0.631.256.916.31 Convenzione del 30 aprile 1947 tra la Svizzera e l'Austria relativa al traffico di confine

0.631.256.916.31 Schweizerisch-österreichisches Abkommen vom 30. April 1947 über den Grenzverkehr

Art. 8 Facilitazioni unilaterali

A. Importazioni in Austria

1.
Le persone che risiedono nella zona di confine austriaca possono, una volta al giorno, portare con sè dalla zona svizzera in franchigia di tutti i dazi d’entrata e d’uscita come pure di qualsiasi altra tassa, pane in quantità non superiori a 500 gr. per il loro consumo personale. Tutti i mercoledì, o se il mercoledì cade in una giornata festiva, il giorno feriale successivo, essi possono importare dalla zona di confine svizzera, in luogo del pane, farina o altri prodotti della macinazione, oppure paste alimentari in quantità non superiori a 500 gr per il loro consumo personale, a condizione che queste derrate siano destinate al loro consumo personale.
2.
Le persone indicate nella cifra 1, possono importare, in una quantità di 12,5 grammi, prodotti edulcoranti artificiali, una volta la settimana, tutti i mercoledì, o se il mercoledì cade in una giornata festiva, il giorno feriale successivo.
3.
Quando sia accertato che si tratta di merci prodotte nella zona svizzera di confine e cioè nel Principato del Liechtenstein e destinate ad essere consumate nella zona di confine austriaca: il formaggio agro del Liechtenstein (formaggio di pasta dura di caseina in cubi o di forma rotonda) sarà esente dai dazi d’entrata e d’uscita e da qualsiasi altra tassa.
Queste importazioni non devono superare, in un anno, i 500 quintali metrici. Esse non sono autorizzate che da quattro uffici doganali designati di comune intesa delle due amministrazioni doganali.
4.
Quando sia accertato che la merce è prodotta nella zona di confine svizzera e cioè nel Principato del Liechtenstein e che essa è destinata ad essere utilizzata nella zona di confine austriaca:
le piastrelle da stufa di argilla, ricoperte di smalto macchiettato, ma lavorato grossolanamente (cosiddette piastrelle decorate), saranno soggette al dazio di 1.10 corona per 100 kg.
Queste importazioni non devono superare, in un anno, i 200 quintali metrici. Esse non sono autorizzate che da due uffici doganali designati di comune accordo dalle due amministrazioni doganali.
5.
Quando sia accertato che la merce proviene dalla zona di confine svizzera e che è destinata ad essere consumata o utilizzata nella zona di confine del Vorarlberg:
le mele, le pere, le mele cotogne, le prugne fresche, importate senza imballaggio o in veicoli con scompartimenti, ricoperte o rivestite di paglia, involte in carta, o in sacchi, o in casse o ceste scoperte, saranno esenti dai dazi d’entrata e d’uscita e da qualsiasi altra tassa.

B. Importazioni in Svizzera

1.
I legumi freschi e le patate provenienti dalla zona di confine austriaca, che sono trasportati dai produttori, da membri delle loro famiglie o dai loro impiegati, allo scopo di essere venduti sui mercati agli abitanti della zona di confine svizzera per il loro proprio consumo, sono esenti da tutti i dazi d’entrata e d’uscita e da qualsiasi altra tassa; la quantità di legumi e di patate importata da ciascuna delle persone di cui sopra, non deve tuttavia superare, in tutto, i 100 kg. La fornitura eseguita al domicilio degli abitanti delle località in cui ha luogo il mercato e nel giorno in cui si tiene quest’ultimo, è parificata alla vendita sul mercato.
I quantitativi portati seco da ogni singolo produttore non devono superare 60 kg di verdura e 40 kg di patate.
2.
Quando si tratta di merci destinate ad essere utilizzate nella zona di confine svizzera:
i lavori di bottaio, montati o smontati, con o senza ferramenti (n. 256a, b e c. della tariffa delle dogane svizzere5), sono ammessi ad un dazio ridotto di 10 franchi il quintale metrico.
Queste importazioni non devono superare, in un anno, i 150 quintali metrici.

5 Trattasi della tariffa delle dogane svizzere del 10 ott. 1902, nel testo dell’8 giu. 1921 [CS 6 716]. Vedi ora: la tariffa doganale svizzera del 19 giu. 1959 (RS 632.10 allegato).

