlang zieht.

6.  In einem Stück gegossenes Rad (vgl. § 10) mit Sprung.

In einem Stück gegossenes Rad mit Ausbröckelung am äusseren Rand, die grösser ist als 10 mm, in der Richtung der Radachse gemessen.

In einem Stück gegossenes Rad mit ausgebrochenem Spurkranz, der durch Einschweissen von Eisenstücken wiederhergestellt ist.

Kleine Abschieferungen an der Lauffläche und unbedeutende Gussfehler in der Scheibe berechtigen nicht zur Zurückweisung.

7.  Rad, dessen Spurkranz 10 mm unter dem Laufkreis (vgl. § 40) weniger als 20 mm dick ist.

Die Vorschrift gilt nicht für Zwischenachsen von Wagen ohne Drehgestelle und für Zwischenachsen von Drehgestellen.

Rad, an dessen Spurkranz sich durch Abnützung eine scharfe Kante gebildet hat.

8.  Rad mit Flachstelle auf der Lauffläche von mehr als 3 mm Pfeilhöhe.

9.  Rad mit stellenweise eingedrückter Lauffläche, Radreifen mit Sprung oder mit Querriss oder Langriss.

10.  Rad mit aufgezogenem Radreifen:

a.
wenn der Radreifen lose ist oder Spuren einer seitlichen Verschiebung zeigt;
ein durch Sprengring, Sicherheits- oder Klammerring befestigter Radreifen, der sich in der Radebene verdreht hat, berechtigt nicht zur Zurückweisung, wenn nicht Spuren einer seitlichen Verschiebung oder andere Merkmale für das Losesein nachgewiesen werden können;
b.
wenn die Sicherheits- oder Klammerringe oder die Ansätze der Radreifen einen Riss von mehr als 100 mm Länge haben, oder mehr als zwei Befestigungsschrauben der Klammerringe gebrochen sind.

11.  Achswelle mit einem Anbruch oder einem Riss, oder mit verschweissten Schäden.

Verbogene Achswelle.

12.  Achswelle, auf der Bremsstangen oder andere Teile schleifen, wenn diese Teile nicht ohne Schwierigkeit abgenommen oder so hochgebunden werden können, dass ein weiteres Schleifen sowie ein Herabfallen ausgeschlossen ist.

Achswelle mit eingeschliffenen Stellen, wenn diese Stellen scharfe Kanten haben.

Achswelle mit eingeschliffenen Stellen von mehr als 2,5 mm Tiefe.

§ 46 Achslager

1.  Achslagergehäuse, das so beschädigt ist, dass es das Schmiermittel nicht mehr zurückhält.

Brüche an der Staubringtasche, die nicht in den Ölraum reichen, berechtigen nicht zur Zurückweisung.

2.  Achslagergehäuse, dessen Führungsansätze die Führungsstellen an den Achshaltern nicht bei jeder Stellung des Gehäuses übergreifen.

3.  Achslager mit Holzwollefüllung und Holzspänefüllung als Schmiermittelträger.

4.  Heissgelaufenes Achslager.

§ 47 Tragfedern

1.  Verschieben einer Tragfeder oder ihres Hauptfederblattes in der Längsrichtung bei festen Achsen um mehr als 20 mm, bei einstellbaren Achsen um mehr als 10 mm.

2.  Bruch des Hauptblattes einer Tragfeder.

3.  Bruch eines Zwischenblattes, wenn die Bruchstelle weniger als ein Viertel der Blattlänge von der Federmitte entfernt ist.

4.  Bruch einer Kegelhaupttragfeder oder Schraubenhaupttragfeder.

5.  Bruch einer Zusatz-Kegelfeder oder Zusatz-Schraubenfeder, die zur Dämpfung dient, wenn dadurch die Wirkung der Tragfederanordnung wesentlich gestört ist.

6.  Fehlen oder Bruch eines Teiles, der zur Befestigung der Feder erforderlich ist. Loser Tragfederbund.

7.  Abstand von weniger als 10 mm zwischen dem Federbund und den Teilen des Wagenkastens oder Langträgers, die mit dem Federbund in Berührung kommen können.

Frische Spuren vom Aufsitzen der Teile des Wagenkastens oder Langträgers auf dem Federbund.

Ältere Spuren vom Aufsitzen auf dem Federbund oder das Aufliegen der Tragfeder auf den seitlichen Federfangböcken berechtigen nicht zur Zurückweisung.

8.  Frische Spuren des Anstreifens der Räder am Wagenkasten oder Langträger.

9.  Leer nach der Heimat laufende Wagen mit einem Achsstand von nicht mehr als 4500 mm dürfen mit den unter den Ziffern 2–8 angeführten Schäden nicht zurückgewiesen werden, wenn sie statt durch die Federn durch gut befestigte Klötze sicher unterstützt sind; diese Unterstützung darf bei querverschiebbaren Zwischenachsen nicht angewendet werden.

