Signora Oda Helen Sletnes Ambasciatore Missione della Norvegia presso Norway House Rue Archimède 17 1000 Bruxelles Belgio | Bruxelles, il 21 giugno 2017 |
Signor Urs Bucher Ambasciatore Missione della Svizzera presso l’Unione europea Place du Luxembourg 1 1050 Bruxelles Belgio |
Signor Ambasciatore,
Mi pregio comunicarle di aver ricevuto la Sua lettera così redatta:
«1. La Confederazione Svizzera (di seguito «Svizzera») e il Regno di Norvegia («Norvegia»), in veste di Parti al presente Accordo, dichiarano di applicare, nell’ambito del Sistema generalizzato di preferenze («SGP»), regole simili in materia di origine, i cui principi generali di base sono i seguenti:
2. La Svizzera e la Norvegia riconoscono che i materiali originari dell’UE, della Svizzera, della Norvegia o della Turchia ai sensi delle rispettive regole di origine del SGP acquisiscono l’origine di un Paese beneficiario del SGP di ciascuna Parte se sono sottoposti, in tale Paese, a una lavorazione o trasformazione che va oltre alle operazioni di lavorazione o trasformazione considerate insufficienti per conferire il carattere di prodotto originario. Il presente sottoparagrafo si applica ai materiali originari dell’UE e della Turchia che devono soddisfare le condizioni definite, rispettivamente, nei paragrafi 15 e 16.
Le autorità doganali della Svizzera e della Norvegia si prestano la cooperazione amministrativa necessaria, in particolare in materia di controllo a posteriori delle prove dell’origine dei materiali di cui al sottoparagrafo precedente. Si applicano le disposizioni concernenti la cooperazione amministrativa definite nell’appendice I della Convenzione regionale sulle norme di origine preferenziali paneuromediterranee («Convenzione PEM»).
Le disposizioni del presente paragrafo non si applicano ai prodotti dei capitoli da 1 a 24 del Sistema armonizzato di designazione e di codificazione delle merci («Sistema armonizzato»), adottato dall’organizzazione creata dalla Convenzione che istituisce il Consiglio di cooperazione doganale, conchiusa a Bruxelles il 15 dicembre 19501.
3. La Svizzera e la Norvegia accettano le prove dell’origine sostitutive sotto forma di certificati d’origine sostitutivi modulo A («certificati sostitutivi») rilasciati dalle autorità doganali dell’altra Parte e le dichiarazioni d’origine sostitutive allestite dai riesportatori dell’altra Parte registrati a tale scopo.
Ciascuna Parte può valutare l’ammissibilità al trattamento preferenziale dei prodotti coperti da prove dell’origine sostitutive in conformità con la propria legislazione.
4. Prima di rilasciare o allestire una prova dell’origine sostitutiva, ciascuna Parte provvede affinché vengano rispettate le seguenti condizioni:
5. Ai fini del sottoparagrafo 4(c), si applica quanto segue:
In caso di dubbi fondati circa il rispetto del principio di non alterazione, le autorità doganali della Parte di destinazione finale possono chiedere che il dichiarante fornisca le prove del rispetto di tale principio; le prove possono essere presentate in qualsiasi forma.
Su richiesta del riesportatore, le autorità doganali della Parte riesportatrice certificano che, durante la permanenza nel territorio di tale Parte, i prodotti sono rimasti sotto sorveglianza doganale e che, durante il periodo di immagazzinamento nel territorio di tale Parte, non hanno concesso alcuna autorizzazione volta, in qualsivoglia misura, ad alterare o trasformare i prodotti o a sottoporli a operazioni diverse da quelle necessarie a garantirne la conservazione.
Se la prova dell’origine sostitutiva è un certificato sostitutivo, le autorità doganali della Parte di destinazione finale non richiedono un certificato di non manipolazione per il periodo di permanenza dei prodotti nel territorio dell’altra Parte.
