0.632.251 Accordo del 20 dicembre 1973 concernente il commercio internazionale di tessili (con All.)

0.632.251 Vereinbarung vom 20. Dezember 1973 über den internationalen Handel mit Textilien (mit Anlagen)

Art. 3

1.  Salvo ove siano giustificate secondo l’Accordo generale (compresi gli allegati e i protocolli di detto Accordo), i Paesi partecipanti non istituiscono nuove restrizioni al commercio dei prodotti tessili e non intensificano le restrizioni esistenti, a meno che dette misure risultino giustificate secondo le disposizioni del presente articolo.

2.  I Paesi partecipanti convengono di avvalersi delle disposizioni del presente articolo soltanto moderatamente e di limitarne l’applicazione a prodotti precisi e ai Paesi le cui esportazioni causano una disorganizzazione del mercato giusta l’allegato A, tenendo pienamente conto dei principi e degli scopi convenuti, indicati nel presente Accordo, nonché degli interessi dei Paesi importatori e dei Paesi esportatori. I Paesi partecipanti tengono in considerazione le importazioni in provenienza da qualsiasi Paese e s’adoperano a mantenere l’equità adeguata. Tenendo conto delle disposizioni dell’articolo 6, essi si sforzano di evitare misure discriminatorie nei casi in cui determinate importazioni in provenienza da parecchi Paesi partecipanti fossero causa di disorganizzazione del mercato e qualora risulti inevitabile il ricorso al presente articolo.

3.  Un Paese importatore partecipante, se reputa che vi sia disorganizzazione del suo mercato giusta la definizione della disorganizzazione del mercato di cui all’allegato A, a cagione dell’importazione di un determinato prodotto tessile non ancora sottoposto a limitazione, s’adopera per consultarsi con qualsiasi Paese esportatore partecipante allo scopo di porre rimedio alla disorganizzazione del mercato. Nella sua domanda, il Paese importatore può indicare un preciso grado di limitazione che, secondo il suo parere, dovrebbe essere applicato all’esportazione del prodotto, tenendo conto che questo grado non può essere inferiore al livello generale definito nell’allegato B. Qualsiasi Paese esportatore interessato dà immediatamente seguito alla domanda di consultazione. La domanda di consultazione proveniente da un Paese importatore dev’essere corredata di un’esposizione oggettiva dei motivi e della giustificazione della sua presentazione, compresi i dati più recenti concernenti gli elementi di disorganizzazione del mercato; il Paese richiedente comunica simultaneamente tutte queste informazioni al Presidente dell’Organo di sorveglianza dei tessili.

4.  Qualora, durante la consultazione, le Parti convengono che la situazione esige restrizioni del commercio del prodotto tessile pertinente, il grado di restrizione è fissato a un livello non inferiore a quello definito nell’allegato B. I particolari dell’accordo così realizzato sono comunicati all’Organo di sorveglianza dei tessili il quale determina se questa intesa sia giustificata rispetto alle disposizioni del presente Accordo.

5.
i) Ove, nondimeno, nessuna intesa sia intervenuta alla scadenza di un termine di sessanta giorni a contare dalla ricezione della domanda da parte del o dei Paesi esportatori partecipanti, tanto riguardo alla domanda di limitazione delle esportazioni, quanto riguardo a qualsiasi altra soluzione, il Paese partecipante richiedente può, per il periodo di dodici mesi decorrente dalla data di ricezione della domanda a parte del o dei Paesi esportatori partecipanti, dichiarare inammissibili, per il consumo interno, le importazioni, provenienti dal o dai Paesi partecipanti di cui al paragrafo 3 precedente, di tessili o di prodotti tessili cagionanti una disorganizzazione del mercato (secondo l’allegato A), ad un livello pari o superiore a quello definito nell’allegato B. Questo livello potrà essere adeguato verso l’alto, allo scopo di evitare difficoltà irragionevoli alle aziende commerciali partecipanti agli scambi pertinenti, in ogni misura compatibile con le finalità del presente articolo. Simultaneamente, la questione è sottoposta all’immediata attenzione dell’Organo di sorveglianza dei tessili.
ii)
Tuttavia, ciascuna Parte ha la facoltà di adire l’Organo di sorveglianza dei tessili prima della scadenza del termine di sessanta giorni.
iii)
Nell’uno o nell’altro caso, l’Organo di sorveglianza dei tessili provvede senza indugio all’esame della questione e fa raccomandazioni adeguate alle Parti direttamente interessate, entro trenta giorni a contare da quello in cui la questione gli è stata sottoposta. Queste raccomandazioni sono parimente comunicate, per informazione, al Comitato dei tessili e al Consiglio dei rappresentanti delle Parti contraenti all’Accordo generale. Subito dopo la ricezione di tali raccomandazioni i Paesi partecipanti interessati dovrebbero riesaminare le misure prese o previste, allo scopo di riscontrare se occorre istituirle, mantenerle in vigore, modificarle o revocarle.

