0.652.1 Convenzione del 25 gennaio 1988 sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale, emendata dal suo protocollo

0.652.1 Übereinkommen vom 25. Januar 1988 über die gegenseitige Amtshilfe in Steuersachen, geändert durch sein Protokoll

Art. 24 Attuazione della Convenzione

1.  Ai fini dell’attuazione della presente Convenzione le Parti comunicano tra di loro per il tramite delle rispettive autorità competenti. Queste ultime possono a tal fine comunicare direttamente tra di loro e possono autorizzare le autorità subordinate ad agire in loro vece. Le autorità competenti di due o più Parti possono stabilire di comune accordo le modalità di applicazione della Convenzione per quanto li concerne.

2.  Se lo Stato richiesto ritiene che l’applicazione della presente Convenzione in un caso particolare possa avere conseguenze gravi e indesiderabili, le autorità competenti dello Stato richiesto e dello Stato richiedente si concertano e si sforzano di risolvere la situazione per via di amichevole composizione.

3.  Un organo di coordinamento composto da rappresentanti delle autorità competenti delle Parti sorveglia, sotto l’egida dell’OCSE, l’attuazione e gli sviluppi della Convenzione. A tal fine, esso raccomanda qualsiasi misura suscettibile di contribuire alla realizzazione degli obiettivi generali della Convenzione. In particolare, l’organo di coordinamento costituisce un forum per lo studio di nuovi metodi e procedure volte ad accrescere la cooperazione internazionale in materia fiscale e, se del caso, raccomanda di rivedere o di modificare la Convenzione. Gli Stati che hanno firmato ma non ancora ratificato, accettato o approvato la Convenzione potranno farsi rappresentare nelle riunioni dall’organo di coordinamento a titolo di osservatori.

4.  Ogni Parte può invitare l’organo di coordinamento ad esprimere un parere sull’interpretazione delle disposizioni della Convenzione.

5.  Se sorgono difficoltà o dubbi tra due o più Parti in merito all’attuazione o all’interpretazione della Convenzione, le autorità competenti di queste Parti si sforzano di risolvere la situazione per via di amichevole composizione. La decisione è comunicata all’organo di coordinamento.

6.  Il Segretario generale dell’OCSE comunica alle Parti e agli Stati firmatari della Convenzione che non l’hanno ancora ratificata, accettata o approvata i pareri espressi dall’organo di coordinamento, conformemente al paragrafo 4 e gli accordi di amichevole composizione ai sensi del paragrafo 5 di cui sopra.

Art. 24 Durchführung des Übereinkommens

1.  Zur Durchführung dieses Übereinkommens verkehren die Vertragsparteien durch ihre jeweiligen zuständigen Behörden miteinander. Die zuständigen Behörden können zu diesem Zweck unmittelbar miteinander verkehren und nachgeordneten Behörden gestatten, für sie zu handeln. Die zuständigen Behörden von zwei oder mehr Vertragsparteien können sich über die Modalitäten der Anwendung des Übereinkommens untereinander einigen.

2.  Ist der ersuchte Staat der Auffassung, dass die Anwendung dieses Übereinkommens in einem bestimmten Fall schwerwiegende und unerwünschte Folgen haben würde, so konsultieren die zuständigen Behörden des ersuchten und des ersuchenden Staates einander und bemühen sich, die Situation in gegenseitigem Einvernehmen zu regeln.

3.  Ein Koordinierungsgremium, das sich aus Vertretern der zuständigen Behörden der Vertragsparteien zusammensetzt, überwacht unter der Leitung der OECD die Durchführung und Entwicklung dieses Übereinkommens. Zu diesem Zweck spricht das Koordinierungsgremium Empfehlungen über Massnahmen aus, die den allgemeinen Zielen des Übereinkommens förderlich sein können. Insbesondere dient es als Forum für die Untersuchung neuer Methoden und Verfahren zur Intensivierung der internationalen Zusammenarbeit in Steuersachen und kann gegebenenfalls Revisionen oder Änderungen des Übereinkommens empfehlen. Staaten, die das Übereinkommen unterzeichnet, aber noch nicht ratifiziert, angenommen oder genehmigt haben, sind berechtigt, bei den Sitzungen des Koordinierungsgremiums als Beobachter vertreten zu sein.

4.  Eine Vertragspartei kann bei dem Koordinierungsgremium Stellungnahmen zur Auslegung des Übereinkommens anfordern.

5.  Ergeben sich zwischen zwei oder mehr Vertragsparteien Schwierigkeiten oder Zweifel bezüglich der Durchführung oder Auslegung des Übereinkommens, so bemühen sich die zuständigen Behörden dieser Vertragsparteien, die Angelegenheit in gegenseitigem Einvernehmen zu regeln. Die Vereinbarung wird dem Koordinierungsgremium mitgeteilt.

6.  Der Generalsekretär der OECD unterrichtet die Vertragsparteien und die Unterzeichnerstaaten, die das Übereinkommen noch nicht ratifiziert, angenommen oder genehmigt haben, von den nach Absatz 4 von dem Koordinierungsgremium abgegebenen Stellungnahmen und den nach Absatz 5 in gegenseitigem Einvernehmen getroffenen Vereinbarungen.

 

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