1. Le Parti riconoscono l’importanza della cooperazione e del coordinamento tra le rispettive autorità garanti della concorrenza per rafforzare l’effettiva applicazione delle norme in materia di concorrenza e raggiungere gli obiettivi del presente Accordo.
2. Le Parti interessate cooperano e si consultano in relazione al modo in cui gestiscono le pratiche anticoncorrenziali di cui all’articolo 6.1 (Regole di concorrenza tra imprese), per porre fine a tali pratiche o ai loro effetti negativi sul commercio.
3. La cooperazione può comprendere lo scambio di informazioni pertinenti di cui le Parti dispongono. Nessuna Parte è tenuta a divulgare informazioni considerate confidenziali in virtù delle proprie leggi e regolamentazioni.
4. Se una Parte ritiene che una determinata pratica continui a incidere sugli scambi ai sensi dei paragrafi 1 e 2 dell’articolo 6.1 (Regole di concorrenza tra imprese), dopo la cooperazione o le consultazioni secondo il paragrafo 2, può chiedere che si tengano consultazioni in seno al Comitato misto. Le Parti interessate forniscono al Comitato misto tutta l’assistenza necessaria affinché possa esaminare la questione e, ove opportuno, eliminare la pratica contestata. Se la Parte interessata non pone fine a tale pratica entro il termine stabilito dal Comitato misto o entro 60 giorni dalla data in cui la questione è stata sottoposta al Comitato misto, la Parte che contesta la pratica può adottare misure adeguate per rimediare alle difficoltà risultanti dalla pratica in questione. Si privilegiano quelle che perturbano il meno possibile il funzionamento del presente Accordo.
5. Fatto salvo il diritto di consultazione ai sensi dei paragrafi 1 e 3, nessuna Parte può ricorrere alla composizione delle controversie prevista nel presente Accordo per le questioni che rientrano nel presente capitolo.
1. Die Vertragsparteien stimmen darin überein, dass Zusammenarbeit und Koordinierung zwischen ihren Wettbewerbsbehörden wichtig sind, um das Wettbewerbsrecht noch wirksamer durchzusetzen und die Ziele dieses Abkommens zu verwirklichen.
2. Die beteiligten Vertragsparteien arbeiten in ihrem Umgang mit wettbewerbswidrigen Praktiken nach Artikel 6.1 (Wettbewerbsregeln betreffend Unternehmen) zusammen und konsultieren sich mit dem Ziel, solche Praktiken oder deren negative Auswirkungen auf den Handel zu beenden.
3. Die Zusammenarbeit kann den Austausch sachdienlicher Informationen umfassen, die den Vertragsparteien vorliegen. Keine Vertragspartei ist verpflichtet, Informationen offenzulegen, die nach ihren innerstaatlichen Gesetzen und Regelungen vertraulich sind.
4. Ist eine Vertragspartei der Ansicht, eine bestimmte Praktik beeinträchtige weiterhin den Handel im Sinne von Artikel 6.1 (Wettbewerbsregeln betreffend Unternehmen) Absätze 1 und 2, so kann sie nach der Zusammenarbeit oder den Konsultationen gemäss Absatz 2 um Konsultationen im Gemischten Ausschuss ersuchen. Die beteiligten Vertragsparteien unterstützen den Gemischten Ausschuss mit allen erforderlichen Mitteln, um die Angelegenheit zu untersuchen und gegebenenfalls die beanstandete Praktik zu unterbinden. Hat die betreffende Vertragspartei innerhalb der vom Gemischten Ausschuss festgesetzten Frist oder innerhalb von 60 Tagen nach Befassung des Gemischten Ausschusses die beanstandete Praktik nicht beendet, kann die diese Praktik beanstandende Vertragspartei geeignete Massnahmen treffen, um den sich aus der beanstandeten Praktik ergebenden Schwierigkeiten abzuhelfen. Vorrangig werden Massnahmen getroffen, die das Funktionieren dieses Abkommens am wenigsten beeinträchtigen.
5. Vorbehältlich des Rechts auf Konsultationen gemäss den Absätzen 1–3 darf keine Vertragspartei für unter dieses Kapitel fallende Angelegenheiten die Streitbeilegung nach diesem Abkommen in Anspruch nehmen.
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.