Art. 8 Einseitige Vergünstigungen

A. Einfuhr nach Österreich

1.
In der österreichischen Grenzzone ansässige Personen dürfen täglich einmal Brot in Mengen von nicht mehr als 5OOg zum persönlichen Bedarf frei von allen Ein‑ und Ausgangsabgaben sowie weiteren Gebühren aus der schweizerischen Grenzzone mitbringen. Am Mittwoch einer jeden Woche oder, wenn der Mittwoch ein Feiertag ist, am folgenden Werktag dürfen sie, wenn sie an diesem Tag kein Brot einführen, statt dessen Mehl oder sonstige Müllereierzeugnisse oder Teigwaren in Mengen von insgesamt 500 g zum persönlichen Bedarf aus der schweizerischen Grenzzone mitbringen.
2.
Die in Ziffer 1 genannten Personen dürfen künstlichen Süssstoff einmal in der Woche, und zwar an jedem Mittwoch oder, wenn dieser ein Feiertag ist, am folgenden Werktage, in einer Menge von 12,5 g einführen.
3.
Beim Eingang zum Verbrauch innerhalb der österreichischen Grenzzone bleibt gegen Nachweis der Erzeugung in der schweizerischen Grenzzone, und zwar im Fürstentum Liechtenstein, von allen Ein‑ und Ausgangsabgaben sowie weiteren Gebühren befreit:
Liechtensteinischer Sauerkäse (Hartkäse aus Labquark in Würfel‑ oder Laibformen).
Die Einfuhr darf im Kalenderjahr 500 q nicht übersteigen. Sie ist nur zulässig über höchstens vier Zollstellen, die im Einvernehmen der beiden Zollverwaltungen bestimmt werden.
4.
Beim Eingang zur Verwendung innerhalb der österreichischen Grenzzone unterliegen gegen Nachweis der Erzeugung in der schweizerischen Grenzzone, und zwar im Fürstentum Liechtenstein, einem Zollsatz von 1.10 K für 100 kg:
Ofenkacheln aus Ton, gesprenkelt glasiert, jedoch grob gearbeitet (sogenannte gemuckerte Ofenkacheln).
Die Einfuhr darf im Kalenderjahr 200 q nicht übersteigen. Sie ist nur zulässig über höchstens zwei Zollstellen, die im Einvernehmen der beiden Zollverwaltungen bestimmt werden.
5.
Beim Eingang zum Verbrauch oder zur Verwendung innerhalb der Grenzzone Vorarlbergs bleiben gegen Nachweis der Erzeugung in der schweizerischen Grenzzone von allen Ein‑ und Ausgangsabgaben sowie weiteren Gebühren befreit:
Äpfel, Birnen, Quitten, Zwetschgen, unverpackt, auch in abgeteilten, mit Stroh oder Papier belegten oder ausgeschlagenen Wagen, oder in Säcken, oder offen in Kisten, Steigen oder Körben.

B. Einfuhr nach der Schweiz

1.
Frisches Gemüse und Kartoffeln, die in der österreichischen Grenzzone ihren Ursprung haben und von den Erzeugern, deren Angehörigen oder Angestellten, zum Absatz auf Märkten, an Bewohner der schweizerischen Grenzzone für deren eigenen Bedarf beim Grenzübertritt mitgeführt werden, sind von allen Ein‑ und Ausgangsabgaben sowie weiteren Gebühren befreit. Dem Absatz auf Märkten wird gleichgestellt, wenn der Absatz an Markttagen und innerhalb des Marktortes an dessen Bewohner in ihren Wohnstätten erfolgt. Die vom einzelnen Einbringer mitgeführte Menge darf pro Tag an Gemüsen 60 kg und an Kartoffeln 40 kg nicht überschreiten.
2.
Bei Eingang zum Gebrauch innerhalb der schweizerischen Grenzzone unterliegen einem ermässigten Zollansatz von 10 Fr. für 1 q:
Küfer‑ und Küblerwaren, montiert oder demontiert, ohne oder mit Eisenbeschlägen (Nr. 256 a, b und c des schweizerischen Zolltarifs4.
Die Einfuhr darf im Kalenderjahr 150 q nicht übersteigen.

4 Es handelt sich um den Zolltarif vom 10. Okt. 1902 in der Fassung vom 8. Juni 1921 [BS 6 706]. Siehe heute das Zolltarifgesetz vom 19. Juni 1959 (SR 632.10 Anhang).

 

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