In tutti i casi di nascita, di matrimonio e di decesso di attinenti austroungarici nella Svizzera, e viceversa di attinenti svizzeri nell’Austria-Ungheria, i competenti funzionari, siano ecclesiastici o laici, staccheranno senza indugio e senza spese gli estratti ufficiali dei registri parrocchiali (Kirchenbacher), ossia dei rispettivi registri di stato civile, e li trasmetteranno in Austria-Ungheria alla Legazione svizzera a Vienna, e Svizzera alla Legazione austro-ungherese a Berna.
Questi documenti saranno legalizzati in quel modo che è voluto dalle leggi del paese da cui partono.
Le fedi di nascita, di matrimonio e di decesso scritte in Austria-Ungheria e redatte in una lingua che non sia la tedesca o la latina, devono venir accompagnate di una traduzione in latino, debitamente legalizzata dall’autorità competente. Invece, gli atti congeneri scritti nella Svizzera, se sono per attinenti austriaci e non redatti in tedesco o latino, dovranno avere unita una traduzione tedesca o latina, e se sono per attinenti ungheresi e non redatti in lingua latina, dovranno avere unita una traduzione latina. Queste traduzioni dovranno pure essere debitamente legalizzate dall’autorità competente.
Nè per la spedizione nè per l’accettazione degli atti di nascita non può essere pregiudicata la quistione della naturalità dei rispettivi individui.
10 Vedi anche l’acc. dei 26 apr. 1962 tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica d’Austria su l’abolizione della legalizzazione, lo scambio degli atti dello stato civile e il rilascio di certificati di capacità al matrimonio (RS 0.211.112.416.3).
In allen Geburts‑, Trauungs‑ und Todesfällen österreichisch‑ungarischer Staatsangehöriger in der Schweiz und umgekehrt schweizerischer Staatsangehöriger in Österreich‑Ungarn werden die kompetenten kirchlichen und weltlichen Funktionäre die amtlichen Auszüge aus den Kirchenbüchern resp. Standesregistern (registre d’état civil) ohne Verzug und kostenfrei ausfertigen und dieselben in Österreich-Ungarn an die Gesandtschaft der Schweizerischen Eidgenossenschaft in Wien und in der Schweiz an die k. und k. österreichisch‑ungarische Gesandtschaft in Bern gelangen lassen.
Die Art und Weise der Legalisation dieser Ausfertigungen richtet sich nach den Gesetzen des Staates, wo sie zu geschehen haben.
Den in Österreich‑Ungarn in einer andern als in der deutschen oder lateinischen Sprache ausgestellten Geburts‑, Trauungs‑ und Todesscheinen ist eine lateinische, von der zuständigen Behörde gehörig beglaubigte Übersetzung beizuschliessen; dagegen sind die in der Schweiz ausgestellten derlei Urkunden, wenn es sich um einen österreichischen Staatsangehörigen handelt, und die Urkunde in einer andern als in der deutschen oder lateinischen Sprache ausgefertigt ist, mit einer deutschen oder lateinischen, wenn sie aber einen ungarischen Staatsangehörigen betrifft und nicht in der lateinischen Sprache ausgefertigt ist, mit einer lateinischen, von der zuständigen Behörde gehörig beglaubigten Übersetzung zu begleiten.
Weder durch die Ausfertigung noch durch die Annahme der Geburtsscheine kann die Frage der Staatsangehörigkeit der Betreffenden präjudiziert werden.
9 Siehe auch die Vereinb. vom 26. April 1962 zwischen der Schweizerischen Eidgenossenschaft und der Republik Österreich über den Verzicht auf die Beglaubigung und über den Austausch von Zivilstandsurkunden/Personenstandsurkunden sowie über die Beschaffung von Ehefähigkeitszeugnissen (SR 0.211.112.416.3).
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.