0.721.191.632 Trattato del 19 novembre 1924 fra la Confederazione Svizzera e la Repubblica d'Austria per la correzione del Reno dalla foce dell'Ill al lago di Costanza

0.721.191.632 Staatsvertrag der Schweizerischen Eidgenossenschaft mit der Republik Österreich vom 19. November 1924 über die Regulierung des Rheines von der Illmündung bis zum Bodensee

Art. 9

A.  L’esecuzione dell’impresa comune della correzione del Reno e la direzione di tutti gli affari ad essa relativi sono affidati ad una Commissione internazionale mista, detta della correzione del Reno e composta di quattro membri e di quattro supplenti, nella quale ciascuno dei due Stati interessati sarà rappresentato da due membri e da due supplenti.

Ogni anno la Commissione sceglie tra i propri membri il suo presidente che deve essere alternativamente di nazionalità svizzera e di nazionalità austriaca. La Commissione deve riunirsi in tempo opportuno, nel corso di ciascun esercizio, in un luogo ch’essa stessa designa, per esaminare e decidere i provvedimenti da prendersi e che sono necessari per la buona esecuzione dell’impresa comune. Essa ha pure il diritto di far eseguire le sue decisioni nei limiti del progetto convenuto e di ottenere a questo scopo la cooperazione delle autorità competenti.

Ciascuno dei membri della Commissione, il presidente compreso, ha diritto di voto. Qualora, nelle deliberazioni su questioni di una competenza, non può formarsi la maggioranza necessaria per prendere una decisione, l’affare deve innanzitutto essere sottoposto ai due Governi. Se questi non possono mettersi d’accordo sulla decisione da prendere, l’oggetto in questione sarà sottoposto al giudizio di un ingegnere cittadino di un altro Stato, designato volta per volta dai due Stati contraenti.

I processi verbali delle deliberazioni della Commissione devono essere stesi in due esemplari, di cui uno sarà rimesso al Consiglio federale svizzero a Berna e l’altro al Ministero austriaco del commercio e dei trasporti a Vienna.

Le spese di amministrazione della Commissione, compresa la diaria e le indennità di trasferta dei suoi membri vanno, come le spese fatte pel disbrigo degli affari correnti e per dirigere e sorvegliare i lavori, a carico del conto dell’impresa comune di correzione del Reno.

L’indennità dei membri della Commissione e gli onorari dei direttori dei lavori sono fissati, di comune accordo, dai due Governi su proposta della Commissione internazionale.

B.  La Commissione internazionale mista del Reno è incaricata della vigilanza e dell’amministrazione dell’impresa comune tanto dal lato tecnico quanto da quello amministrativo e finanziario.

Perciò, i progetti elaborati dalla direzione dei lavori (articolo 10) devono ad essa essere sottoposti per esame ed approvazione.

Essa esamina ed approva i programmi della campagna annuale e ne ordina l’esecuzione, ratifica i contratti di costruzione e delle forniture, nonché i capitolati d’onere per l’aggiudicazione dei lavori e la fornitura dei materiali; essa ispeziona le opere eseguite nel corso di una campagna, ne fa il collaudo basandosi sui conti presentatile dalla direzione locale e ne liquida le spese di esecuzione in conformità del risutato dei suoi accertamenti.

Essa decide degi acquisti di terreno, di fabbricati, di piazze per la produzione e il deposito di materiali ecc.; dà le procure necessarie per concludere accordi circa le indennità di espropriazione e ratifica questi accordi.

La Commissione è autorizzata ad approvare modificazioni nei particolari di opere comuni, senza tuttavia oltrepassare il preventivo stabilito per l’insieme delle opere.

Nel caso contrario, o qualora l’esecuzione esigesse di scostarsi notevolmente dalle basi fissate dal presente Trattato, è necessario il consenso dei due Governi.

Alla fine di ogni esercizio, la Commissione farà rapporto ai due Governi circa lo stato di avanzamento dei lavori e sulla situazione finanziaria dell’impresa.