6.  In circostanze affatto inabituali e critiche, in cui le importazioni di uno o più prodotti tessili, eseguite durante il periodo di sessanta giorni di cui al paragrafo 5 precedente, cagionerebbero una grave disorganizzazione del mercato provocante un pregiudizio difficilmente riparabile, il Paese importatore chiede al Paese esportatore interessato di cooperare senza indugio, a livello bilaterale e in condizioni d’urgenza, allo scopo di evitare detto pregiudizio e comunica immediatamente all’Organo di sorveglianza dei tessili i particolari della situazione. I Paesi interessati possono conchiudere qualsiasi accordo provvisorio reciprocamente accettabile e reputato necessario per affrontare la situazione, senza pregiudicare le consultazioni sulla questione, avviabile in virtù del paragrafo 3 del presente articolo. Nel caso in cui non si giunga a un siffatto accordo provvisorio, possono essere applicate misure limitative temporanee di un livello superiore a quello definito nell’allegato B, intese segnatamente ad evitare difficoltà irragionevoli alle aziende commerciali partecipanti agli scambi pertinenti. Salvo nel caso di possibilità di fornitura rapida, che comprometterebbe lo scopo di siffatte misure, il Paese importatore notifica quest’ultime, con un preavviso di una settimana almeno, ai Paesi esportatori partecipanti e avvia o prosegue le consultazioni previste nel paragrafo 3 del presente articolo. Se una misura è presa in virtù del presente paragrafo, l’uno o l’altra Parte può adire l’Organo di sorveglianza dei tessili. Questo procede nel modo previsto nel paragrafo 5 precedente. A contare dalla ricezione delle raccomandazioni dell’Organo di sorveglianza dei tessili, il Paese importatore partecipante provvede a riesaminare le misure prese e presenta un rapporto a tale riguardo all’Organo di sorveglianza dei tessili.

7.  Ove si avvalgano delle misure previste nel presente articolo, i Paesi partecipanti s’adoperano, applicandole, per evitare ogni pregiudizio alla produzione e alle vendite dei Paesi esportatori, in particolare a quelle dei Paesi in sviluppo, e rinunciano a qualsiasi provvedimento atto a ingenerare ostacoli non tariffali completivi al commercio dei prodotti tessili. Mediante rapide consultazioni, essi adottano adeguate misure, in particolare per le merci già spedite o in fase di spedizione. Qualora non giungano a un accordo, la vertenza può essere sottoposta all’Organo di sorveglianza dei tessili, il quale fa le adeguate raccomandazioni.

8.  Le misure prese in virtù del presente articolo sono applicabili per periodi limitati non superiori a un anno, salvo restando la possibilità di rinnovarle o di prorogarle per periodi completivi di un anno, a condizione che i Paesi partecipanti direttamente interessati si siano accordati al riguardo. In questo caso sono applicabili le disposizioni dell’allegato B. Le proposte di rinnovo o di proroga, di modificazione o d’eliminazione di siffatte misure, oppure qualsiasi vertenza a tale riguardo sono sottoposte all’Organo di sorveglianza dei tessili, il quale fa le raccomandazioni adeguate. Nondimeno, la durata di validità degli accordi bilaterali di limitazione, conchiusi in virtù del presente articolo, può essere superiore a un anno, conformemente alle disposizioni dell’allegato B.

9.  I Paesi partecipanti riesaminano costantemente le misure prese in virtù del presente articolo e procedono ad adeguate consultazioni con tutti i Paesi partecipanti toccati da dette misure, allo scopo di eliminarle non appena possibile. Essi presentano periodicamente, in ogni caso almeno una volta all’anno, un rapporto all’Organo di sorveglianza dei tessili sui progressi attuati nell’eliminazione delle misure suddette.

Art. 3

1.  Ohne Rechtfertigung nach dem GATT (einschliesslich seiner Anlagen und Protokolle) werden die Teilnehmerländer keine neuen Beschränkungen des Handels mit Textilerzeugnissen einführen und die bestehenden Beschränkungen nicht verschärfen, es sei denn, solche Massnahmen seien nach diesem Artikel gerechtfertigt.