6. Ciascuna Parte assicura che:
7. Ciascuna Parte assicura che:
8. Ciascuna Parte provvede affinché:
9. Il riesportatore conserva le prove dell’origine iniziali e le copie delle prove dell’origine sostitutive per almeno tre anni a partire dalla fine dell’anno civile nel quale sono state rilasciate o allestite le prove dell’origine sostitutive.
10. Le Parti convengono gli elementi della collaborazione in materia di sistema REX in conformità con le modalità di cooperazione che devono essere definite tra le autorità competenti delle Parti.
11. Ciascuna controversia tra le Parti riguardo all’interpretazione o all’applicazione del presente Accordo è risolta unicamente tramite negoziati bilaterali tra le Parti. Le Parti consultano l’UE e la Turchia se le controversie possono ripercuotersi sui loro rispettivi interessi.
12. Il presente Accordo può essere modificato in qualsiasi momento mediante consenso scritto di entrambe le Parti. Su richiesta di una delle Parti, vengono avviate consultazioni bilaterali su possibili modifiche al presente Accordo. Le Parti consultano l’UE e la Turchia se le modifiche possono ripercuotersi sui loro rispettivi interessi. La notifica reciproca delle Parti del soddisfacimento dei rispettivi requisiti interni determina l’entrata in vigore delle modifiche a una data stabilita congiuntamente.
13. Ciascuna Parte può sospendere l’applicazione del presente Accordo nel caso in cui nutra gravi dubbi in merito al suo corretto funzionamento, a condizione che l’altra Parte ne sia stata informata per scritto con tre mesi di anticipo.
14. Il presente Accordo può essere denunciato da ciascuna Parte a condizione che l’altra Parte ne sia stata informata per scritto con tre mesi di anticipo.
15. Il primo sottoparagrafo del paragrafo 2 si applica ai materiali originari dell’UE solamente se le Parti hanno conchiuso un simile accordo con l’UE e se si sono notificate reciprocamente il soddisfacimento di tale condizione.
16. Il primo sottoparagrafo del paragrafo 2 si applica ai materiali originari della Turchia solamente se le Parti hanno conchiuso un simile accordo con la Turchia e se si sono notificate reciprocamente il soddisfacimento di tale condizione.
17. A partire dall’entrata in vigore dell’Accordo tra la Svizzera e la Turchia e fatta salva la reciprocità da parte della Turchia, ai sensi del primo sottoparagrafo del paragrafo 2 del presente Accordo ciascuna Parte può provvedere affinché le prove dell’origine sostitutive per i prodotti che incorporano materiali originari della Turchia trasformati, in virtù del cumulo bilaterale, in Paesi beneficiari del SGP possano essere rilasciate o allestite nel territorio delle Parti.
18. La notifica reciproca della Svizzera e della Norvegia del completamento delle necessarie procedure di adozione interne determina l’entrata in vigore del presente Accordo a una data stabilita congiuntamente. A partire da tale data, il presente Accordo sostituisce l’Accordo in forma di scambio di lettere firmato il 23 gennaio 20012.»
Ho l’onore di confermarvi l’accordo del mio Governo in merito a quanto precede.
Per il Regno di Norvegia: Oda Helen Sletnes |
Frau Oda Helen Sletnes Botschafterin Mission von Norwegen bei der Norway House Rue Archimède 17 1000 Brüssel Belgien | Brüssel, den 21. Juni 2017 |
Herrn Urs Bucher Botschafter Mission der Schweiz bei der Europäischen Union Place du Luxembourg 1 1050 Brüssel Belgien |
Herr Botschafter
Ich beehre mich, den Eingang Ihres Schreibens zu bestätigen, das wie folgt lautet:
«1. Die Schweizerische Eidgenossenschaft (die ‹Schweiz›) und das Königreich Norwegen (‹Norwegen›) sind als Vertragsparteien dieses Abkommens der Auffassung, dass sie im Rahmen des Allgemeinen Präferenzensystems (‹APS›) ähnliche Ursprungsregeln anwenden, die auf folgenden allgemeinen Grundsätzen beruhen:
2. Die Schweiz und Norwegen anerkennen, dass Vormaterialien mit Ursprung in der Union, in der Schweiz, in Norwegen oder in der Türkei im Sinne der jeweiligen APS-Ursprungsregeln als Ursprungserzeugnis eines begünstigten Landes des APS-Schemas einer Vertragspartei gelten, wenn sie in diesem begünstigten Land weiter be- oder verarbeitet werden, als Be- oder Verarbeitungen, die als nicht ausreichend gelten, um die Ursprungseigenschaft zu verleihen. Dieser Unterabsatz kommt für Vormaterialien mit Ursprung in der Union und in der Türkei zur Anwendung, sofern die Voraussetzungen in den Absätzen 15 bzw. 16 erfüllt sind.
