Diritto nazionale 4 Scuola - Scienza - Cultura 45 Protezione della natura, del paesaggio e degli animali
Droit interne 4 École - Science - Culture 45 Protection de la nature, du paysage et des animaux

455.1 Ordinanza del 23 aprile 2008 sulla protezione degli animali (OPAn)

455.1 Ordonnance du 23 avril 2008 sur la protection des animaux (OPAn)

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Art. 2 Definizioni

1 A seconda dello stato di addomesticamento si distinguono le seguenti categorie animali:

a.
animali domestici: gli animali addomesticati delle specie equina, bovina, suina, ovina e caprina, escluse le specie esotiche; yak e bufali addomesticati; lama e alpaca; conigli domestici, cani e gatti domestici, piccioni e volatili domestici quali polli, tacchini, faraone, oche e anatre;
b.
animali selvatici: gli animali vertebrati, esclusi gli animali domestici, i cefalopodi e i decapodi.

2 A seconda del tipo di utilizzo si distinguono le seguenti categorie animali:

a.
animali da reddito: animali di specie che sono detenute o destinate a essere detenute per la produzione diretta o indiretta di derrate alimentari o per una prestazione di altro genere;
b.
animali da compagnia: gli animali tenuti o destinati a essere tenuti presso l’alloggio domestico per l’interesse che suscitano o per compagnia;
c.
animali da laboratorio: gli animali utilizzati o destinati a essere utilizzati in esperimenti.

3 Ai sensi della presente ordinanza, si intendono per:

a.
a titolo professionale: commercio e detenzione, accudimento e allevamento di animali con l’intenzione di ricavarne un reddito o un profitto per sé o per terzi o di coprire i costi propri o di terzi; la controprestazione non deve essere corrisposta necessariamente in denaro;
b.
cambiamento di destinazione d’uso: realizzazione di un sistema di detenzione in edifici esistenti, realizzazione di un sistema di detenzione per capi di un’altra specie animale o di un’altra categoria della stessa specie oppure realizzazione di un nuovo sistema di detenzione per animali della stessa categoria;
c.
uscita: movimento libero all’aperto durante il quale l’animale stesso può decidere autonomamente il tipo di passo, la direzione e la velocità dei suoi spostamenti, senza essere trattenuto da pastoie, redini, guinzagli, finimenti, capestri, catene o simili;
d.
box: recinto all’interno di un locale;
e.
parco: area delimitata in cui sono detenuti gli animali, incluse aree d’uscita, gabbie, voliere, terrari, acquari, bacini di allevamento e stagni da pesca;
f.
area d’uscita: pascolo o parco adatto all’uscita quotidiana degli animali in qualsiasi condizione atmosferica;
g.
ricovero: installazioni coperte quali ripari, stalle o capannine, in cui gli animali sono detenuti o in cui possono ritirarsi per proteggersi dalle condizioni meteorologiche;
h.
canile: recinto all’aperto con un rifugio o uno spazio sempre accessibile collocato all’interno di un edificio;
i.
allevamento: l’accoppiamento mirato di animali in vista di un obiettivo d’allevamento, la riproduzione senza obiettivi d’allevamento e la produzione di animali mediante metodi di riproduzione artificiale;
j.
obiettivo d’allevamento: sviluppo, mediante selezione, di determinate caratteristiche interne ed esterne di un animale;
k.
animali con mutazioni patologiche: animale che, in seguito a una mutazione genetica, presenta dolori, sofferenze, lesioni, ansietà o ha subito un intervento invasivo nel suo aspetto fisico o nelle sue capacità. La mutazione che compromette il benessere dell’animale può svilupparsi spontaneamente, essere indotta fisicamente o chimicamente o essere causata da mutazioni genetiche;
l.
linea o ceppo con mutazioni patologiche: linee o ceppi di allevamento che comprendono animali con mutazioni patologiche o il cui allevamento comporta un’eccessiva strumentalizzazione degli animali;
m.
centro di detenzione di animali da laboratorio: centro che detiene, alleva o commercia animali da laboratorio;
n.
macellazione: l’uccisione di animali allo scopo di ottenere prodotti alimentari;
o.
utilizzazione:
1.
di un equide4: il lavoro da sellato, la conduzione a mano o per la cavezza nonché il movimento mediante la giostra meccanica,
2.
di un cane: l’impiego per scopi diversi da quelli previsti per gli animali da compagnia,
3.
di altri animali: l’impiego a titolo professionale di un prodotto o di una caratteristica comportamentale dell’animale;
p.5
equidi: gli animali addomesticati della specie equina, ovvero cavalli, pony asini, muli e bardotti;
q.6
...
r.
bovini: gli animali addomesticati della specie bovina, inclusi yak e bufali;
s.
pensione o rifugio per animali: centro di detenzione che prende a pensione o accoglie e accudisce animali a cui il proprietario ha rinunciato o che sono stati abbandonati;
t.7
sistema d’informazione animex-ch: sistema d’informazione ai sensi dell’ordinanza animex-ch del 1° settembre 20108;
u.9
USAV: Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria.
v.10
animali geneticamente modificati: animali il cui materiale genetico nelle cellule germinali è stato modificato con tecniche di modificazione genetica secondo l’allegato 1 dell’ordinanza del 9 maggio 201211 sull’impiego confinato in un modo non riscontrabile in condizioni naturali in seguito a incrocio o ricombinazione naturale;
w.12
decapodi: crostacei del sottordine Pleocyemata, eccettuati gli ordini parziali Stenopodidea e Caridea.

