Internationales Recht 0.6 Finanzen 0.64 Steuern
Diritto internazionale 0.6 Finanze 0.64 Imposte

0.642.045.41 Reglement vom 11. Dezember 1956 betreffend die Heranziehung schweizerischer Staatsangehöriger zur italienischen ausserordentlichen Vermögensabgabe

0.642.045.41 Regolamento dell'11 dicembre 1956 concernente l'applicazione ai cittadini svizzeri dell'imposta italiana straordinaria sul patrimonio

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Art. III

(1)  Die in Artikel I Buchstabe a aufgeführten Personen bleiben grundsätzlich der italienischen ausserordentlichen progressiven Vermögensabgabe unterworfen; sie geniessen jedoch die in den nachstehenden Ziffern dieses Artikels erwähnten Vergünstigungen.

(2)  Die italienische Verwaltung wird die Bewertung und Veranlagung der Vermögenswerte natürlicher Personen auf Grund der Steuererklärungen, die gemäss den in Artikel II genannten Bedingungen eingereicht wurden, vornehmen. Die Verwaltung ist jedoch befugt, die Bewertung der deklarierten Vermögenswerte durch Erhöhung ihres Wertes innerhalb folgender Grenzen zu berichtigen:

a.
für Grundstücke, Gebäude und Unternehmungen jeder Art des Handels, der Industrie und der Landwirtschaft: bis zum Wert, der 1947 im Register der ordentlichen Vermögenssteuer für das Jahr 1947 eingetragen wurde oder hätte eingetragen werden sollen, wobei dieser Wert bedeutet:
für Grundstücke und Unternehmungen: der für die ordentliche Vermögenssteuer des Jahres 1946 massgebende Wert, multipliziert mit dem Koeffizienten 10;
für Gebäude: der für die ordentliche Vermögenssteuer des Jahres 1946 massgebende Wert, multipliziert mit dem Koeffizienten 5;
b.
für den «Goodwill» («avviamento» im Sinne von Artikel 17 Absatz 2 des italienischen Gesetzes Nr. 203, vom 9. Mai 1950): bis zum doppelten Betrag des für die betreffenden Unternehmungen im Hinblick auf die «imposta di ricchezza mobile» des Jahres 1947 festgesetzten steuerbaren Einkommens;
c.
für nicht an der Börse kotierte Titel und andere bewegliche Vermögenswerte: bis zum niedrigeren der beiden folgenden Werte:
entweder bis zu dem für die «tassa di negoziazione» des Jahres 1946 massgebenden Wert (der nach italienischem Gesetz auf dem für 1945 festgesetzten Steuerwert beruhte);
oder bis zum Wert, der 1947 im Register der ordentlichen Vermögenssteuer für das Jahr 1947 eingetragen wurde oder hätte eingetragen werden sollen;
d.
für Aktien und andere an der Börse kotierte Titel: bis zu dem durch Artikel 18 des italienischen Gesetzes Nr. 203, vom 9. Mai 1950, festgesetzten Wert, mit einem Pauschalabzug von 50 Prozent dieses Wertes.

(3)  Im einzelnen gilt:

a.
die in Artikel 6, Nr. 9, des italienischen Gesetzes Nr. 203, vom 9. Mai 1950, erwähnten immateriellen Güterrechte sind nur im Rahmen des Vermögens einer Person steuerbar, die sie auf italienischem Gebiet auswertet, und nicht im Rahmen des Vermögens einer solchen, die diese Vermögenswerte oder das Gebrauchsrecht daran abgetreten hat;
b.
Guthaben in Italien von in der Schweiz wohnhaften Personen, welche aus dem Erlös von Warenverkäufen, aus Lizenzgebühren, Zinsen oder Dividenden herrühren, und die vor dem 28. März 1947 hätten überwiesen werden sollen, aber infolge von Clearingeinschränkungen nicht transferiert werden konnten, unterliegen der italienischen Besteuerung nicht;
c.
die unter dem Titel «denaro, depositi e titoli di credito al portatore» (Art. 26 des italienischen Gesetzes Nr. 203, vom 9. Mai 1950) erhobene Zuschlagsteuer findet auf Steuerpflichtige, die nicht in Italien wohnhaft sind, keine Anwendung;
d.
ist eine natürliche Person als unbeschränkt haftender Teilhaber an einer in Italien errichteten Personengesellschaft beteiligt, so ist zum Zwecke der Veranlagung des Teilhabers die Bewertung der verschiedenen Bestandteile des Gesellschaftsvermögens unter Beachtung der in Ziffer (2) dieses Artikels vorgesehenen Bewertungsregeln vorzunehmen;
e.
besitzt eine natürliche Person eine Kommanditeinlage in einer in Italien errichteten Kommanditgesellschaft, so ist die Kommandite gemäss den Bestimmungen von Ziffer (2) Buchstabe c dieses Artikels zu bewerten.

