Präambel
Die Mitgliedstaaten des Europarats und die anderen Vertragsstaaten des Europäischen Kulturabkommens5, die dieses Übereinkommen unterzeichnen –
in der Erwägung, dass es das Ziel des Europarats ist, eine engere Verbindung zwischen seinen Mitgliedern herbeizuführen, um die Ideale und Grundsätze, die ihr gemeinsames Erbe sind, zu wahren und zu fördern;
in der Erwägung, dass die Würde und der gleiche Wert jedes Menschen Grundbestandteile dieser Grundsätze darstellen;
in der Erwägung, dass die Freiheit der Meinungsäusserung und Information, wie sie in Artikel 10 der Konvention zum Schutze der Menschenrechte und Grundfreiheiten6 verankert ist, einer der wesentlichen Grundsätze einer demokratischen Gesellschaft und eine der Grundvoraussetzungen für ihren Fortschritt und für die Entwicklung jedes Menschen ist;
in Bekräftigung ihres Bekenntnisses zu den Grundsätzen des freien Flusses von Informationen und Ideen und der Unabhängigkeit der Rundfunkveranstalter, die eine unerlässliche Grundlage für ihre Rundfunkpolitik darstellen;
in Bestätigung der Bedeutung des Rundfunks für die kulturelle Entwicklung und die freie Meinungsbildung unter Bedingungen, die Pluralismus und Chancengleichheit für alle demokratischen Gruppen und politischen Parteien gewährleisten;
überzeugt, dass die ständige Entwicklung der Informations- und Kommunikationstechnologie dazu beitragen sollte, das Recht zu fördern, ohne Rücksicht auf Staatsgrenzen Informationen und Ideen, aus welcher Quelle sie auch stammen mögen, zu äussern, zu beschaffen, zu empfangen und zu übermitteln;
in dem Wunsch, der Öffentlichkeit eine immer grössere Auswahl an Programmen zur Verfügung zu stellen und dabei das europäische Erbe zu mehren und das
audiovisuelle Schaffen in Europa zu entwickeln, sowie in dem Entschluss, dieses kulturelle Ziel durch das Bemühen um die Steigerung der Produktion und der Verbreitung qualitativ hochwertiger Sendungen zu erreichen und dadurch den Erwartungen der Öffentlichkeit auf dem Gebiet der Politik, der Bildung und der Kultur Rechnung zu tragen;
in der Erkenntnis, dass es notwendig ist, die gemeinsame allgemeine Rahmenregelung zu festigen;
eingedenk der Entschliessung Nr. 2 und der Erklärung der Ersten Europäischen Ministerkonferenz über Massenmedienpolitik;
in dem Wunsch, die in den bestehenden Europaratsempfehlungen über die Grundsätze der Fernsehwerbung, über die Gleichstellung von Frau und Mann in den Medien, über die Nutzung von Satellitenkapazität für Fernsehen und Hörfunk sowie über die Förderung der audiovisuellen Produktion in Europa verankerten Grundsätze weiter zu entwickeln –
sind wie folgt übereingekommen:
Gli Stati membri del Consiglio d’Europa e gli altri Stati partecipanti alla Convenzione culturale europea5, firmatari della presente Convenzione,
considerando che l’obiettivo del Consiglio d’Europa consiste nella realizzazione di una più stretta unione fra i propri membri, al fine di salvaguardare e promuovere gli ideali ed i principi che sono loro patrimonio comune;
considerando che tanto la dignità quanto l’uguaglianza di ogni essere umano rappresentano elementi fondamentali di tali principi;
considerando che la libertà d’espressione e di informazione, così come viene garantita dall’articolo 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei Diritti
dell’Uomo e delle Libertà fondamentali6 costituisce uno dei principi fondamentali di una società democratica ed una delle condizioni essenziali per lo sviluppo della stessa e per quello di ogni essere umano;
riaffermando il loro attaccamento ai principi relativi alla libera circolazione dell’informazione e delle idee e all’indipendenza dei radiotrasmettitori, che costituiscono una base indispensabile per la loro politica in materia di radiodiffusione;
affermando l’importanza della radiodiffusione per lo sviluppo della cultura e per la libera formazione delle opinioni in condizioni tali da consentire la salvaguardia del pluralismo e dell’uguaglianza delle opportunità fra tutti i gruppi ed i partiti politici democratici;
convinti del fatto che il costante sviluppo della tecnologia dell’informazione e della comunicazione debba servire a promuovere, indipendentemente dalle frontiere, il diritto di espressione, di ricerca, di ricezione e di comunicazione delle informazioni e delle idee, qualunque sia la loro origine;
desiderosi di offrire al pubblico una più ampia scelta di servizi di programmi che consentano tanto la valorizzazione del patrimonio quanto lo sviluppo della creazione degli audiovisivi in Europa, e decisi a conseguire questo obiettivo culturale grazie agli sforzi tesi all’accrescimento della produzione e della circolazione di programmi di elevata qualità, venendo così a soddisfare i desideri del pubblico nel settore della politica, dell’educazione e della cultura;
riconoscendo la necessità del consolidamento del quadro generale di regole comuni;
tenendo a mente la Risoluzione n. 2 e la Dichiarazione della prima Conferenza
ministeriale europea sulla politica delle comunicazioni di massa;
desiderosi di sviluppare i principi riconosciuti dalle Raccomandazioni esistenti in seno al Consiglio d’Europa sui principi relativi alla pubblicità televisiva, sull’uguaglianza tra uomo e donna nei massmedia, sull’uso della capacità del satellite per la televisione e la radiodiffusione sonora e sulla promozione della produzione audiovisiva in Europa;
hanno stabilito quanto segue:
Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.