120 Legge federale del 21 marzo 1997 sulle misure per la salvaguardia della sicurezza interna (LMSI)

120 Bundesgesetz vom 21. März 1997 über Massnahmen zur Wahrung der inneren Sicherheit (BWIS)

Art. 23k Obbligo di presentarsi e di partecipare a colloqui

1 Fedpol può obbligare un potenziale terrorista a presentarsi regolarmente di persona presso un servizio cantonale o comunale designato dall’autorità richiedente e a partecipare a colloqui con uno o più specialisti.

2 I colloqui servono a valutare il pericolo costituito dal potenziale terrorista e la sua evoluzione, nonché a contrastare tale pericolo.

3 Se la persona interessata è minorenne, i genitori o le altre persone cui è affidata la sua educazione sono coinvolti nei colloqui, a condizione che lo scopo del colloquio non ne risulti pregiudicato.

4 Se la persona interessata non può partecipare a un colloquio concordato ne informa senza indugio il competente servizio cantonale o comunale specificandone i motivi e chiede un rinvio del colloquio. Il rinvio è concesso soltanto se sussistono motivi gravi debitamente documentati dalla persona interessata.

5 Il servizio cantonale o comunale informa l’autorità richiedente e fedpol su:

a.
i fatti rilevanti per la sicurezza riscontrati durante l’attuazione della misura;
b.
la violazione dell’obbligo di presentarsi;
c.
i colloqui rinviati o che non hanno avuto luogo;
d.
il rifiuto di partecipare al colloquio con lo specialista;
e.
il risultato dei colloqui con lo specialista.

6 Le informazioni di cui al capoverso 5 lettere a e b devono essere trasmesse senza indugio.

Art. 23k Melde- und Gesprächsteilnahmepflicht

1 Fedpol kann eine terroristische Gefährderin oder einen terroristischen Gefährder verpflichten, sich regelmässig bei einer von der antragstellenden Behörde bezeichneten kantonalen oder kommunalen Stelle persönlich zu melden und Gespräche mit einer oder mehreren Fachpersonen zu führen.

2 Die Gespräche dienen dazu, die von der terroristischen Gefährderin oder dem terroristischen Gefährder ausgehende Gefahr und deren Entwicklung zu beurteilen sowie der Gefahr entgegenzuwirken.

3 Ist die betroffene Person minderjährig, so sind die Eltern oder andere erziehungsberechtigte Personen in die Gespräche miteinzubeziehen, sofern der Zweck des Gesprächs dadurch nicht gefährdet wird.

4 Kann die betroffene Person einen vereinbarten Termin nicht einhalten, so hat sie die zuständige kantonale oder kommunale Stelle unter Angabe der Gründe unverzüglich darüber zu informieren und um eine Verschiebung zu ersuchen. Diese wird nur gewährt, wenn wichtige Gründe vorliegen und diese von der betroffenen Person belegt werden.

5 Die kantonale oder kommunale Stelle informiert die antragstellende Behörde sowie fedpol über:

a.
sicherheitsrelevante Vorgänge während der Umsetzung der Massnahme;
b.
die Verletzung der Meldepflicht;
c.
verschobene oder ausgefallene Termine;
d.
die Verweigerung der Teilnahme am Gespräch mit einer Fachperson;
e.
das Ergebnis der mit der Fachperson geführten Gespräche.

6 Die Information nach Absatz 5 Buchstaben a und b hat ohne Verzug zu erfolgen.

 

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