0.946.291.364 Accordo del 27 febbraio 1953 sui debiti esterni germanici

0.946.291.364 Abkommen vom 27. Februar 1953 über deutsche Auslandsschulden

annexIV/lvlu1/chapD/Art. 34

I crediti in capitale stilati in moneta straniera e quelli in marchi oro o in Reichsmark con clausola oro, ma che hanno un carattere specificamente straniero (Articolo 6) saranno regolati come segue:

1.
Nella misura in cui il debitore ha eseguito versamenti alla «Konversionskasse für deutsche Auslandschulden», la determinazione dell’importo in capitale e degl’interessi ancora dovuti sarà fatta conformemente alle disposizioni dell’Articolo 9.
2.
Se sono dovuti interessi, l’importo degl’interessi arretrati fino al 31 dicembre 1952 sarà calcolato a interesse semplice, alle aliquote seguenti:
a.
Se l’aliquota d’interesse annuo era fin qui inferiore o uguale al 4 %, tale aliquota anteriore continuerà a restare in vigore;
b.
Se l’aliquota d’interesse annuo era fin qui superiore al 4 %, essa sarà ridotta ai due terzi, ma non dovrà essere inferiore al 4 %.
3.
L’importo degl’interessi arretrati calcolati conformemente ai capoversi 1 e 2 che precedono sarà aggiunto al credito non ancora rimborsato. Il nuovo importo in capitale così ottenuto frutterà interesse, a contare dal 1° gennaio 1953, ad un’aliquota fissata al 75 % dell’interesse applicabile al momento dell’entrata in vigore del presente regolamento. Tuttavia, la nuova aliquota d’interesse non dovrà essere:
a.
Inferiore al 4 % nè superiore al 5¼ % l’anno, per i crediti in forma di obbligazioni;
b.
Inferiore al 4 % nè superiore al 6 % l’anno, per gli altri crediti.
Se l’aliquota d’interesse in vigore fin qui era uguale o inferiore al 4 %, continuerà a restare in vigore.
Gl’interessi dovranno essere trasferiti almeno ogni sei mesi.
4.
Quando si tratti di crediti che hanno formato oggetto di una conversione effettiva l’aliquota d’interesse convenuta al momento della conversione effettiva serve di base al calcolo per le riduzioni eventuali conformemente ai capoversi 2 e 3.
Le riduzioni d’interesse valevoli per una durata limitata sono prese in considerazione soltanto per il periodo per il quale sono state convenute.
5.
Quando si tratti di crediti che hanno formato oggetto di una conversione non effettiva, l’aliquota d’interesse che sarebbe stata applicata qualora la conversione non fosse avvenuta serve di base al calcolo per le riduzioni eventuali conformemente ai capoversi 2 e 3.
6.
Il nuovo importo in capitale sarà ammortizzato a contare dal 1° gennaio 1958 mediante trasferimento delle seguenti annualità:
a.
Durante i primi 5 anni (dal 1° gennaio 1958 al 31 dicembre 1962), un’annualità del 3 %;
b.
Durante i 5 anni seguenti (dal 1° gennaio 1963 al 31 dicembre 1967), un’annualità dell’8 %;
c.
Durante i 3 anni susseguenti (dal 1° gennaio 1968 al 31 dicembre 1970), un’annualità del 15 %.
Gl’interessi saranno calcolati sull’importo in capitale sussistente al momento di ciascun trasferimento.
7.
Fino al 30 giugno 1953, il creditore potrà esigere che gl’interessi arretrati calcolati conformemente ai capoversi 2 e 4 che precedono, non siano aggiunti al capitale conformemente al capoverso 3, ma siano regolati mediante pagamento in Deutschemark. Il debitore dovrà eseguire questo pagamento entro 6 mesi dalla domanda.
8.
Per gl’importi di lieve entità, gl’interessati potranno, in singoli casi, e con l’autorizzazione delle autorità germaniche competenti, convenire condizioni di rimborso diverse.
9.
Creditori e debitori potranno, tenuto conto delle disposizioni del controllo dei cambi in quel tempo vigenti nella Repubblica Federale di Germania e a Berlino (Ovest), convenire il regolamento in Deutschemark di tutto il credito o di parte di esso.
10.
Le autorità germaniche competenti si riservano di esaminare con benevolenza, nei singoli casi degni d’interesse, le domande intese a regolare il rimborso a condizioni diverse.
11.
I creditori stranieri titolari dei crediti enumerati nell’Articolo 2, capoverso 2 b, potranno esigere il pagamento in Deutschemark degl’interessi scaduti il 31 dicembre 1952 senza la riduzione prevista al capoverso 2 del presente Articolo, purchè accettino questo pagamento come un regolamento completo.
12.
Ove occorra, le norme enunciate dell’Allegato II dell’Accordo sui debiti esterni germanici potranno essere applicate, per completare la presente proposta di regolamento, al regolamento dei crediti inerenti alle obbligazioni e alle cedole contemplate dalla presente proposta di regolamento.