4 I termini regione d’estivazione, regione di montagna e unità standard di manodopera sono da intendersi ai sensi della legislazione sull’agricoltura.

5 Le costruzioni nuove o quelle che hanno subito un cambiamento di destinazione d’uso e gli edifici che sono stati ricostruiti o ampliati sono considerati, ai sensi della presente ordinanza, di nuova realizzazione.

4 Nuova espr. giusta il n. I dell’O del 10 gen. 2018, in vigore dal 1° mar. 2018 (RU 2018 573). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo.

5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 10 gen. 2018, in vigore dal 1° mar. 2018 (RU 2018 573).

6 Abrogata dal n. I dell’O del 10 gen. 2018, con effetto dal 1° mar. 2018 (RU 2018 573).

7 Nuovo testo giusta il n. III 1 dell’O del 10 dic. 2021, in vigore dal 1° feb. 2022 (RU 2021 926).

8 RS 455.61

9 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vigore dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3709).

10 Introdotta dal n. I dell’O del 10 gen. 2018, in vigore dal 1° mar. 2018 (RU 2018 573).

11 RS 814.912

12 Introdotta dal n. I dell’O del 10 gen. 2018, in vigore dal 1° mar. 2018 (RU 2018 573).

Art. 2 Définitions

1 On distingue, en fonction de leur statut de domestication, les catégories animales suivantes:

a.
animaux domestiques: animaux domestiqués des espèces équine, bovine, ovine, caprine et porcine, à l’exception des espèces exotiques; yacks et buffles domestiqués, lamas et alpagas; lapin domestique, chiens et chats domestiques, pigeons domestiques, volaille domestique à savoir les poules, les dindes, les pintades, les oies et canards domestiques;
b.5
animaux sauvages: tous les vertébrés, à l’exception des animaux domestiques, ainsi que les céphalopodes et les décapodes marcheurs.

2 On distingue, en fonction des buts d’utilisation, les catégories animales suivantes:

a.
animaux de rente: animaux d’espèces détenues directement ou indirectement en vue de la production de denrées alimentaires ou pour fournir une autre prestation déterminée, ou qu’il est prévu d’utiliser à ces fins;
b.
animaux de compagnie: animaux détenus par intérêt pour l’animal ou comme compagnon dans le propre ménage, ou destinés à une telle utilisation;
c.
animaux d’expérience: animaux utilisés dans une expérience ou destinés à une telle utilisation.