Die Zollbehörden der Schweiz und Norwegens leisten einander die erforderliche Amtshilfe, insbesondere bei der nachträglichen Prüfung der Ursprungsnachweise für die im vorhergehenden Unterabsatz genannten Vormaterialien. Es gelten die Bestimmungen zur Zusammenarbeit der Verwaltungen in Anlage I zum Regionalen Übereinkommen über Pan-Europa-Mittelmeer-Präferenzursprungsregeln (‹PEM-Übereinkommen›).
Dieser Absatz gilt nicht für die Waren der Kapitel 1–24 des Harmonisierten Systems zur Bezeichnung und Codierung der Waren (‹Harmonisiertes System›), das von der Organisation verabschiedet wurde, die gemäss der am 15. Dezember 19501 in Brüssel abgeschlossenen Konvention betreffend die Gründung eines Rates für die Zusammenarbeit auf dem Gebiete des Zollwesens gegründet wurde.
3. Die Schweiz und Norwegen akzeptieren die von den Zollbehörden der anderen Vertragspartei ausgestellten Ersatz-Ursprungsnachweise in Form von Ersatz-Ursprungszeugnissen nach Formblatt A (‹Ersatzzeugnis›) sowie Ersatzerklärungen zum Ursprung, die von zu diesem Zweck registrierten Wiederversendern der anderen Vertragspartei ausgefertigt wurden.
Jede Vertragspartei beurteilt im Einklang mit ihrer eigenen Gesetzgebung, ob Erzeugnissen mit Ersatz-Ursprungsnachweis eine Präferenzbehandlung gewährt werden soll.
4. Jede Vertragspartei sorgt dafür, dass die folgenden Bedingungen erfüllt sind, bevor ein Ersatz-Ursprungsnachweis ausgestellt oder ausgefertigt wird:
5. Für die Zwecke von Unterabsatz 4(c) gilt Folgendes:
Bestehen begründete Zweifel an der Einhaltung des Grundsatzes der Nicht-Veränderung, können die Zollbehörden der Vertragspartei der endgültigen Bestimmung den Anmelder auffordern, die Einhaltung des Grundsatzes nachzuweisen, was auf jede Art geschehen kann.
Auf Antrag des Wiederversenders bestätigt die Zollbehörde der wiederversendenden Vertragspartei, dass die Erzeugnisse während ihres Aufenthalts auf dem Gebiet dieser Vertragspartei unter zollamtlicher Überwachung geblieben sind und dass die Zollbehörde keine Erlaubnis erteilt hat, diese während der Lagerung auf dem Gebiet der Vertragspartei zu verändern, in irgendeiner Weise umzuwandeln oder sie Be- oder Verarbeitungen zu unterziehen, die über das zur Erhaltung ihres Zustands erforderliche Mass hinausgehen.
Handelt es sich beim Ersatznachweis um ein Ersatzzeugnis, so dürfen die Zollbehörden der Vertragspartei der endgültigen Bestimmung keine Nicht-Manipulations-Bescheinigung für die Zeit anfordern, in der sich die Erzeugnisse auf dem Gebiet der anderen Vertragspartei befanden.
