0.672.919.81 Convenzione del 3 maggio 2018 tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Federale del Brasile per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire l'evasione e l'elusione fiscali

0.672.919.81 Abkommen vom 3. Mai 2018 zwischen der Schweizerischen Eidgenossenschaft und der Föderativen Republik Brasilien zur Vermeidung der Doppelbesteuerung auf dem Gebiet der Steuern vom Einkommen und zur Verhinderung von Steuerhinterziehung und Steuerumgehung

Art. 27 Diritto ai benefici

1.  Nonostante le altre disposizioni della presente Convenzione, un beneficio ai sensi della presente Convenzione non è concesso in relazione a un elemento di reddito, se è ragionevole concludere, tenuto conto di tutti i fatti e di tutte le circostanze pertinenti, che l’ottenimento di tale beneficio era uno degli scopi principali di qualsiasi accordo, strumento o transazione che ha portato direttamente o indirettamente a tale beneficio, tranne nel caso in cui sia stabilito che la concessione di tale beneficio in dette circostanze sarebbe conforme all’oggetto e allo scopo delle pertinenti disposizioni della presente Convenzione.

2.  Nonostante le disposizioni del paragrafo 1, se la legislazione di uno Stato contraente contiene disposizioni, o se tali disposizioni sono introdotte dopo la firma della presente Convenzione, secondo le quali i redditi esteri di una società provenienti da:

a)
attività di navigazione marittima;
b)
attività bancarie, finanziarie, assicurative, d’investimento o analoghe; o
c)
attività di un quartiere generale, di un centro di coordinamento o di un ente che fornisce supporto amministrativo o di altra natura a un gruppo di società esercitanti un’attività commerciale o industriale principalmente in Stati terzi,

non sono imponibili in detto Stato o lo sono a un’aliquota d’imposta inferiore al 60 per cento dell’aliquota applicabile agli utili conseguiti da attività analoghe svolte in detto Stato, l’altro Stato contraente non è obbligato ad applicare i limiti previsti dalla presente Convenzione al proprio diritto di assoggettare a imposta i redditi conseguiti dalla società da dette attività svolte all’estero o al proprio diritto di assoggettare a imposta i dividendi pagati dalla società.

3.  Nonostante le disposizioni dei paragrafi 1 e 2, un ente giuridico residente di uno Stato contraente che trae redditi provenienti da fonti situate nell’altro Stato contraente non ha diritto, in detto altro Stato contraente, ai benefici previsti dalla presente Convenzione se più del 50 per cento dei diritti o delle partecipazioni in un tale ente (o, nel caso di una società, più del 50 per cento del totale dei diritti di voto e del valore delle azioni) sono detenuti, direttamente o indirettamente, da una o più persone che non sono residenti del primo Stato. Tuttavia, il periodo precedente non è applicabile se la categoria principale delle azioni di detto ente o di un altro ente dello stesso gruppo multinazionale è negoziata regolarmente in una o più borse riconosciute o se detto ente esercita nello Stato contraente di cui è residente un’attività economica effettiva, diversa dalla mera detenzione di valori o di altre attività o dal mero esercizio di un’attività ausiliaria, preparatoria o di natura analoga in relazione con altri enti collegati.

4.  Quando:

a)
un’impresa di uno Stato contraente trae redditi provenienti dall’altro Stato contraente e il primo Stato imputa detti redditi a una stabile organizzazione situata in uno Stato terzo; e
b)
gli utili imputabili a detta stabile organizzazione sono esenti da imposta nel primo Stato,

i benefici previsti dalla Convenzione non sono applicabili a un elemento di reddito che nello Stato terzo è assoggettato a un onere fiscale inferiore al 60 per cento dell’imposta cui tale elemento di reddito sarebbe assoggettato se la stabile organizzazione fosse situata nel primo Stato. In tal caso, gli elementi di reddito a cui si applicano le disposizioni del presente paragrafo sono imponibili conformemente alle disposizioni del diritto interno dell’altro Stato contraente, nonostante le altre disposizioni della Convenzione.

