1. La decisione del tribunale arbitrale è definitiva e vincolante dalla data della sua emissione e comunicazione alle Parti alla controversia. La Parte ritenuta in violazione del presente Accordo è tenuta conformarsi prontamente alla decisione formulata nel rapporto finale. Se non può farlo immediatamente, le Parti alla controversia si adoperano al fine di stabilire di comune accordo un termine ragionevole. In assenza di un tale accordo entro 30 giorni, ciascuna Parte alla controversia può chiedere al tribunale arbitrale originale di fissare un periodo di tempo ragionevole per l’attuazione del lodo arbitrale, tenendo conto delle particolari circostanze del caso. Il tribunale arbitrale si pronuncia entro 30 giorni dalla presentazione di tale richiesta.
2. La Parte convenuta deve informare l’altra Parte sulle misure adottate per attuare il lodo del tribunale arbitrale e fornirle una descrizione dettagliata della maniera in cui la misura garantisca un’attuazione tale da consentire all’altra Parte di valutare la misura.
3. Su richiesta di una Parte alla controversia e prima che una compensazione possa essere applicata o di applicare la sospensione dei benefici conformemente ai paragrafi 4 e 5, il tribunale arbitrale originale delibera sull’esistenza o sull’efficacia di qualsiasi misura adottata per conformarsi alle sue decisioni. Il tribunale arbitrale si pronuncia entro 90 giorni dalla presentazione di tale richiesta.
4. Se, dopo la scadenza del termine ragionevole di cui al paragrafo 1, la Parte ritenuta in violazione del presente Accordo omette di attuare correttamente la decisione emessa dal tribunale arbitrale nel rapporto finale o qualsiasi decisione successiva da parte del tribunale arbitrale conformemente al paragrafo 3, tale Parte è tenuta, se così richiesto dalla Parte ricorrente, ad avviare trattative con l’obiettivo di convenire una compensazione reciprocamente accettabile. Se non si giunge a un tale accordo entro 20 giorni dalla presentazione della richiesta di consultazioni, la Parte ricorrente ha il diritto di sospendere i benefici accordati in virtù del presente Accordo equivalenti a quelli che hanno subìto pregiudizio a causa della misura ritenuta lesiva del presente Accordo.
5. Tra i benefici da sospendere, la Parte ricorrente accorda la priorità a quelli concernenti il medesimo settore o i medesimi settori interessati dalla misura considerata lesiva del presente Accordo dal tribunale arbitrale. Se ritiene che non sia possibile o opportuno sospendere i benefici nel medesimo o nei medesimi settori, la Parte ricorrente può sospendere determinati benefici in altri settori, adducendo le ragioni che giustificano tale decisione.
6. La Parte ricorrente notifica all’altra Parte i benefici che intende sospendere al più tardi 60 giorni prima della data in cui la sospensione ha effetto. Entro 15 giorni da tale notifica, qualsiasi Parte alla controversia può chiedere al tribunale arbitrale originale di decidere se i benefici che la Parte ricorrente intende sospendere sono equivalenti a quelli che hanno subìto pregiudizio a causa della misura ritenuta lesiva del presente Accordo e se la sospensione proposta è conforme ai paragrafi 4 e 5. La decisione è presa dal tribunale arbitrale entro 45 giorni dalla presentazione della richiesta. Nessun beneficio può essere sospeso prima che il tribunale arbitrale abbia reso nota la sua decisione.
7. La sospensione dei benefici deve essere temporanea e applicata unicamente fino a quando la misura ritenuta lesiva del presente Accordo non sia ritirata o modificata in modo tale da essere resa conforme al presente Accordo o fino a che le Parti alla controversia non siano giunte a un accordo che ponga fine alla controversia. La Parte convenuta notifica all’altra Parte e al Comitato misto le misure che ha adottato per conformarsi.
8. Su richiesta di una Parte alla controversia, il tribunale arbitrale originale si pronuncia sulla compatibilità di qualsiasi misura adottata dopo la sospensione dei benefici con la sua decisione e delibera se la sospensione dei benefici debba essere interrotta o modificata. Il tribunale arbitrale si pronuncia entro 45 giorni dalla presentazione di tale richiesta. Durante questo periodo i benefici non devono più essere sospesi.
1. Der Entscheid des Schiedsgerichts ist endgültig und bindend ab dem Zeitpunkt seines Ergehens und seiner Zustellung an die Vertragsparteien. Die Vertragspartei, die für im Widerspruch zum Abkommen befunden wurde, setzt den Entscheid des Schlussberichts unverzüglich um. Ist eine sofortige Umsetzung undurchführbar, so sind die Streitparteien bestrebt, eine angemessene Frist zur Umsetzung zu vereinbaren. Kommt innert 30 Tagen keine solche Vereinbarung zustande, kann jede Streitpartei das ursprüngliche Schiedsgericht darum ersuchen, im Lichte der besonderen Umstände des Falles die Länge der angemessenen Frist festzusetzen. Der Entscheid des Schiedsgerichts ergeht innert 30 Tagen nach Einreichung dieses Gesuchs.
