0.974.12 Convenzione di Tampere del 18 giugno 1998 sulla fornitura di risorse di telecomunicazione per l'attenuazione degli effetti delle catastrofi e le operazioni di soccorso in caso di catastrofe

0.974.12 Übereinkommen von Tampere vom 18. Juni 1998 über die Bereitstellung von Telekommunikationsmitteln für Katastrophenschutz und Katastrophenhilfseinsätze

Art. 11 Composizione delle controversie

1.  In caso di controversie tra gli Stati parte concernenti l’interpretazione o l’applicazione della presente Convenzione, gli Stati parte della controversia avviano consultazioni allo scopo di comporre la controversia. Tali consultazioni sono avviate subito dopo la dichiarazione scritta, trasmessa da uno Stato parte a un altro Stato parte, concernente l’esistenza di una controversia in virtù della presente Convenzione. Lo Stato parte che redige tale dichiarazione scritta ne trasmette immediatamente una copia al depositario.

2.  Se una controversia tra Stati parte non può essere composta entro sei (6) mesi dalla data di consegna della dichiarazione scritta a uno Stato parte della controversia, gli Stati parte della controversia possono chiedere a qualsiasi altro Stato parte, a un’entità che non è uno Stato o a un’organizzazione intergovernativa di utilizzare i loro buoni uffici per facilitare la composizione della controversia.

3.  Se nessuno degli Stati parte cerca di assicurarsi i buoni uffici di un altro Stato parte, di uno Stato, di un’entità che non è uno Stato o di un’organizzazione intergovernativa o ancora se i buoni uffici non consentono di facilitare la composizione della controversia entro sei (6) mesi dalla domanda di buoni uffici, ciascuno Stato parte della controversia può:

a)
chiedere che la controversia sia sottoposta a un arbitrato vincolante; o
b)
sottoporre la controversia alla Corte internazionale di giustizia per decisione, a condizione che, al momento in cui hanno firmato o ratificato la presente Convenzione o vi hanno aderito o in qualsiasi altro momento ulteriormente, entrambi gli Stati parte della controversia abbiano accettato la giurisdizione della Corte internazionale di giustizia per le controversie di questo genere.

4.  Nel caso in cui gli Stati parte della controversia chiedano che la controversia sia sottoposta a un arbitrato vincolante e sottopongano la controversia alla Corte internazionale di giustizia per decisione, l’istanza alla Corte internazionale di giustizia ha la priorità.

5.  In caso di controversia concernente la fornitura di assistenza in materia di telecomunicazione conformemente all’articolo 4 tra uno Stato parte che chiede assistenza in materia di telecomunicazione e un’entità che non è uno Stato o un’organizzazione intergovernativa che non ha sede o non è domiciliata sul territorio di tale Stato parte, lo Stato parte sul territorio del quale ha sede o è domiciliata l’entità che non è uno Stato o l’organizzazione intergovernativa può direttamente fare propria, come richiesta da Stato a Stato ai sensi del presente articolo, la richiesta formulata da tale entità, a condizione che tale sostituzione non sia incompatibile con qualsiasi altro accordo concluso tra lo Stato parte e l’entità che non è uno Stato o l’organizzazione intergovernativa parti della controversia.

6.  Al momento della firma, della ratifica, dell’accettazione, dell’approvazione della presente Convenzione o dell’adesione alla presente Convenzione, uno Stato può dichiarare di non considerarsi vincolato dall’una o dall’altra procedura di composizione delle controversie di cui al paragrafo 3 precedente. Gli altri Stati parte non sono vincolati dalle procedure di composizione delle controversie di cui al paragrafo 3 nei confronti di uno Stato parte a cui si applica una dichiarazione di questo genere.

