La Conferenza Generale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL),
convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell’Ufficio Internazionale del Lavoro, e riunitasi in tale città nella sua novantaquattresima sessione il 7 febbraio 2006;
desiderando creare uno strumento unico e coerente che raccolga nei limiti del possibile tutte le norme attuali contenute nelle Convenzioni e nelle Raccomandazioni Internazionali vigenti sul lavoro marittimo, come anche i principi fondamentali enunciati in altre Convenzioni internazionali sul lavoro, in particolare:
tenendo presente il mandato fondamentale dell’OIL, che è quello di promuovere dignitose condizioni di lavoro;
ricordando la Dichiarazione dell’OIL relativa ai Principi ed ai Diritti Fondamentali nel Lavoro del 1998;
tenendo presente inoltre che i marittimi sono protetti delle disposizioni di altri strumenti dell’OIL e che hanno altri diritti riconosciuti come diritti e libertà fondamentali riconosciuti a tutte le persone;
considerando che le attività del settore marino si svolgono in tutto il mondo e che i marittimi devono quindi beneficiare di una protezione particolare;
tenendo presente inoltre le norme internazionali sulla sicurezza delle navi, la sicurezza delle persone e la qualità della gestione delle navi contenute nella Convenzione Internazionale per la Sicurezza della Vita Umana in Mare10 del 1974, come emendata, la Convenzione sui Regolamenti Internazionali per Prevenire le Collisioni11 del 1972, come emendata, e come pure le prescrizioni relativi alla formazione e le competenze richieste ai marittimi contenuti nella Convenzione Internazionale sulle Norme di Addestramento, Attestazione e Guardia per i Marittimi12 del 1978, come emendata;
ricordando che la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare13 del 1982, stabilisce un quadro giuridico che disciplina tutte le attività sui mari e sugli oceani, che è di strategica importanza come base per l’azione e la cooperazione nazionale, regionale e mondiale nel settore marittimo, e che la sua integrità dev’essere preservata;
ricordando che l’articolo 94 della Convenzione delle Nazioni Unite del 1982 sulla Legge del Mare che stabilisce i doveri e gli obblighi dello Stato di bandiera con riguardo, tra le altre cose, alle condizioni di lavoro, all’equipaggiamento e alle questioni sociali sulle navi che battono la sua bandiera;
richiamando il paragrafo 8 dell’articolo 19 della Costituzione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro14 (Costituzione dell’OIL) che stabilisce che in nessun caso si debba ritenere che l’adozione di una Convenzione o Raccomandazione da parte della Conferenza o la Ratifica di una Convenzione da parte di qualsiasi Stato Membro indebolisca qualsiasi legge, sentenza, consuetudine o accordo che assicuri condizioni più favorevoli ai lavoratori interessati rispetto a quelle previste nella Convenzione o nella Raccomandazione;
deciso di far sì che questo nuovo strumento sia formulato in modo da raccogliere la maggiore accettazione possibile tra i governi, gli armatori ed i marittimi interessati ai principi del lavoro decoroso, che si possa aggiornare facilmente e che possa essere applicata e rispettata in maniera effettiva;
dopo aver deciso di adottare certe proposte per l’elaborazione di tale strumento, che è l’unico punto all’ordine del giorno della sessione;
avendo determinato che queste proposte dovranno prendere la forma di una Convenzione Internazionale,
adotta questo ventitreesimo giorno di febbraio dell’anno duemilasei la seguente convenzione, che sarà denominata Convenzione sul lavoro marittimo, 2006.
La Conférence générale de l’Organisation internationale du Travail (OIT),
convoquée à Genève par le Conseil d’administration du Bureau international du Travail (BIT), et s’y étant réunie le 7 février 2006 en sa quatre-vingt-quatorzième session;
désireuse de créer un instrument unique et cohérent qui intègre autant que possible toutes les normes à jour contenues dans les actuelles conventions et recommandations internationales du travail maritime ainsi que les principes fondamentaux énoncés dans d’autres conventions internationales du travail, notamment:
consciente que l’OIT a pour mandat fondamental de promouvoir des conditions de travail décentes;
rappelant la Déclaration de l’OIT relative aux principes et droits fondamentaux au travail, 1998;
consciente également que les gens de mer peuvent se prévaloir des dispositions d’autres instruments de l’OIT et doivent jouir des libertés et droits fondamentaux reconnus à toutes les personnes;
considérant que les activités du secteur maritime se déploient dans le monde entier et que les gens de mer doivent par conséquent bénéficier d’une protection particulière;
tenant compte également des normes internationales sur la sécurité des navires, la sécurité et la sûreté des personnes et la qualité de la gestion des navires édictées dans la Convention internationale de 1974 pour la sauvegarde de la vie humaine en mer10, telle que modifiée, et dans la Convention de 1972 sur le règlement international pour prévenir les abordages en mer11 telle que modifiée, ainsi que des prescriptions relatives à la formation et aux compétences requises des gens de mer qui figurent dans la Convention internationale de 1978 sur les normes de formation des gens de mer, de délivrance des brevets et de veille12,, telle que modifiée;
rappelant que la Convention des Nations Unies de 1982 sur le droit de la mer13 établit un cadre juridique général régissant l’ensemble des activités sur les mers et les océans, qu’elle revêt une importance stratégique comme base de l’action et de la coopération nationales, régionales et mondiales dans le secteur maritime et que son intégrité doit être préservée;
rappelant l’art. 94 de la Convention des Nations Unies de 1982 sur le droit de la mer qui définit les devoirs et les obligations incombant à l’État du pavillon notamment en ce qui concerne les conditions de travail, les effectifs et les questions sociales à bord des navires qui battent son pavillon;
rappelant le par. 8 de l’art. 19 de la Constitution de l’Organisation internationale du Travail14 qui dispose que l’adoption d’une convention ou d’une recommandation par la Conférence ou la ratification d’une convention par un Membre ne devront en aucun cas être considérées comme affectant toute loi, toute sentence, toute coutume ou tout accord qui assurent des conditions plus favorables aux travailleurs intéressés que celles prévues par la convention ou la recommandation;
déterminée à faire en sorte que ce nouvel instrument soit conçu de manière à recueillir la plus large acceptation possible par les gouvernements, les armateurs et les gens de mer attachés aux principes du travail décent, qu’il soit facile à mettre à jour et qu’il puisse être appliqué et respecté de manière effective;
après avoir décidé d’adopter diverses propositions relatives à l’élaboration d’un tel instrument, question qui constitue le seul point à l’ordre du jour de la session;
après avoir décidé que ces propositions prendraient la forme d’une convention internationale,
adopte, ce vingt-troisième jour de février deux mille six, la convention ci-après, qui sera dénommée Convention du travail maritime, 2006.
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Ceci n’est pas une publication officielle. Seule la publication opérée par la Chancellerie fédérale fait foi. Ordonnance sur les publications officielles, OPubl.