2. Die beklagte Vertragspartei notifiziert der anderen Vertragspartei die zur Umsetzung des Schiedsspruchs ergriffene Massnahme sowie eine für die andere Vertragspartei zur Abschätzung genügend detaillierte Beschreibung darüber, wie die Massnahme die Umsetzung gewährleistet.
3. Bevor nach Absätzen 4 und 5 ein Ausgleich angestrebt oder Vorteile ausgesetzt werden können, entscheidet auf Ersuchen einer Streitpartei das ursprüngliche Schiedsgericht darüber, ob eine Massnahme zur Umsetzung des Entscheids getroffen wurde oder mit diesem vereinbar ist. Der Entscheid des Schiedsgerichts ergeht innert 90 Tagen nach Einreichung des Gesuchs.
4. Falls die Vertragspartei, die für im Widerspruch zum Abkommen stehend befunden wurde, den Entscheid im Schlussbericht des Schiedsgerichts oder einen nachfolgenden Entscheid des Schiedsgerichts im Sinn von Absatz 3 nach Ablauf der angemessenen Frist nach Absatz 1 nicht richtig umgesetzt hat, tritt diese Vertragspartei auf Ersuchen der beschwerdeführenden Vertragspartei in Konsultationen ein, um einen beiderseits annehmbaren Ausgleich zu vereinbaren. Wird innert 20 Tagen nach Einreichung des Gesuchs um Konsultationen keine solche Vereinbarung erreicht, hat die beschwerdeführende Vertragspartei das Recht, Vorteile aus diesem Abkommen in gleichwertigem Ausmass auszusetzen wie die Vorteile, die von der Massnahme betroffen sind, die das Schiedsgericht für abkommenswidrig befunden hat.
5. Bei der Prüfung der auszusetzenden Vorteile strebt die beschwerdeführende Vertragspartei zunächst an, Vorteile aus demselben oder denselben von der Massnahme berührten Sektoren auszusetzen, die das Schiedsgericht für abkommenswidrig befunden hat. Die beschwerdeführende Vertragspartei, die die Aussetzung von Vorteilen aus demselben oder denselben Sektoren für undurchführbar oder nicht wirksam hält, kann unter Angabe der Gründe, die ihren Entscheid rechtfertigen, Vorteile in anderen Sektoren aussetzen.
6. Die beschwerdeführende Vertragspartei notifiziert spätestens 60 Tage vor dem Zeitpunkt, zu dem die Aussetzung wirksam werden soll, der anderen Vertragspartei die Vorteile, die sie auszusetzen beabsichtigt. Innert 15 Tagen nach dieser Notifikation kann jede der Streitparteien dem ursprünglichen Schiedsgericht zu entscheiden beantragen, ob die Vorteile, die die beschwerdeführende Vertragspartei auszusetzen beabsichtigt, mit denen gleichwertig sind, die von der für abkommenswidrig befundenen Massnahme betroffen sind und ob die vorgeschlagene Aussetzung mit Absätzen 4 und 5 im Einklang steht. Der Entscheid des Schiedsgerichts ergeht innert 45 Tagen nach diesem Antrag. Vorteile werden nicht ausgesetzt, bis das Schiedsgericht seinen Entscheid gefällt hat.
7. Die Aussetzung von Vorteilen ist vorübergehend und wird nur angewendet, bis die für abkommenswidrig befundene Massnahme zurückgezogen oder so geändert wurde, dass sie mit diesem Abkommen vereinbar ist oder bis die Streitparteien eine Vereinbarung über die Beilegung der Streitigkeit erreicht haben. Die beklagte Vertragspartei notifiziert der anderen Vertragspartei und dem Gemischten Ausschuss die von ihr zur Erfüllung ergriffenen Massnahmen.
8. Auf Antrag einer Streitpartei urteilt das ursprüngliche Schiedsgericht über die Vereinbarkeit einer nach der Aussetzung von Vorteilen ergriffenen Umsetzungsmassnahme mit dem Entscheid und darüber, ob im Lichte dieses Urteils die Aussetzung von Vorteilen zu beenden oder zu ändern ist. Das Urteil des Schiedsgerichts ergeht innert 45 Tagen nach dem Zeitpunkt eines solchen Antrags. Während dieses Zeitraums werden keine Vorteile mehr ausgesetzt.
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