0.632.231.62 Trattamento differenziato e più favorevole. Reciprocità e partecipazione più completa dei Paesi in via di sviluppo

0.632.231.62 Differenzierte und günstigere Behandlung. Gegenseitigkeit und verstärkte Teilnahme der Entwicklungsländer

Preambolo

Nota: il testo che segue è stato allestito senza pregiudizio della posizione di nessuna delegazione circa il proprio statuto giuridico finale. Alcune delegazioni ritengono che tale testo debba figurare nell’Accordo generale4 sotto forma di un nuovo articolo o d’un insieme di nuove disposizioni. Altre ritengono che esso debba essere adottato dalle Parti contraenti sotto forma di una dichiarazione o decisione. Quindi, gli potranno essere apportate modificazioni consequenziali per tener conto della decisione che sarà presa su questo punto.

1.  Nonostante le disposizioni dell’articolo 1 dell’Accordo generale, le parti contraenti possono concedere un trattamento differenziato e più favorevole ai paesi in via di sviluppo5, senza concederlo ad altre parti contraenti.

2.  Le disposizioni del paragrafo 1 s’applicano agli elementi seguenti:6

a)
Trattamento tariffario preferenziale accordato dalle parti contraenti sviluppate riguardo ai prodotti originari dei paesi in via di sviluppo, conformemente al Sistema generalizzato delle preferenze;7
b)
Trattamento differenziato e più favorevole riguardo alle disposizioni dell’Accordo generale relative ai provvedimenti non tariffali disciplinati dalle disposizioni di istrumenti negoziati multi lateralmente sotto gli auspici del GATT;
c)
Accordi regionali o mondiali conclusi fra le parti contraenti poco sviluppate, intese a ridurre o eliminare dazi, su base reciproca e conformemente ai criteri o alle condizioni che fossero prescritte dalle Parti contraenti, nell’intento di ridurre o eliminare, su base mutua, provvedimenti non tariffari, gravanti i prodotti che tali parti incontraenti importano dalle une o le altre parti;
d)
Trattamento speciale concesso ai paesi in via di sviluppo meno progrediti, nel contesto di qualsiasi provvedimento generale o specifico in favore dei paesi in via di sviluppo.

3.  Ogni trattamento differenziato e più favorevole concesso al titolo della presente clausola:

a)
sarà concluso per agevolare e promuovere il commercio dei paesi in via di sviluppo e non per instaurare ostacoli o difficoltà indebiti al commercio di qualsiasi altra parte contraente;
b)
non costituirà un ostacolo alla riduzione e all’eliminazione di dazi o altre restrizioni al commercio, sul fondamento del trattamento della nazione più favorita;
c)
sarà, nel caso di un trattamento concesso a paesi in via di sviluppo da parti contraenti sviluppate, concepito e, se necessario, modificato per rispondere in modo positivo ai bisogni dello sviluppo, delle finanze e del commercio dei paesi in via di sviluppo.

4.8  Ciascuna parte contraente che adotta provvedimenti per istituire un accordo conformemente ai paragrafi 1, 2 e 3 che precedono oppure ulteriormente per modificare o cessare di accordare un trattamento differenziato e più favorevole:

a)
ne fà notifica alle Parti contraenti fornendo tutte le informazioni che esse potessero giudicare adeguate in merito a tali provvedimenti;
b)
si presterà senza indugio a consultazioni, su domanda delle parti contraenti interessate, in merito a qualsiasi difficoltà o problema che dovesse sorgere. Le Parti contraenti, ove detta parte contraente ne faccia domanda, procederanno a consultazioni sul problema con tutte le parti contraenti interessate onde giungere a soluzioni soddisfacenti per tutte queste parti contraenti.

5.  I paesi sviluppati non attendono reciprocità per gli impegni da essi assunti durante negoziati commerciali, intesi alla riduzione o alla eliminazione di dazi e altri ostacoli ad commercio dei paesi in via di sviluppo, ovvero sia i paesi sviluppati non aspettano dai paesi in via di sviluppo che abbiano da apportare, durante i negoziati commerciali, contributi incompatibili con i bisogni dello sviluppo, delle finanze e del commercio di ciascuno di questi paesi. Le parti contraenti non cercheranno quindi di ottenere, e le parti contraenti poco sviluppate non saranno tenute ad accordare, concessioni incompatibili con i bisogni dello sviluppo delle finanze e dei commerci di quest’ultime parti.