Art. 11 Streitbeilegung

1.  Bei Streitigkeiten zwischen Vertragsstaaten über die Auslegung oder Anwendung dieses Übereinkommens nehmen die Vertragsstaaten Konsultationen auf, um die Streitigkeit beizulegen. Die Konsultationen beginnen unverzüglich, sobald ein Vertragsstaat einem anderen Vertragsstaat eine schriftliche Erklärung über das Bestehen einer Streitigkeit im Zusammenhang mit diesem Übereinkommen zugestellt hat. Ein Vertragsstaat, der eine schriftliche Erklärung über das Bestehen einer Streitigkeit abgibt, übermittelt dem Depositar umgehend eine Kopie der Erklärung.

2.  Kann eine Streitigkeit zwischen Vertragsstaaten nicht innerhalb von sechs (6) Monaten ab Zustellung der schriftlichen Erklärung an einen an der Streitigkeit beteiligten Vertragsstaat beigelegt werden, so können die an der Streitigkeit beteiligten Vertragsstaaten einen anderen Vertragsstaat, einen anderen Staat oder eine nichtstaatliche oder zwischenstaatliche Organisation um gute Dienste zur beförderlichen Streitbeilegung ersuchen.

3.  Ersucht keiner der Vertragsstaaten um die guten Dienste eines anderen Vertragsstaates, eines anderen Staates oder einer nichtstaatlichen oder zwischenstaatlichen Organisation oder gelingt es nicht, innerhalb von sechs (6) Monaten seit dem Ersuchen um gute Dienste den Streit mittels guter Dienste beizulegen, so kann jeder an der Streitigkeit beteiligte Vertragsstaat:

a)
um die Übertragung der Streitigkeit an ein Schiedsgericht ersuchen, dessen Entscheid bindende Wirkung hat; oder
b)
die Streitigkeit dem Internationalen Gerichtshof zur Entscheidung vorlegen, sofern beide an der Streitigkeit beteiligten Vertragsstaaten die Zuständigkeit des Internationalen Gerichtshofs für solche Streitigkeiten zum Zeitpunkt der Unterzeichnung oder Ratifikation des Übereinkommens, des Beitritts zum Übereinkommen oder zu einem späteren Zeitpunkt anerkannt haben.

4.  Falls die an der Streitigkeit beteiligten Vertragsstaaten eine Übertragung der Streitigkeit an ein Schiedsgericht, dessen Entscheid bindende Wirkung hat, verlangen und diese Streitigkeit beim Internationalen Gerichtshof zur Entscheidung einreichen, so hat die Einreichung beim Internationalen Gerichtshof Vorrang.

5.  Im Falle einer Streitigkeit über die Bereitstellung von Unterstützung im Bereich der Telekommunikation gemäss Artikel 4 zwischen einem Vertragsstaat, der um Unterstützung im Bereich der Telekommunikation ersucht, und einer nichtstaatlichen oder zwischenstaatlichen Organisation mit Hauptsitz oder Sitz ausserhalb seines Hoheitsgebiets kann der Vertragsstaat, in dessen Hoheitsgebiet die nichtstaatliche oder zwischenstaatliche Organisation ihren Hauptsitz oder Sitz hat, die Klage der nichtstaatlichen oder zwischenstaatlichen Organisation unterstützen. Der Staat kann eine zwischenstaatliche Klage im Sinne dieses Artikels führen, sofern eine solche Unterstützung nicht gegen ein bestehendes Abkommen zwischen dem Vertragsstaat und der an der Streitigkeit beteiligten nichtstaatlichen oder zwischenstaatlichen Organisation verstösst.

6.  Bei der Unterzeichnung, Ratifikation, Annahme oder Genehmigung des Übereinkommens oder beim Beitritt zu diesem Übereinkommen kann ein Staat erklären, dass er sich durch eines oder beide Streitbeilegungsverfahren gemäss Absatz 3 nicht gebunden fühlt. Die anderen Vertragsstaaten sind gegenüber einem Vertragsstaat, der eine solche Erklärung abgegeben hat, durch ein Streitbeilegungsverfahren gemäss Absatz 3 nicht gebunden.

 

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