2.  Die Teilnehmerländer kommen überein, diesen Artikel nur massvoll anzuwenden und seine Anwendung auf genau bezeichnete Erzeugnisse und auf Länder zu beschränken, deren Ausfuhr derartiger Erzeugnisse Marktzerrüttungen im Sinne der Anlage A verursacht, wobei die in dieser Vereinbarung niedergelegten vereinbarten Grundsätze und Ziele sowie die Interessen sowohl der Einfuhr- als auch der Ausfuhrländer voll berücksichtigt werden. Die Teilnehmerländer werden die Einfuhren aus allen Ländern berücksichtigen und bestrebt sein, eine angemessene Gerechtigkeit walten zu lassen. Sie werden sich bemühen, unter Beachtung des Artikels 6 diskriminierende Massnahmen zu vermeiden, wenn die Marktzerrüttung durch Einfuhren aus mehr als einem Teilnehmerland verursacht wurde und wenn die Anwendung des vorliegenden Artikels unvermeidlich ist.

3.  Wird nach Auffassung eines einführenden Teilnehmerlandes dessen Markt im Sinne der Definition der Marktzerrüttung in Anlage A durch Einfuhren eines bestimmten nicht bereits der Beschränkung unterliegenden Textilerzeugnisses zerrüttet, so bemüht es sich um Konsultationen mit jedem in Betracht kommenden ausführenden Teilnehmerland mit dem Ziel, diese Zerrüttung zu beseitigen. In seinem Ersuchen kann das Einfuhrland das Ausmass angeben, auf das nach seiner Meinung die Ausfuhr der betreffenden Erzeugnisse zu beschränken wäre; dieses Ausmass darf jedoch nicht kleiner sein als der in Anlage B angegebene allgemeine Stand. Jedes betroffene Ausfuhrland wird ein derartiges Ersuchen um Konsultationen unverzüglich beantworten. Dem Gesuch des Einfuhrlandes um Konsultationen ist eine eingehende sachliche Darstellung und eine Rechtfertigung einschliesslich der jüngsten Angaben über Faktoren der Marktzerrüttung beizufügen; diese Angaben werden von dem ersuchenden Land gleichzeitig dem Präsidenten des Textilüberwachungsorgans übermittelt.

4.  Besteht während der Konsultationen gegenseitiges Einvernehmen darüber, dass die Lage Beschränkungen im Handel mit dem betreffenden Textilerzeugnis erfordert, so wird das Ausmass der Beschränkung nicht unter dem in Anlage B vorgesehenen Stand festgesetzt. Einzelheiten der erzielten Übereinkunft werden dem Textilüberwachungsorgan mitgeteilt, das bestimmt, ob die Übereinkunft nach dieser Vereinbarung gerechtfertigt ist.

5.
i) Ist jedoch binnen sechzig Tagen nach Eingang des Gesuchs bei einem teilnehmenden Ausfuhrland keine Einigung über das Begehren nach Ausfuhrbeschränkung oder über eine anderweitige Lösung erzielt worden, so kann sich das ersuchende Teilnehmerland weigern, während der auf den Tag des Eingangs des Gesuchs bei dem teilnehmenden Ausfuhrland folgenden zwölf Monate die Textilien oder Textilerzeugnisse, welche die Marktzerrüttung (im Sinne der Anlage A) verursachen, aus einem in Absatz 3 bezeichneten Teilnehmerland in einem Umfang zur Einfuhr in seinem Binnenmarkt zuzulassen, der dem in Anlage B angegebenen Stand entspricht oder darüber liegt. Dieser Stand kann nach oben ausgeglichen werden, um unbillige Härten für die an dem betreffenden Handel beteiligten Unternehmen zu vermeiden, soweit dies mit den Zwecken dieses Artikels vereinbar ist. Gleichzeitig wird die Angelegenheit dem Textilüberwachungsorgan zur unverzüglichen Behandlung unterbreitet.
ii)
Es steht jedoch jeder Partei frei, die Angelegenheit vor Ablauf der Sechzigtagefrist dem Textilüberwachungsorgan vorzulegen.
iii)
In jedem Fall prüft das Textilüberwachungsorgan die Angelegenheit umgehend und richtet binnen dreissig Tagen nach dem Tag, an dem die Angelegenheit ihm vorgelegt wurde, geeignete Empfehlungen an die unmittelbar beteiligten Parteien. Diese Empfehlungen werden auch dem Textilausschuss und dem GATT-Rat zur Kenntnis gebracht. Sogleich nach Eingang derartiger Empfehlungen sollen die betreffenden Teilnehmerländer die getroffenen oder beabsichtigten Massnahmen überprüfen, um abzuklären, ob sie einzuführen, fortzusetzen, zu ändern oder aufzuheben sind.