6.  In considerazione delle difficoltà economiche speciali e dei bisogni specifici dello sviluppo, delle finanze e del commercio dei paesi meno progrediti, i paesi sviluppati daranno prova della più grande moderazione nell’ottenere concessioni o contributi in compenso di impegni da essi assunti nell’intento di ridurre o eliminare dazi o altri ostacoli al commercio di detti paesi e tanto meno ci si aspetterà dalla parte dei paesi meno progrediti che abbiano da accordare concessioni o apportare contributi incompatibili con il riconoscimento della loro situazione e dei loro problemi specifici.

7.  Le concessioni accordate e i contributi apportati come anche gli obblighi assunti nell’ambito delle disposizioni dell’Accordo generale dalle parti contraenti sviluppate e le parti contraenti poco sviluppate dovrebbero promuovere le finalità fondamentali di detto accordo, comprese quelle che sono iscritte nel preambolo e nell’articolo XXXVI. Le parti contraenti poco sviluppate sperano che la propria capacità d’apportare contributi o d’accordare concessioni, negoziato o ancora di avviare qualsiasi altra azione reciprocamente convenuta nell’ambito delle disposizioni e delle procedure dell’Accordo generale abbia a migliorare con lo sviluppo progressivo delle loro economie e della loro situazione commerciale e quindi auspicano, conseguentemente, di poter più pienamente prendere parte nell’insieme dei diritti e degli obblighi derivanti dall’Accordo generale.

8.  Sarà particolarmente tenuto conto della seria difficoltà che i paesi meno progrediti risentano nell’accordare concessioni e nell’apportare contributi in quanto la loro situazione economica speciale e i bisogni del loro sviluppo, finanze e commercio non lo consentano.

9.  Le parti contraenti collaboreranno agli accordi intesi ad esaminare l’applicazione delle disposizioni, senza trascurare la necessità da parte delle parti contraenti di sforzarsi individualmente e collettivamente, per rispondere ai bisogni di sviluppo dei paesi in via di sviluppo e alle finalità dell’Accordo generale.

4 RS 0.632.21

5 L’espressione «Paesi in via di sviluppo», come impiegata nel presente testo, va intesa designante parimente i territori in via di sviluppo.

6 Le Parti contraenti hanno facoltà d’esaminare secondo la specie, giusta le disposizioni dell’Accordo generale riguardanti l’azione collettiva, tutte le proposte di trattamento differenziato più favorevoli non sbocciate da disposizioni del presente paragrafo.

7 Così come definito nella decisione delle Parti contraenti in data 25 giugno 1971 concernente l’istaurazione di un «sistema generalizzato delle preferenze, senza reciprocità né discriminazione, che fosse vantaggioso per i Paesi in via di sviluppo».

8 Nulla in queste disposizioni pregiudica i diritti che le parti contraenti hanno acquisito in base all’Accordo generale.

Präambel

Anmerkung: Der nachstehende Text wurde unbeschadet des Standpunktes der einzelnen Delegationen bezüglich seiner endgültigen Rechtsform erarbeitet. Einige Delegationen sind der Auffassung, dass dieser Text als neuer Artikel oder als ein Satz neuer Bestimmungen in das Allgemeine Abkommen4 aufgenommen werden sollte. Andere vertreten die Auffassung, dass der Text von den Vertragsparteien als Erklärung oder Beschluss angenommen werden sollte. Je nach Entscheidung könnten entsprechende Textänderungen notwendig werden.

1.  Ungeachtet des Artikels 1 des Allgemeinen Abkommens können die Vertragsparteien den Entwicklungsländern5 eine differenzierte und günstigere Behandlung gewähren, ohne diese Behandlung den anderen Vertragsparteien zu gewähren.

2.  Absatz 1 findet Anwendung auf6:

a)
präferenzielle Zollbehandlung seitens der entwickelten Vertragsparteien für Waren mit Ursprung in Entwicklungsländern gemäss dem Allgemeinen Präferenzsystem7;
b)
differenzierte und günstigere Behandlung in Bezug auf die Bestimmungen des Allgemeinen Abkommens betreffend nichttarifliche Massnahmen, die Gegenstand von Bestimmungen von unter der Schirmherrschaft des GATT auf multilateraler Ebene ausgehandelten Instrumenten sind;
c)
regionale oder weltweite Vereinbarungen, die weniger entwickelte Vertragsparteien zum gegenseitigen Abbau oder zur gegenseitigen Beseitigung von Zöllen und – in Übereinstimmung mit den Kriterien oder Bedingungen, die von den Vertragsparteien festgelegt werden können – zum gegenseitigen Abbau oder zur gegenseitigen Beseitigung nichttariflicher Massnahmen auf Erzeugnisse, die diese weniger entwickelten Länder voneinander einführen, schliessen;
d)
besondere Behandlung zugunsten der am wenigsten entwickelten Länder unter den Entwicklungsländern im Rahmen allgemeiner oder spezifischer Massnahmen zugunsten der Entwicklungsländer.