Art. 27 Anspruch auf Vorteile

1.  Ungeachtet der übrigen Bestimmungen dieses Abkommens wird ein Vorteil nach diesem Abkommen nicht für bestimmte Einkünfte gewährt, wenn unter Berücksichtigung aller massgeblichen Tatsachen und Umstände die Feststellung gerechtfertigt ist, dass der Erhalt dieses Vorteils einer der Hauptzwecke einer Gestaltung oder Transaktion war, die unmittelbar oder mittelbar zu diesem Vorteil geführt hat, es sei denn, es wird nachgewiesen, dass die Gewährung dieses Vorteils unter diesen Umständen mit dem Ziel und Zweck der einschlägigen Bestimmungen dieses Abkommens im Einklang steht.

2.  Enthält das Recht eines Vertragsstaats Bestimmungen oder werden nach der Unterzeichnung dieses Abkommens Bestimmungen eingeführt, wonach ausländische Einkünfte, die eine Gesellschaft bezieht aus:

a)
Schifffahrtstätigkeiten;
b)
Bank-, Finanz-, Versicherungs-, Investitions- oder ähnlichen Tätigkeiten;
c)
Tätigkeiten eines Hauptquartiers, einer Koordinationsstelle oder eines Rechtsträgers, der administrative oder sonstige Unterstützung für einen Konzern leistet, der eine industrielle oder gewerbliche Tätigkeit hauptsächlich in Drittstaaten ausübt,

in diesem Staat nicht besteuert werden oder dort einer Besteuerung unterliegen, die weniger als 60 Prozent des Steuersatzes auf Gewinnen aus ähnlichen, in diesem Staat ausgeübten Tätigkeiten beträgt, so ist ungeachtet des Absatzes 1 der andere Vertragsstaat nicht verpflichtet, die Beschränkungen dieses Abkommens hinsichtlich seines Rechts auf Besteuerung der Einkünfte der Gesellschaft aus solchen Tätigkeiten im Ausland oder der von dieser Gesellschaft bezahlten Dividenden anzuwenden.

3.  Ungeachtet der Absätze 1 und 2 hat ein in einem Vertragsstaat ansässiger Rechtsträger, der aus Quellen im anderen Vertragsstaat stammende Einkünfte bezieht, im anderen Vertragsstaat keinen Anspruch auf die Vorteile dieses Abkommens, wenn über 50 Prozent der Eigentumsrechte an einem solchen Rechtsträger (oder bei einer Gesellschaft über 50 Prozent der Gesamtstimmrechte und des Gesamtwerts der Aktien) mittelbar oder unmittelbar von einer Person oder Personen gehalten werden, die nicht im ersten Staat ansässig sind. Der vorstehende Satz ist jedoch nicht anwendbar, wenn die Hauptgattung der Aktien dieses Rechtsträgers oder eines anderen Rechtsträgers desselben multinationalen Konzerns regelmässig an einer oder mehreren anerkannten Börsen gehandelt wird oder wenn dieser Rechtsträger im Vertragsstaat, in dem er ansässig ist, eine tatsächliche Geschäftstätigkeit ausübt, die nicht im blossen Halten von Werten oder sonstigen Aktiven und nicht in einer blossen Hilfstätigkeit oder einer Tätigkeit vorbereitender oder ähnlicher Art im Zusammenhang mit anderen verbundenen Rechtsträgern besteht.

4.  Wenn:

a)
ein Unternehmen eines Vertragsstaats Einkünfte aus dem anderen Vertragsstaat bezieht und der erste Staat diese Einkünfte einer in einem Drittstaat gelegenen Betriebsstätte zurechnet; und
b)
die Gewinne, die dieser Betriebsstätte zugerechnet werden, im ersten Staat von der Steuer befreit sind,

werden die Vorteile nach diesem Abkommen in Bezug auf Einkünfte nicht gewährt, die im Drittstaat einer Steuerbelastung unterliegen, die weniger als 60 Prozent der Steuer beträgt, die auf diesen Einkünften erhoben würde, wenn die Betriebsstätte im ersten Vertragsstaat gelegen wäre. In einem solchen Fall sind die Einkünfte, für die dieser Absatz gilt, ungeachtet der anderen Bestimmungen des Abkommens nach dem Recht des anderen Vertragsstaats steuerbar.

 

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