Le Parti del presente Protocollo,
essendo Parti della Convenzione sulla diversità biologica2, qui di seguito denominata «la Convenzione»;
ricordando che la giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dall’utilizzazione delle risorse genetiche costituisce uno dei tre principali obiettivi della Convenzione, e riconoscendo che il presente Protocollo persegue la realizzazione di questo obiettivo nell’ambito della Convenzione;
riaffermando i diritti sovrani degli Stati sulle loro risorse naturali e in conformità alle disposizioni della Convenzione;
richiamando inoltre l’articolo 15 della Convenzione;
riconoscendo l’importante contributo dato allo sviluppo sostenibile dal trasferimento di tecnologie e dalla collaborazione, volto a creare capacità di ricerca e innovazione per dare valore aggiunto alle risorse genetiche dei Paesi in sviluppo, in conformità con gli articoli 16 e 19 della Convenzione;
riconoscendo che la pubblica consapevolezza del valore economico degli ecosistemi e della biodiversità e la giusta ed equa condivisione di questo valore economico con i custodi della biodiversità costituiscono incentivi fondamentali per la conservazione della diversità biologica e per l’uso sostenibile dei suoi componenti;
riconoscendo il ruolo potenziale dell’accesso e della condivisione dei benefici nel contribuire alla conservazione e all’uso sostenibile della diversità biologica, allo sradicamento della povertà e alla sostenibilità ambientale, e contribuendo pertanto al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio;
riconoscendo il legame che esiste tra l’accesso alle risorse genetiche e la giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dall’utilizzazione di tali risorse;
riconoscendo l’importanza di fornire certezza legale in relazione all’accesso alle risorse genetiche e alla giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dalla loro utilizzazione;
riconoscendo inoltre l’importanza di promuovere la giustizia e l’equità nella negoziazione di condizioni reciprocamente concordate tra fornitori e utenti delle risorse genetiche;
riconoscendo anche il ruolo cruciale svolto dalle donne nell’accesso e nella condivisione dei benefici e affermando la necessità della piena partecipazione delle donne, a tutti i livelli, alla stesura e all’attuazione di un piano d’azione volto alla conservazione della biodiversità;
determinate a sostenere ulteriormente l’efficace applicazione delle disposizioni della Convenzione in materia di accesso e condivisione dei benefici;
riconoscendo che è necessaria una soluzione innovativa per affrontare il tema della giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dall’utilizzazione delle risorse genetiche e delle conoscenze tradizionali associate a tali risorse genetiche nelle situazioni transfrontaliere o in quelle in cui non sia possibile concedere od ottenere un consenso informato preventivo;
riconoscendo l’importanza delle risorse genetiche ai fini della sicurezza alimentare, della sanità pubblica, della conservazione della biodiversità e dell’attenuazione dei cambiamenti climatici e dell’adattamento ad essi;
riconoscendo la particolare natura della biodiversità agricola, le sue caratteristiche e i suoi problemi peculiari che richiedono necessariamente soluzioni specifiche;
riconoscendo l’interdipendenza di tutti i Paesi in relazione alle risorse genetiche per l’alimentazione e l’agricoltura, come pure la loro particolare natura e importanza ai fini del raggiungimento della sicurezza alimentare su scala mondiale e per lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura nel contesto della lotta alla povertà e dei cambiamenti climatici, e riconoscendo il ruolo fondamentale svolto a questo riguardo dal Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura3 e dalla Commissione delle risorse genetiche per l’alimentazione e l’agricoltura della FAO;
tenendo in considerazione il Regolamento sanitario internazionale (2005)4 emanato dall’Organizzazione mondiale della sanità e consapevoli dell’importanza di garantire l’accesso agli agenti patogeni umani ai fini della preparazione e della risposta alle emergenze sanitarie;
riconoscendo il lavoro in corso di svolgimento presso altri forum internazionali in relazione all’accesso e alla condivisione dei benefici;
richiamando il Sistema multilaterale di accesso e di condivisione dei benefici stabilito nell’ambito del Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura, sviluppato in accordo con la Convenzione;
riconoscendo che gli strumenti internazionali in relazione all’accesso e alla condivisione dei benefici dovrebbero sostenersi reciprocamente allo scopo di raggiungere gli obiettivi della Convenzione;
richiamando l’importanza dell’articolo 8 j) della Convenzione in quanto riferito alle conoscenze tradizionali associate alle risorse genetiche e alla giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dall’utilizzazione di tali conoscenze;
vista la reciproca relazione che intercorre tra le risorse genetiche e le conoscenze tradizionali, la loro natura inseparabile per le comunità indigene e locali, l’importanza delle conoscenze tradizionali per la conservazione della diversità biologica e l’uso sostenibile dei suoi componenti e per il mantenimento sostenibile di queste comunità;
riconoscendo la diversità delle circostanze nelle quali le conoscenze tradizionali associate alle risorse genetiche sono detenute o possedute dalle comunità indigene e locali;
consapevoli del diritto delle comunità indigene e locali a identificare i legittimi detentori delle loro conoscenze tradizionali associate alle risorse genetiche, nell’ambito delle loro comunità;
riconoscendo inoltre le circostanze eccezionali nelle quali sono conservate nei Paesi le conoscenze tradizionali associate alle risorse genetiche, che possono essere di tipo orale, documentale o di altra forma, e che rispecchiano un ricco patrimonio culturale fondamentale per la conservazione e l’uso sostenibile della diversità biologica;
vista la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti delle popolazioni indigene; e
affermando che nulla di quanto contenuto nel presente Protocollo dovrà essere interpretato in maniera tale da diminuire o eliminare i diritti esistenti delle comunità indigene e locali,
hanno convenuto quanto segue:
Les Parties au présent Protocole,
étant Parties à la Convention sur la diversité biologique2, ci-après dénommée «la Convention»,
