Les Etats parties à la présente Convention,
participant à la Conférence sur la sécurité et la coopération en Europe,
conscients de leur obligation, conformément au par. 3 de l’art. 2 et à l’art. 33 de la Charte des Nations Unies3, de régler pacifiquement leurs différends;
soulignant qu’ils n’entendent en aucune manière porter atteinte à la compétence d’autres institutions ou mécanismes existants, notamment la Cour internationale de Justice, la Cour européenne des droits de l’homme, la Cour de Justice des Communautés européennes et la Cour permanente d’Arbitrage;
réaffirmant leur engagement solennel de régler leurs différends par des moyens pacifiques et leur décision de mettre au point des mécanismes pour le règlement des différends entre Etats participants;
rappelant que l’application intégrale de tous les principes et engagements de la CSCE constitue en soi un élément essentiel de la prévention des différends entre les Etats participant à la CSCE;
soucieux de consolider et de renforcer les engagements figurant notamment dans le Rapport de la Réunion d’experts sur le règlement pacifique des différends adopté à La Valette et approuvé par le Conseil des ministres des affaires étrangères de la CSCE, réuni à Berlin les 19 et 20 juin 1991,
sont convenus de ce qui suit:
Gli Stati Parte della presente Convenzione,
Essendo Stati partecipanti alla Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa,
Consapevoli del loro obbligo di risolvere pacificamente le controversie fra loro, conformemente agli Articoli 2, paragrafo 3, e 33 della Carta delle Nazioni Unite3;
Sottolineando che non intendono in alcun modo portare pregiudizio alla competenza di altre istituzioni o altri meccanismi esistenti, ivi incluse la Corte Internazionale di Giustizia, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, la Corte di Giustizia delle Comunità Europee e la Corte Permanente di Arbitrato;
Riaffermando il proprio solenne impegno di risolvere le controversie fra loro con mezzi pacifici e la decisione di perfezionare meccanismi di soluzione delle controversie fra Stati partecipanti;
Ricordando che l’applicazione integrale di tutti i principi e impegni della CSCE costituisce di per sé un elemento essenziale della prevenzione delle controversie fra gli Stati partecipanti alla CSCE;
Preoccupandosi di promuovere e rafforzare gli impegni assunti in particolare nel Rapporto della Riunione di Esperti sulla Soluzione Pacifica delle Controversie adottato a La Valletta e approvato dal Consiglio dei Ministri degli Affari Esteri della CSCE riunitosi a Berlino il 19 e il 20 giugno 1991,
hanno convenuto quanto segue:
Ceci n’est pas une publication officielle. Seule la publication opérée par la Chancellerie fédérale fait foi. Ordonnance sur les publications officielles, OPubl.
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.