Art. 3

(1)  Le persone fisiche menzionate all’articolo 1, lettera a, rimangono, in linea di principio, sottoposte all’imposta italiana straordinaria progressiva sul patrimonio; esse godono tuttavia dei benefici previsti ai capoversi secondo e terzo del presente articolo.

(2)  L’amministrazione italiana procederà alla valutazione ed alla tassazione dei beni delle persone fisiche, accogliendo le dichiarazioni quali saranno state presentate nelle condizioni indicate all’articolo 2. L’amministrazione stessa avrà tuttavia la facoltà di rettificare la valutazione dei beni dichiarati, aumentando detti valori nei seguenti limiti:

a.
per i terreni, fabbricati e aziende industriali, commerciali ed agricole di ogni genere: fino al valore che è stato, o che avrebbe dovuto essere, iscritto nel 1947 nei ruoli dell’imposta ordinaria sul patrimonio per l’anno 1947, rimanendo inteso che questo valore è:
per i terreni e le aziende: il valore fissato per l’imposta ordinaria sul patrimonio dell’anno 1946, moltiplicato per il coefficiente 10, e,
per i fabbricati: il valore fissato per l’imposta ordinaria sul patrimonio dell’anno 1946, moltiplicato per il coefficiente 5;
b.
per l’avviamento ai sensi dell’articolo 17, secondo comma, della legge italiana 9 maggio 1950, N. 203: fino al doppio del reddito imponibile stabilito per le aziende in questione ai fini dell’imposta di ricchezza mobile per l’anno 1947;
c.
per i titoli ed altri valori mobiliari non quotati in borsa: fino alla concorrenza del minore fra i due valori seguenti:
o il valore fissato per l’imposta di negoziazione per l’anno 1946 (basato, secondo la legge italiana, sul valore fissato per l’anno 1945);
o il valore che è stato, o avrebbe dovuto essere, iscritto nel 1947 nei ruoli dell’imposta ordinaria sul patrimonio per l’anno 1947;
d.
per le azioni e gli altri titoli quotati in borsa: fino al valore stabilito dall’articolo 18 della legge italiana 9 maggio 1950, N. 203, con una riduzione globale e forfetaria del cinquanta per cento di tale valore.

(3)  Si precisa che:

a.
i beni immateriali, menzionati all’articolo 6, N. 9, della legge italiana 9 maggio 1950, N. 203, sono tassabili soltanto nell’ambito del patrimonio della persona che li sfrutta in territorio italiano e non nell’ambito del patrimonio di colui che abbia ceduto tali beni o il diritto di utilizzarli;
b.
gli averi in Italia, appartenenti a persone domiciliate in Svizzera e rappresentati dal prezzo di vendita di merci, «royalties», interessi o dividendi, che avrebbero dovuto ma non poterono essere trasferiti prima del 28 marzo 1947 a causa delle restrizioni in materia di clearing, non saranno soggetti all’imposizione italiana;
c.
nessuna quota presuntiva in conto «denaro, depositi e titoli di credito al portatore» (art. 26 della legge italiana 9 maggio 1950, N. 203) verrà applicata qualora il contribuente non sia domiciliato in Italia;
d.
se una persona fisica possiede, in qualità di socio illimitatamente responsabile, una quota di partecipazione in una società di persone costituita in Italia, si procederà, agli effetti della tassazione del socio, ad una valutazione dei diversi elementi dell’attivo sociale, tenendo conto dei criteri previsti al secondo capoverso del presente articolo;
e.
se una persona fisica possiede un’accomandita in una società in accomandita semplice costituita in Italia, la valutazione di detta accomandita verrà effettuata in conformità al secondo capoverso, lettera c, del presente articolo.
 

Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.