Art. 9

A.  Die Ausführung der Rheinregulierung und die Leitung aller damit in einem inneren Zusammenhange stehenden Angelegenheiten obliegt einer aus vier Mitgliedern und vier Ersatzmännern bestehenden Internationalen Rheinregulierungskommission, in welche jede der beiden Regierungen je zwei Vertreter und zwei Ersatzmänner entsendet.

Diese Kommission wählt alljährlich aus ihrer Mitte den Vorsitzenden, wobei diese Wahl aus den schweizerischen und österreichischen Mitgliedern alternierend vorzunehmen ist. Die Kommission hat im Laufe eines jeden Baujahres zur geeigneten Zeit an dem von ihr bestimmten Orte zusammenzutreten und die zur erspriesslichen Durchführung des gemeinsamen Unternehmens erforderlichen Massnahmen zu beraten und zu beschliessen; sie ist berechtigt, die Beschlüsse im Rahmen des vereinbarten Projektes auch ausführen zu lassen und hiebei die Mitwirkung der zuständigen Behörden in Anspruch zu nehmen.

Jedes der vorgenannten Kommissionsmitglieder einschliesslich des Vorsitzenden ist stimmberechtigt. Wenn bei Verhandlungsgegenständen, welche der Befugnis der Rheinreguilerungskommission unterstellt sind, ein Mehrheitsbeschluss nicht zustandekommt, ist der Gegenstand zunächst den beiden Regierungen vorzulegen. Treffen diese keine einvernehmliche Entscheidung, so ist der Gegenstand einem von den beiden Regierungen von Fall zu Fall zu bezeichnenden, einem dritten Staate angehörigen Ingenieur zur Entscheidung vorzulegen.

Die über die Verhandlungen der Kommission geführten Protokolle sind in zwei Exemplaren auszufertigen, wovon eines an den Schweizerischen Bundesrat und eines an das österreichische Bundesministerium für Handel und Verkehr in Wien einzusenden ist.

Die Verwaltungskosten der Kommission mit Inbegriff der Diäten und Reisekosten der Kommissionsmitglieder werden gleichfalls, ebenso wie die Auslagen für die Besorgung der laufenden Geschäfte und für die Leitung und Beaufsichtigung der Bauten, für Rechnung des gemeinsamen Regulierungsunternehmens bestritten.

Die Entschädigung der Kommissionsmitglieder und die Gebühren der Bauleiter werden auf Antrag der Rheinregulierungskommission von den beiderseitigen Regierungen einvernehmlich festgesetzt.

B.  Der Internationalen Rheinregulierungskommission obliegt die Überwachung und Verwaltung des gemeinsamen Unternehmens in technischer, administrativer und finanzieller Hinsicht.

Demnach unterliegen die von den Bauleitungen (Art. 10) zu verfassenden Projekte ihrer Prüfung und Genehmigung.

Ebenso prüft und genehmigt die Kommission die jährlichen Bauanträge und verfügt deren Ausführung, sie genehmigt die Bau- und Lieferungsverträge sowie die Bedingnisse für die Vergebung der Bauten und Materiallieferungen; die Kommission prüft auch die im abgelaufenen Baujahre ausgeführten Bauten, kollaudiert dieselben auf Grund der von den Bauleitungen vorgelegten Abrechnungen und liquidiert die Ausführungskosten nach Massgabe des Befundes.

Die Kommission beschliesst über die Notwendigkeit der Einlösung von Grundstücken, Bauten, Materialerzeugungs- und Lagerplätzen usw., erteilt die zum Abschluss von Vergleichen über Entschädigungen im Enteignungsfalle erforderliche Ermächtigung und genehmigt die bezüglichen Verträge.

Die Kommission ist berechtigt, Änderungen in den Details der gemeinsamen Werke zu beschliessen, doch darf eine Überschreitung des für die Gesamtheit der Werke veranschlagten Aufwandes hiedurch nicht stattfinden.

Im entgegengesetzten Falle, oder wenn bei der Ausführung wesentliche Abweichungen von den im gegenwärtigen Vertrage angeführten Grundlagen notwendig werden, ist die Zustimmung der beiderseitigen Regierungen einzuholen.

Mit Schluss jedes Jahres ist an beide Regierungen über den Fortgang der Arbeiten und über die finanzielle Gebarung Bericht zu erstatten.

 

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