6.  In einer höchst ungewöhnlichen und kritischen Lage, in der die Einfuhr eines Textilerzeugnisses während der in Absatz 5 vorgesehenen Sechzigtagefrist den Markt ernstlich zerrütten und einen schwer zu behebenden Schaden verursachen würde, ersucht das Einfuhrland das betreffende Ausfuhrland darum, sofort auf bilateraler Ebene mit ihm dringlich zusammenzuarbeiten, um einen solchen Schaden abzuwenden; es teilt gleichzeitig dem Textilüberwachungsorgan sofort alle Einzelheiten der Lage mit. Die betreffenden Länder können jede gegenseitig annehmbare vorübergehende Vereinbarung als Abhilfemassnahme treffen, die ihnen zur Behebung der Lage erforderlich scheint, unbeschadet der Konsultationen in Bezug auf die Angelegenheit gemäss Absatz 3 dieses Artikels. Wird eine derartige vorläufige Vereinbarung nicht erreicht, so können vorübergehende Beschränkungsmassnahmen auf einem höheren Stand als dem in Anlage B angegebenen angewendet werden, um insbesondere unbillige Härten für die an dem betroffenen Handel beteiligten Unternehmen zu vermeiden. Sofern nicht die Möglichkeit einer schnellen Lieferung besteht, welche den Zweck der Massnahme untergraben würde, notifiziert das Einfuhrland diese Massnahme dem teilnehmenden Ausfuhrland mindestens eine Woche im voraus und nimmt Konsultationen nach Absatz 3 auf oder setzt sie fort. Wird eine Massnahme nach dem vorliegenden Absatz getroffen, so kann jede Partei die Angelegenheit dem Textilüberwachungsorgan unterbreiten. Dieses verfährt in der in Absatz 5 vorgesehenen Weise. Nach Eingang der Empfehlungen des Textilüberwachungsorgans überprüft das teilnehmende Einfuhrland die getroffenen Massnahmen und berichtet darüber dem Textilüberwachungsorgan.

7.  Teilnehmerländer, die zu Massnahmen auf Grund dieses Artikels greifen, werden bei deren Einführung Schädigungen der Produktion und des Absatzes der Ausfuhrländer, insbesondere der Entwicklungsländer, zu vermeiden suchen, und dafür sorgen, dass solche Massnahmen nicht in einer Form erfolgen, die zur Errichtung zusätzlicher nichttarifärer Handelsschranken für Textilerzeugnisse führt. Sie werden durch umgehende Konsultationen geeignete Verfahren vorsehen, insbesondere hinsichtlich der Waren, die bereits versandt worden sind oder in Kürze versandt werden sollen. Wird keine Einigung erzielt, so kann die Angelegenheit dem Textilüberwachungsorgan unterbreitet werden, das die angemessenen Empfehlungen ausarbeiten wird.

8.  Auf Grund dieses Artikels getroffene Massnahmen können für einen begrenzten Zeitraum von höchstens einem Jahr eingeführt werden, unter Vorbehalt der Erneuerung oder Verlängerung um einen zusätzlichen Zeitraum von einem Jahr, sofern zwischen den unmittelbar betroffenen Teilnehmerstaaten Einigkeit über diese Erneuerung oder Verlängerung erzielt wird. In diesen Fällen ist Anlage B anwendbar. Vorschläge zur Erneuerung oder Verlängerung, Änderung oder Beseitigung derartiger Massnahmen sowie jede Meinungsverschiedenheit darüber werden dem Textilüberwachungsorgan vorgelegt, das die angemessenen Empfehlungen ausarbeiten wird. Bilaterale Beschränkungsübereinkünfte auf Grund dieses Artikels können jedoch für Zeiträume von mehr als einem Jahr nach Massgabe von Anlage B geschlossen werden.

9.  Die Teilnehmerländer überprüfen ständig alle Massnahmen, die sie auf Grund dieses Artikels ergriffen haben, und gewähren jedem Teilnehmerland, das von solchen Massnahmen betroffen wird, angemessene Gelegenheit zur Konsultation mit dem Ziel, die Massnahmen möglichst bald aufzuheben. Sie berichten dem Textilüberwachungsorgan von Zeit zu Zeit, mindestens jedoch einmal jährlich, über die bei der Aufhebung solcher Massnahmen erzielten Fortschritte.

 

Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
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