3 Au sens de la présente ordonnance, on entend par:

a.
à titre professionnel: le commerce, la détention, la garde ou l’élevage d’animaux exercés à des fins lucratives pour soi-même ou pour des tiers ou pour couvrir ses propres frais ou ceux d’un tiers; la contrepartie n’est pas forcément financière;
b.
changement d’affectation: l’aménagement d’un système de détention dans des bâtiments existants, d’un système de détention pour des animaux d’une autre espèce ou d’une autre catégorie d’animaux de la même espèce, ou d’un nouveau système de détention pour des animaux de la même catégorie;
c.
sorties: le fait, pour l’animal, de se mouvoir librement en plein air en décidant lui-même de son allure, de sa direction et de sa vitesse de déplacement sans être entravé dans ses mouvements par des attaches, brides, laisses, harnais, cordes, chaînes ou autres liens semblables;
d.
box: l’enclos à l’intérieur d’un local;
e.
enclos: l’espace clôturé dans lequel des animaux sont détenus, y compris les aires de sortie, les cages, les volières, les terrariums, les aquariums, les viviers et les étangs de pêche;
f.
aire de sortie: le pré ou l’enclos aménagé de façon à permettre aux animaux de s’y mouvoir librement tous les jours et par tous les temps;
g.
logement: les installations couvertes, tels que les abris, les locaux de stabulation ou les huttes dans lesquels sont détenus ou peuvent se réfugier des animaux pour se protéger des conditions météorologiques;
h.
chenil: l’enclos en plein air muni d’un logement ou d’un espace supplémentaire, accessible en permanence, situé à l’intérieur d’un bâtiment;
i.
élevage: l’accouplement ciblé d’animaux en vue d’atteindre un but d’élevage, la reproduction sans but d’élevage ou la production d’animaux qui utilise des méthodes de reproduction artificielle;
j.
but d’élevage: expression chez un animal de tous les caractères physiologiques ou esthétiques que l’on cherche à obtenir par sélection;
k.
mutants présentant un phénotype invalidant: tout animal qui, suite à une modification génétique, connaît des douleurs ou des maux, présente des dommages, vit en état d’anxiété ou souffre pour une autre raison d’une atteinte profonde à son aspect physique ou à ses aptitudes. La mutation invalidante peut être apparue spontanément, avoir été induite par un facteur physique ou chimique ou avoir été produite par génie génétique;
l.
lignée ou souche présentant un phénotype invalidant: la lignée ou la souche qui comporte des animaux porteurs d’une mutation invalidante ou dont l’élevage aboutit à des animaux instrumentalisés de manière excessive;
m.
animalerie: l’établissement qui détient, élève ou commercialise des animaux d’expérience;
n.
abattage: la mise à mort d’animaux à des fins de production de denrées alimentaires;
o.
utilisation:
1.
d’un équidé6: le travail sous la selle, à la main ou à l’attelage et les déplacements de l’animal dans un carrousel,
2.
d’un chien: l’emploi de cet animal à une autre fin que la compagnie,
3.
d’autres animaux: l’emploi d’un produit animal, l’exploitation d’un trait de comportement de l’animal, à titre professionnel;
p.7
équidés: les animaux domestiqués de l’espèce chevaline, à savoir les chevaux, les poneys, les ânes, les mulets et les bardots;
q.8
...
r.
bovins: les animaux domestiqués de l’espèce bovine, y compris les yacks et les buffles;
s.
pension ou refuge pour animaux: l’établissement qui accueille des animaux en pension ou qui recueille et soigne des animaux sans maître ou dont le détenteur a dû se séparer;
t.9
système informatique animex-ch: le système informatique visé par l’ordonnance animex-ch du 1er septembre 201010;
u.11
OSAV: Office fédéral de la sécurité alimentaire et des affaires vétérinaires;
v.12
animaux génétiquement modifiés: les animaux dont le matériel génétique a été modifié dans les cellules germinales par des techniques de modification génétique au sens de l’annexe 1 de l’ordonnance du 9 mai 2012 sur l’utilisation confinée13 d’une manière qui ne se produit pas par croisement dans des conditions naturelles ou par recombinaison naturelle;
w.14
décapodes marcheurs: crustacés du sous-ordre Pleocyemata, à l’exception des infra-ordres Stenopodidea et Caridea.

4 Les termes région d’estivage, région de montagne et unité de main-d’œuvre standard sont utilisés au sens défini dans la législation sur l’agriculture.

5 Sont réputés nouvellement aménagés au sens de la présente ordonnance, les constructions nouvelles et les bâtiments existants qui ont connu un changement d’affectation ainsi que les bâtiments annexes qui ont été reconstruits ou agrandis.

5 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 10 janv. 2018, en vigueur depuis le 1er mars 2018 (RO 2018 573).

6 Nouvelle expression selon le ch. I de l’O du 10 janv. 2018, en vigueur depuis le 1er mars 2018 (RO 2018 573). Il a été tenu compte de cette mod. dans tout le texte.

7 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 10 janv. 2018, en vigueur depuis le 1er mars 2018 (RO 2018 573).

8 Abrogée par le ch. I de l’O du 10 janv. 2018, avec effet au 1er mars 2018 (RO 2018 573).

9 Nouvelle teneur selon le ch. III 1 de l’O du 10 déc. 2021, en vigueur depuis le 1er fév. 2022 (RO 2021 926).

10 RS 455.61

11 Nouvelle teneur selon le ch. I de l’O du 23 oct. 2013, en vigueur depuis le 1er janv. 2014 (RO 2013 3709).

12 Introduite par le ch. I de l’O du 10 janv. 2018, en vigueur depuis le 1er mars 2018 (RO 2018 573).

13 RS 814.912

14 Introduite par le ch. I de l’O du 10 janv. 2018, en vigueur depuis le 1er mars 2018 (RO 2018 573).

 

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