annexIV/lvlu1/chapD/Art. 34

Forderungen aus dem Kapitalverkehr, die auf Fremdwährung lauten, und solche, die auf Goldmark oder Reichsmark mit Goldklausel lauten, jedoch spezifisch ausländischen Charakter (siehe Art. 6) besitzen, sollen wie folgt geregelt werden:

1.
Die Feststellung, welche Kapital‑ und Zinsbeträge unbezahlt sind, erfolgt, soweit der Schuldner Zahlungen an die Konversionskasse für deutsche Auslandsschulden geleistet hat, unter Anwendung der Bestimmungen des Artikel 9.
2.
Wenn Zinsen geschuldet worden, so sollen für die Errechnung der bis zum 31. Dezember 1952 rückständigen Zinssumme die folgenden Zinssätze ohne Berechnung von Zinseszinsen angewandt werden:
a.
bei einem bisherigen jährlichen Zinssatz von 4 % oder weniger bleibt der bisherige Zinssatz bestehen;
b.
bei einem bisherigen jährlichen Zinssatz von mehr als 4 % wird dieser auf 2/3, jedoch nicht unter jährlich 4 % ermässigt.
3.
Der nach Ziffer 1 und 2 errechnete Betrag der rückständigen Zinsen wird der noch unbezahlten Forderung zugeschlagen. Der sich hieraus ergebende neue Kapitalbetrag wird ab 1. Januar 1953 mit einem Satz verzinst, der 75 % des beim Inkrafttreten dieser Regelung geltenden Zinssatzes betragen soll. Der neue Zinssatz soll jedoch
a.
bei Forderungen, die in Schuldverschreibungen verbrieft sind, mindestens 4% jährlich und höchstens 5¼ % jährlich,
b.
bei anderen Forderungen mindestens 4 % jährlich und höchstens 6 % jährlich
betragen. Wenn bisher ein Zinssatz von 4 % oder weniger geschuldet wurde, bleibt dieser Zinssatz bestehen.
Die Zinsen sollen mindestens halbjährlich nach dem Ausland gezahlt werden.
4.
Bei Forderungen, die Gegenstand einer echten Konversion gewesen sind, bildet der Zinssatz, der durch die echte Konversion vereinbart worden ist, die Rechnungsgrundlage für etwaige Kürzungen gemäss Ziffern 2 und 3.
Zeitlich begrenzte Zinsermässigungen werden nur für den Zeitraum berücksichtigt, für den sie vereinbart worden sind.
5.
Bei Forderungen, die Gegenstand einer nicht echten Konversion gewesen sind, bildet der Zinssatz, der ohne diese Konversion gegolten haben würde, die Rechnungsgrundlage für etwaige Kürzungen gemäss Ziffer 2 und 3.
6.
Der neue Kapitalbetrag ist ab 1. Januar 1958 durch Zahlung nach dem Ausland wie folgt zu tilgen:
a.
in den ersten fünf Jahren (1. Januar 1958 bis 31. Dezember 1962) mit 3 % jährlich;
b.
in den zweiten fünf Jahren (1. Januar 1963 bis 31. Dezember 1967) mit 8 % jährlich;
c.
in den folgenden drei Jahren (1. Januar 1968 bis 31. Dezember 1970) mit 15 % jährlich.
Die Zinsen werden auf den jeweils ausstehenden Kapitalbetrag errechnet.
7.
Bis zum 30. Juni 1953 kann der Gläubiger verlangen, dass die gemäss Ziffer 2 und 4 errechneten rückständigen Zinsen nicht gemäss Ziffer 3 dem Kapital zugeschlagen, sondern durch Zahlung in D‑Mark beglichen werden. Der Schuldner soll die Zahlung innerhalb von sechs Monaten nach Aufforderung leisten.
8.
Bei geringen Beträgen können die Beteiligten in Sonderfällen mit Genehmigung der zuständigen deutschen Stellen abweichende Rückzahlungsbedingungen vereinbaren.
9.
Gläubiger und Schuldner können unter Beachtung der jeweils in der Bundesrepublik Deutschland oder in Berlin (West) geltenden Devisenbestimmungen die Bezahlung der Forderung oder eines Teilbetrages in D‑Mark vereinbaren.
10.
Die zuständigen deutschen Stellen behalten sieh vor, in Härtefällen Anträge der Beteiligten auf Genehmigung abweichender Rückzahlungsbedingungen wohlwollend zu prüfen.
11.
Ausländische Gläubiger der im Artikel 2, Ziffer 2 b, aufgeführten Forderungen können die Bezahlung der bis zum 31. Dezember 1952 fällig gewordenen Zinsen ohne die in Ziffer 2 dieses Artikels vorgesehene Kürzung in D‑Mark verlangen, falls sie diese Zahlung an Erfüllungs Statt annehmen.
12.
Für die Regelung von Forderungen aus Schuldverschreibungen und Zinsscheinen, die unter diesen Regelungsvorschlag fallen, können erforderlichenfalls die in der Anlage II des Abkommens über deutsche Auslandsschulden niedergelegten Grundsätze zur Ergänzung dieses Regelungsvorschlags herangezogen werden.
 

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