6. Jede Vertragspartei stellt sicher, dass:
7. Jede Vertragspartei stellt sicher, dass:
8. Jede Vertragspartei sorgt dafür, dass:
9. Die ursprünglichen Ursprungsnachweise und Kopien der Ersatz-Ursprungsnachweise sind vom Wiederversender ab dem Ende des Kalenderjahres, in dem die Ersatz-Ursprungsnachweise ausgestellt oder ausgefertigt wurden, mindestens drei Jahre lang aufzubewahren.
10. Die Vertragsparteien verständigen sich auf die Aspekte der gegenseitigen Zusammenarbeit in Bezug auf das REX-System im Einklang mit den Modalitäten der Zusammenarbeit, die zwischen den zuständigen Behörden der Vertragsparteien noch zu vereinbaren sind.
11. Mögliche Streitigkeiten zwischen den Vertragsparteien, die sich bei der Auslegung oder Anwendung dieses Abkommens ergeben, werden ausschliesslich im Rahmen bilateraler Verhandlungen zwischen den Vertragsparteien beigelegt. Falls die Streitigkeiten auch die Interessen der Union und/oder der Türkei betreffen könnten, so werden diese konsultiert.
12. Die Vertragsparteien können dieses Abkommen in gegenseitigem Einvernehmen jederzeit in schriftlicher Form abändern. Auf Antrag einer Vertragspartei nehmen beide Vertragsparteien Konsultationen über mögliche Änderungen dieses Abkommens auf. Falls diese Änderungen die Interessen der Union und/oder der Türkei betreffen könnten, so werden diese konsultiert. Solche Änderungen treten zu einem einvernehmlich vereinbarten Zeitpunkt in Kraft, sobald beide Vertragsparteien sich gegenseitig den Abschluss ihrer jeweiligen innerstaatlichen Verfahren notifiziert haben.
13. Jede der beiden Vertragsparteien kann die Durchführung dieses Abkommens unverzüglich aussetzen, wenn sie schwerwiegende Zweifel an seinem ordnungsmässigen Funktionieren hat und sofern sie die andere Vertragspartei drei Monate im Voraus schriftlich darüber in Kenntnis gesetzt hat.
14. Jede der beiden Vertragsparteien kann dieses Abkommen kündigen, sofern sie die andere Vertragspartei drei Monate im Voraus schriftlich darüber in Kenntnis gesetzt hat.
15. Der erste Unterabsatz von Absatz 2 gilt für Vormaterialien mit Ursprung in der Union nur, sofern die Vertragsparteien ein ähnliches Abkommen mit der Union abgeschlossen und sich gegenseitig über die Erfüllung dieser Voraussetzung informiert haben.
16. Der erste Unterabsatz von Absatz 2 gilt für Vormaterialien mit Ursprung in der Türkei nur, sofern die Vertragsparteien ein ähnliches Abkommen mit der Türkei abgeschlossen und sich gegenseitig über die Erfüllung dieser Voraussetzung informiert haben.
17. Sobald das Abkommen zwischen der Schweiz und der Türkei gemäss dem ersten Unterabsatz von Absatz 2 dieses Abkommens in Kraft ist und unter der Voraussetzung der Gegenseitigkeit seitens der Türkei, kann jede Vertragspartei vorsehen, dass in den Vertragsparteien Ersatz-Ursprungsnachweise für Erzeugnisse ausgestellt oder ausgefertigt werden können, die Vormaterialien mit Ursprung in der Türkei enthalten, die im Rahmen der bilateralen Kumulierung in APS-begünstigten Ländern be- oder verarbeitet wurden.
18. Dieses Abkommen wird zu einem einvernehmlich festgelegten Zeitpunkt in Kraft treten, sobald die Schweiz und Norwegen sich gegenseitig den Abschluss der zur Annahme notwendigen innerstaatlichen Verfahren notifiziert haben. Ab diesem Zeitpunkt wird es das Abkommen in Form eines Briefwechsels ersetzen, das am 23. Januar 20012 unterzeichnet wurde.»
Ich beehre mich, Ihnen die Zustimmung meiner Regierung zum Inhalt dieses Schreibens zu bestätigen.
Für das Königreich Norwegen: Oda Helen Sletnes |
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.