rappelant que le partage juste et équitable des avantages découlant de l’utilisation des ressources génétiques est l’un des trois objectifs centraux de la Convention et reconnaissant que le présent Protocole poursuit la réalisation de cet objectif dans le cadre de la Convention,
réaffirmant les droits souverains des
rappelant en outre l’art. 15 de la Convention,
conscientes de l’importante contribution au développement durable du transfert de technologie et de la coopération dans ce domaine en vue de renforcer les capacités de recherche et d’innovation et d’ajouter de la valeur aux ressources génétiques dans les pays en développement conformément aux art. 16 et 19 de la Convention,
reconnaissant que la sensibilisation du public à la valeur économique des écosystèmes et de la diversité biologique, et le partage juste et équitable de cette valeur économique avec les gardiens de la diversité biologique sont d’importantes mesures d’incitation disponibles pour la conservation de la diversité biologique et l’utilisation durable de ses éléments constitutifs,
reconnaissant la contribution potentielle de l’accès et du partage des avantages à la conservation et à l’utilisation durable de la diversité biologique, à l’éradication de la pauvreté et à un environnement durable, contribuant ainsi à la réalisation des Objectifs du millénaire pour le développement,
conscientes des liens qui existent entre l’accès aux ressources génétiques et le partage juste et équitable des avantages découlant de l’utilisation de ces ressources,
reconnaissant l’importance d’assurer la sécurité juridique en ce qui concerne l’accès aux ressources génétiques et le partage juste et équitable des avantages découlant de leur utilisation,
reconnaissant en outre l’importance de promouvoir l’équité et la justice dans la négociation de conditions convenues d’un commun accord entre les fournisseurs et les utilisateurs de ressources génétiques,
reconnaissant également le rôle capital que jouent les femmes en matière d’accès et de partage des avantages et affirmant la nécessité d’assurer leur pleine participation à tous les niveaux aux décisions politiques concernant la conservation de la diversité biologique et à leur application,
fermement décidées à appuyer davantage l’application effective des dispositions de la Convention relatives à l’accès et au partage des avantages,
reconnaissant qu’une solution novatrice est nécessaire relativement au partage juste et équitable des avantages découlant de l’utilisation des ressources génétiques et des connaissances traditionnelles associées aux ressources génétiques dans des situations transfrontalières ou pour lesquelles il n’est pas possible d’accorder ou d’obtenir le consentement préalable donné en connaissance de cause,
reconnaissant l’importance des ressources génétiques pour la sécurité alimentaire, la santé publique, la conservation de la diversité biologique, et l’atténuation des changements climatiques et l’adaptation à ceux-ci,
reconnaissant la nature spéciale de la diversité biologique agricole, ses traits distinctifs et ses problèmes nécessitant des solutions particulières,
reconnaissant l’interdépendance de tous les pays en ce qui a trait aux ressources génétiques pour l’alimentation et l’agriculture ainsi que leur nature et leur importance particulières pour assurer la sécurité alimentaire à l’échelle mondiale et pour le développement durable de l’agriculture dans le contexte de l’atténuation de la pauvreté et des changements climatiques, et reconnaissant le rôle fondamental du Traité international sur les ressources phytogénétiques pour l’alimentation et l’agriculture3 et de la Commission des ressources génétiques pour l’alimentation et l’agriculture de la FAO à cet égard,
tenant compte du Règlement sanitaire international (2005)4 de l’Organisation mondiale de la santé et de l’importance d’assurer l’accès aux pathogènes humains aux fins de préparation et d’intervention pour la santé publique,
reconnaissant les travaux en cours sur l’accès et le partage des avantages dans d’autres instances internationales,
rappelant le Système multilatéral d’accès et de partage des avantages créé en vertu du Traité international sur les ressources phytogénétiques pour l’alimentation et l’agriculture développé en harmonie avec la Convention,
reconnaissant que les instruments internationaux relatifs à l’accès et au partage des avantages devraient être complémentaires en vue d’atteindre les objectifs de la Convention,
rappelant l’art. 8 j) de la Convention, tel qu’il a trait aux connaissances traditionnelles associées aux ressources génétiques et au partage juste et équitable des avantages découlant de l’utilisation de ces connaissances,
notant le lien d’interdépendance entre les ressources génétiques et les connaissances traditionnelles, le fait que ces ressources et ces connaissances sont indissociables pour les communautés autochtones et locales, et l’importance des connaissances traditionnelles pour la conservation de la diversité biologique et l’utilisation durable de ses éléments constitutifs, ainsi que pour la pérennité des moyens de subsistance des communautés concernées,
reconnaissant la diversité des contextes dans lesquelles les connaissances traditionnelles associées aux ressources génétiques sont détenues ou possédées par les communautés autochtones et locales,
sachant que les communautés autochtones et locales ont le droit d’identifier les détenteurs légitimes de leurs connaissances traditionnelles associées aux ressources génétiques au sein de leurs communautés,
reconnaissant également les formes particulières sous lesquelles certains pays possèdent des connaissances traditionnelles associées aux ressources génétiques, que ces formes soient orales, documentaires ou autres, et qui reflètent un riche patrimoine culturel présentant un intérêt pour la conservation et l’utilisation durable de la diversité biologique,
prenant note de la Déclaration des Nations Unies sur les droits des peuples autochtones,
affirmant qu’aucune disposition du présent Protocole ne peut être interprétée comme entraînant la diminution ou l’extinction de droits que les communautés autochtones et locales ont déjà,
sont convenues de ce qui suit:
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Ceci n’est pas une publication officielle. Seule la publication opérée par la Chancellerie fédérale fait foi. Ordonnance sur les publications officielles, OPubl.