1. In Bezug auf chilenische kollektive Anlagekonten oder Anlagefonds (beispielsweise Anlagefonds gemäss dem chilenischen Gesetz Nr. 18 657 über Anlagefonds ausländischen Kapitals in Chile), die einer Überweisungssteuer unterworfen sind und von einer in Chile ansässigen Person verwaltet werden müssen, dürfen die Bestimmungen dieses Abkommens nicht dahin ausgelegt werden, dass in Bezug auf in Chile getätigten Investitionen das Recht Chiles auf Besteuerung von Überweisungen an solche kollektiven Anlagekonten oder -Fonds eingeschränkt würde.
2. Im Sinne von Artikel XXII Absatz 3 (Konsultationen) des Allgemeinen Abkommens über den Handel mit Dienstleistungen7 besteht Einigkeit zwischen den Vertragsstaaten, dass ungeachtet jener Bestimmung eine Meinungsverschiedenheit über die Frage, ob eine Massnahme unter den Anwendungsbereich dieses Abkommens fällt, nur mit Zustimmung beider Vertragsstaaten im Sinne jener Bestimmung vor den Rat für Dienstleistungshandel gebracht werden kann. Zweifel über die Auslegung dieses Absatzes sind in Anwendung von Artikel 24 Absatz 3 oder, wenn eine Einigung nicht zustande kommt, aufgrund eines anderen von den beiden Vertragsstaaten vereinbarten Verfahrens zu beseitigen.
3. Dieses Abkommen ist nicht so auszulegen, als schränke es Chile ein, seine innerstaatlichen Bestimmungen DL 600 (Status ausländischer Investitionen) gemäss der im Zeitpunkt der Unterzeichnung des Abkommens geltenden Fassung oder einer allenfalls später modifizierten, jedoch nicht von deren allgemeinem Grundsatz abweichenden Fassung anzuwenden.
4. Zumal der Hauptzweck dieses Abkommens in der Vermeidung der internationalen Doppelbesteuerung besteht, sind die Vertragsstaaten in Bezug auf dessen Inanspruchnahme übereingekommen, dass bei allfälliger Erlangung von Vorteilen, die vom Abkommen weder vorgesehen noch beabsichtigt sind, die zuständigen Behörden der Vertragsstaaten im Sinne des Verständigungsverfahrens nach Artikel 24 die spezifischen Änderungen des Abkommens empfehlen werden, die zur Unterbindung solcher Vorteile notwendig sind. Es besteht überdies Einigkeit zwischen den Vertragsstaaten, dass diesbezügliche Empfehlungen möglichst zügig zu berücksichtigen und zu beraten sind, damit die erforderlichen Änderungen des Abkommens vorgenommen werden können.
5. Dieses Abkommen ist nicht so auszulegen, als hindere es Chile an der Erhebung ihrer Steuer erster Kategorie sowie der zusätzlichen Steuer auf Gewinnen, die einer in Chile gelegenen Betriebstätte zuzurechnen sind und einer in der Schweiz ansässigen Person zufliessen, sofern die Berechnung der zusätzlichen Steuer unter Anrechnung der Gewinnsteuer erster Kategorie erfolgt.
7 SR 0.632.20 Anhang 1.B
1. Per quanto concerne i conti o i fondi d’investimento collettivi (come ad esempio quelli contemplati nella legge cilena n. 18 657 sui fondi d’investimento dei capitali esteri) che sono assoggettati a un’imposta sul rimpatrio («remittance tax») e devono essere amministrati da un residente del Cile, le disposizioni della presente Convenzione non possono essere interpretate come se limitassero il diritto del Cile, in relazione con gli investimenti in beni situati in Cile, di assoggettare tali conti o fondi all’imposta sul rimpatrio.
2. Ai fini del paragrafo 3 dell’articolo XXII (Consultazioni) dell’Accordo generale sugli scambi di servizi6, gli Stati contraenti convengono che, nonostante le disposizioni di detto paragrafo, in caso di disaccordo fra di loro nello stabilire se una misura rientri nel campo d’applicazione della presente Convenzione, ciascuno di essi ha la facoltà di sottoporre la questione al Consiglio per gli scambi di servizi soltanto con il consenso dei due Stati contraenti, come previsto dal presente paragrafo. Qualsiasi dubbio sull’interpretazione del presente paragrafo deve essere risolto conformemente al paragrafo 3 dell’articolo 24 o, in assenza di un accordo, secondo qualsiasi altra procedura convenuta dagli Stati contraenti.
3. Nessuna disposizione della presente Convenzione limita l’applicazione delle disposizioni della legislazione cilena DL 600 (Statuto dell’investimento estero) in vigore al momento della firma della presente Convenzione e quelle che potranno essere ulteriormente modificate senza alterarne il principio generale.
4. In considerazione dell’obiettivo principale della presente Convenzione, ossia di evitare la doppia imposizione internazionale, gli Stati contraenti convengono che, nel caso in cui le disposizioni della Convenzione fossero impiegate in modo da ottenere vantaggi non previsti o non contemplati da quest’ultima, le autorità competenti degli Stati contraenti raccomanderanno, nel quadro dell’articolo 24 sulla procedura amichevole, le modifiche necessarie da apportare alla Convenzione. Inoltre, gli Stati contraenti convengono che una tale raccomandazione sarà tenuta in conto e discussa quanto prima in vista di modificare la Convenzione laddove necessario.
5. Nessuna disposizione della presente Convenzione limita l’assoggettamento in Cile di un residente di Svizzera all’imposta di prima categoria e all’imposta addizionale per quel che concerne gli utili attribuibili a una stabile organizzazione situata in Cile a condizione che l’ammontare dell’imposta di prima categoria sia computabile sull’imposta addizionale nel quadro del calcolo di quest’ultima.
6 RS 0.632.20 all. 1.B
Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.