1. La quota della riassicurazione è fissata in funzione della quota svizzera o italiana nel prodotto d’esportazione da riassicurare, in base alle indicazioni del richiedente. Il criterio determinante è il rapporto tra i prodotti d’esportazione di origine svizzera e quelli di origine italiana; la quota di riassicurazione è calcolata come indicato nell’appendice A.
2. Se l’operazione da assicurare include prodotti d’esportazione provenienti da uno o più Paesi terzi, considerato che anche il Paese cliente è un Paese terzo, il rischio è per principio assunto in funzione della quota cui sono state attribuite funzionalmente le forniture del Paese terzo. Conformemente a questa subordinazione funzionale, la quota di riassicurazione è calcolata come indicato nell’appendice A.
Se non è possibile classificare in modo inequivocabile le forniture di un Paese terzo, l’assicuratore accorda una copertura per forniture di Paesi terzi senza riassicurazione. Se, nel caso concreto, l’assicuratore non può assumere esclusivamente i rischi legati alle forniture del Paese terzo, gli assicuratori dei crediti possono convenire una ripartizione dei rischi tra l’assicuratore e il riassicuratore in funzione del tasso di copertura risultante dal rapporto tra le quote rispettive di forniture svizzere e italiane; la quota di riassicurazione è calcolata come indicato nell’allegato A.
Gli assicuratori dei crediti possono in ogni caso convenire di fissare la quota di riassicurazione in altro modo.
3. Se il contratto tra il mandatario principale e il subfornitore (contratto di subfornitura) e il contratto tra il mandatario principale e l’acquirente straniero (contratto principale) sono formulati in valute diverse, la valuta utilizzata nel contratto di subfornitura è convertita nella moneta del contratto principale per calcolare la quota di riassicurazione. La conversione viene effettuata al tasso del giorno della firma del contratto principale.
1. La part de réassurance est calculée selon la proportion des parts d’origine suisse et italienne des exportations devant être réassurées, sur la base des informations fournies par celui qui a déposé la demande d’assurance-crédit. Le rapport entre la part d’exportations suisses et la part d’exportations italiennes constitue le facteur déterminant; la part de réassurance est calculée comme indiqué dans l’annexe A.
2. Si la transaction à assurer inclut des exportations originaires d’un ou de plusieurs pays tiers (le pays de l’acheteur étranger sera considéré comme un pays tiers), l’assureur-crédit qui devra en supporter le risque sera celui qui couvre l’exportateur sous la responsabilité duquel cette part est exécutée. Conformément à cette allocation fonctionnelle, le pourcentage de réassurance devra être calculé comme indiqué à l’annexe A.
Si la part en provenance de pays tiers ne peut être affectée de manière incontestable, l’assureur peut accorder sa garantie à la part en provenance de pays tiers sans avoir de réassurance. Si dans des cas particuliers, l’assureur ne prend pas en charge l’intégralité des risques pour les livraisons en provenance de pays tiers, l’assureur et le réassureur peuvent se mettre d’accord sur une répartition des risques entre l’assureur et le réassureur reposant sur le rapport existant entre la part d’origine suisse et la part d’origine italienne des exportations.
Les assureurs-crédit peuvent toutefois convenir d’une autre méthode de calcul pour déterminer la part de réassurance.
3. Si le contrat entre le mandataire principal et le sous-traitant (contrat de sous-traitance) et le contrat entre le mandataire principal et l’acheteur étranger sont formulés dans des monnaies différentes, la monnaie utilisée dans le contrat de sous-traitance est convertie dans la monnaie du contrat principal pour calculer la part de réassurance. La conversion se fait au taux du jour de la signature du contrat principal.
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Ceci n’est pas une publication officielle. Seule la publication opérée par la Chancellerie fédérale fait foi. Ordonnance sur les publications officielles, OPubl.