§ 48 Stossvorrichtungen

1.  Fehlen eines Puffers.

2.  Fehlen der Befestigungsmittel, die das Herausfallen der Pufferstangen oder Stössel verhindern.

3.  Bruch oder Beschädigung der Pufferfeder oder der übrigen Pufferteile, wenn die Pufferwirkung dadurch aufgehoben ist.

4.  Beschädigte Puffergehäuse oder Pufferhülsen, deren sichere Befestigung nicht gewährleistet ist, oder bei denen die Führung der Stangen oder Stössel nicht mehr ausreichend vorhanden ist.

5.  Leer nach der Heimat laufende Wagen mit den unter den Ziffern 1–4 angeführten Schäden dürfen nicht zurückgewiesen werden, wenn die Wagen ohne Gefahr am Schlusse eines Zuges laufen können.

§ 49 Zugvorrichtungen

1.  Gerissene Hauptkupplungen oder Hilfskupplungen oder Notketten, gebrochene oder angebrochene Zughaken, wenn durch diese Schäden das vorschriftsmässige Kuppeln mit anderen Wagen unmöglich gemacht wird.

2.  Gebrochene oder angebrochene Zugstange, gebrochene oder fehlende Zugstangenmuffe oder Muffenschraube, gebrochener oder fehlender Muffenkeil.

3.  Bei nicht durchgehender Zugvorrichtung:

Beliebiger Bruch eines Hauptblattes der Blattfeder oder Bruch eines anderen Blattes, wenn die Bruchstelle weniger als ein Viertel der Blattlänge von der Federmitte entfernt ist.

Bruch oder Beschädigung einer Kegelfeder oder Schraubenfeder.

Bei durchgehender Zugvorrichtung:

Bruch oder Beschädigung einer Feder, wenn die federnde Wirkung soweit aufgehoben ist, dass das Fehlen der federnden Wirkung sich beim Kuppeln bemerkbar macht.

4.  Leer nach der Heimat laufende Wagen mit den unter den Ziffern 1–3 angeführten Schäden dürfen nicht zurückgewiesen werden, wenn die Wagen ohne Gefahr am Schlusse eines Zuges laufen können.

§ 50 Untergestelle und Wagenkasten

1.  Loser Achshalter, der nicht durch Anziehen von Schrauben festgemacht werden kann.

2.  Bruch einer ungegabelten Achshalterhälfte. Anbruch bei ungegabelter Achshalterhälfte, wenn der Anbruch über ein Viertel des waagerechten Querschnittes hinausgeht, oder wenn der Anbruch nahe und in der Richtung auf eine Befestigungsschraube oder Befestigungsniete oder Schweissnaht verläuft.

Bruch des senkrechten Teiles oder der Strebe einer gegabelten Achshalterhälfte. Anbruch bei gegabelter Achshalterhälfte, wenn der Anbruch über ein Viertel des Querschnittes des senkrechten Teiles oder der Strebe hinausgeht, oder wenn der Anbruch nahe und in der Richtung auf eine Befestigungsschraube oder Befestigungsniete oder Schweissnaht verläuft.

3.  Angerissener Langträger oder angerissenes Kopfstück, oder angerissener durch die Zugvorrichtung beanspruchter Querträger, wenn der Riss bis in den Trägersteg reicht.

4.  Lose oder aufgebogene Dachbedeckung bei Wagen, die auf Bahnen mit elektrischer Oberleitung übergehen sollen.

5.  Gebrochene Teile des Kastengerippes, Schäden an Türen und ihren Führungs- und Verschlussvorrichtungen und an den Kastenwänden, Böden und Dächern, wenn dadurch die Ladung beschädigt oder der Betrieb gefährdet werden kann.

6.  Leer nach der Heimat laufende Wagen mit den unter den Ziffern 1–5 genannten Schäden dürfen nicht zurückgewiesen werden, wenn die Wagen ohne Gefahr weiterlaufen können.

§ 51 Bremsen

1.  Personenwagen mit schadhafter durchgehender Bremse, die in Züge zur Beförderung von Reisenden eingestellt werden sollen.

2.  Güterwagen mit schadhaften oder ausser Betrieb gesetzten Bremsen dürfen nicht zurückgewiesen werden, müssen jedoch mit auffälligen Beklebezetteln versehen sein mit dem Hinweis, dass die Bremse unbrauchbar ist.

Beschädigte oder gelöste Teile der Bremse, die den Betrieb gefährden oder sonst Schaden herbeiführen können, müssen abgenommen oder festgebunden sein.

§ 52

Eigene leere Wagen müssen von der Heimatbahn ohne Rücksicht auf Schäden, die zur Zurückweisung berechtigen, übernommen werden.

 

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Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.