1. Gli Stati dell’AELS e il CCG si sforzano di rinunciare ad avviare procedure o misure antidumping gli uni contro gli altri.
2. I diritti e gli obblighi delle Parti in merito all’applicazione di misure antidumping sono retti dall’articolo VI del GATT 1994 e dall’Accordo dell’OMC relativo all’applicazione dell’articolo VI del GATT 199414, fatto salvo quanto disposto nel presente articolo.
3. Prima che uno Stato dell’AELS o il GGC avvii un’inchiesta intesa a determinare l’esistenza, il grado e l’effetto di una presunta attività di dumping in uno Stato dell’AELS o nel CCG ai sensi dell’articolo VI del GATT 1994 e dell’Accordo relativo all’applicazione dell’articolo VI del GATT 1994, la Parte intenzionata ad avviare tale inchiesta informa per scritto lo Stato dell’AELS o il CCG, i cui beni sono oggetto dell’inchiesta, e gli accorda un periodo di 30 giorni al fine di trovare una soluzione reciprocamente accettabile. Le consultazioni si svolgono in seno al Comitato misto su richiesta di uno Stato dell’AELS o del GGC entro dieci giorni dalla data di ricevimento della notifica.
4. Se una misura antidumping venisse applicata da uno Stato dell’AELS o dal CCG, tale misura dev’essere sospesa senza eccezioni al più tardi dopo tre anni dalla sua imposizione. Nulla di quanto enunciato nel presente paragrafo può impedire a uno Stato dell’AELS o al CCG di introdurre nuove misure antidumping conformemente ai paragrafi 2 e 3 del presente articolo relative a prodotti soggetti a misure che sono state sospese.
5. Cinque anni dopo l’entrata in vigore del presente Accordo, le Parti esaminano in seno al Comitato misto se è necessario mantenere la possibilità di adottare misure antidumping tra di esse. Se, dopo il primo esame, le Parti decidono che è necessario mantenere tale possibilità, esse riesaminano successivamente la questione ogni due anni in seno al Comitato misto.
14 RS 0.632.20, Allegato 1A.8
1. Die EFTA-Staaten und der GCC bemühen sich, die Einleitung von Antidumpingverfahren und -massnahmen gegeneinander zu unterlassen.
2. Die Rechte und Pflichten der Vertragsparteien bezüglich der Anwendung von Antidumpingmassnahmen richten sich vorbehältlich dieses Artikels nach Artikel VI GATT 1994 und nach dem WTO-Übereinkommen zur Durchführung des Artikels VI GATT 199414.
3. Bevor ein EFTA-Staat oder der GCC eine Untersuchung nach Artikel VI GATT 1994 und dem Übereinkommen zur Durchführung des Artikels VI GATT 1994 einleitet, um das Vorliegen, die Höhe und die Auswirkungen angeblicher Dumpingpraktiken in einem EFTA-Staat oder im GCC festzustellen, unterrichtet die Vertragspartei, die eine Untersuchung einleiten will, schriftlich denjenigen EFTA-Staat, dessen Erzeugnisse untersucht werden sollen oder den GCC, und gewährt eine Frist von 30 Tagen, um eine beiderseits annehmbare Lösung zu finden. Die Konsultationen finden im Rahmen des Gemischten Ausschusses statt, falls ein EFTA-Staat oder der GCC dies innert zehn Tagen nach Erhalt der Notifikation verlangt.
4. Wendet ein EFTA-Staat oder der GCC eine Antidumpingmassnahme an, ist diese Massnahme ausnahmslos innert drei Jahren nach deren Einleitung zu beenden. Dieser Absatz hindert einen EFTA-Staat oder den GCC nicht daran, in Übereinstimmung mit Absätzen 2 und 3 dieses Artikels neue Antidumpingmassnahmen für Erzeugnisse einzuführen, die Gegenstand beendeter Massnahmen waren.
5. Fünf Jahre nach Inkrafttreten dieses Abkommens überprüfen die Vertragsparteien im Gemischten Ausschuss, ob die Beibehaltung der Möglichkeit, zwischen ihnen Antidumpingmassnahmen einzuleiten, erforderlich ist. Beschliessen die Vertragsparteien nach der ersten Überprüfung, dass die Beibehaltung dieser Möglichkeit erforderlich ist, unterziehen sie danach alle zwei Jahre diese Frage im Gemischten Ausschuss einer Überprüfung.
14 SR 0.632.20, Anhang 1A.8
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.