3.  Jede im Rahmen dieser Klausel vorgesehene differenzierte und günstigere Behandlung

a)
muss so gestaltet werden, dass sie den Handel der Entwicklungsländer erleichtert und fördert und für den Handel aller anderen Vertragsparteien keine Hemmnisse errichtet oder ungebührliche Schwierigkeiten schafft;
b)
darf nicht ein Hindernis für die Verringerung oder Beseitigung von Zöllen und sonstigen Handelsbeschränkungen auf Meistbegünstigungsbasis darstellen,
c)
muss, wenn sie von entwickelten Vertragsparteien an Entwicklungsländer gewährt wird, so gestaltet und erforderlichenfalls geändert werden, dass sie den Entwicklungs-, Finanz- und Handelsbedürfnissen der Entwicklungsländer in positiver Weise Rechnung trägt.

4.8  Jede Vertragspartei, die Vorkehrungen trifft, um eine Regelung nach den Absätzen 1, 2 und 3 einzuführen, oder zu einem späteren Zeitpunkt Vorkehrungen trifft, um die differenzierte und günstigere Behandlung zu ändern oder zurückzunehmen, hat

a)
dies den Vertragsparteien zu notifizieren und ihnen alle von ihnen im Zusammenhang mit diesen Vorkehrungen für angemessen erachteten Angaben mitzuteilen;
b)
auf Ersuchen jeder interessierten Vertragspartei angemessene Gelegenheit für Konsultationen innerhalb kürzester Frist über jede anstehende Schwierigkeit oder Frage zu bieten. Die Vertragsparteien führen auf Antrag der jeweiligen Vertragspartei mit allen betroffenen Vertragsparteien im Hinblick auf für alle diese Vertragsparteien zufriedenstellende Lösungen Konsultationen über die Angelegenheit.

5.  Die entwickelten Länder erwarten keine Gewährung der Gegenseitigkeit für die von ihnen in Handelsverhandlungen übernommenen Verpflichtungen zum Abbau oder zur Beseitigung von Zöllen und sonstigen Hemmnissen für den Handel der Entwicklungsländer, das heisst, die entwickelten Länder erwarten von den Entwicklungsländern nicht, dass sie bei Handelsverhandlungen Leistungen erbringen, die mit ihren Entwicklungs-, Finanz- und Handelsbedürfnissen unvereinbar sind. Die entwickelten Vertragsparteien versuchen folglich von den weniger entwickelten Vertragsparteien keine Zugeständnisse zu erwirken, die mit deren Entwicklungs-, Finanz- und Handelsbedürfnissen unvereinbar sind, ebenso wenig sind die weniger entwickelten Vertragsparteien verpflichtet, solche Zugeständnisse zu machen.

6.  Mit Rücksicht auf die besonderen wirtschaftlichen Schwierigkeiten und die besonderen Entwicklungs-, Finanz- und Handelsbedürfnisse der am wenigsten entwickelten Länder üben die entwickelten Länder äusserste Zurückhaltung bei dem Streben nach Zugeständnissen oder Leistungen für Verpflichtungen, die sie zum Abbau oder zur Beseitigung von Zöllen und sonstigen Hemmnissen für den Handel dieser Länder eingehen; ebenso wenig werden von den am wenigsten entwickelten Ländern Zugeständnisse oder Leistungen erwartet, die mit ihren anerkannten besonderen Verhältnissen und Problemen unvereinbar sind.

7.  Die von den entwickelten und den weniger entwickelten Vertragsparteien im Rahmen der Bestimmungen des Allgemeinen Abkommens gewährten Zugeständnisse, erbrachten Leistungen und übernommenen Verpflichtungen sollten die Grundziele des Allgemeinen Abkommens einschliesslich der in der Präambel und in Artikel XXXVI aufgestellten Ziele erreichen helfen. Die weniger entwickelten Vertragsparteien erwarten, dass ihre Fähigkeit, Leistungen zu erbringen oder ausgehandelte Zugeständnisse zu gewähren oder andere gegenseitig vereinbarte Massnahmen im Rahmen der Bestimmungen und Verfahren des Allgemeinen Abkommens zu treffen, mit der fortschreitenden Entwicklung ihrer Wirtschaft und Verbesserung ihrer Handelssituation zunimmt, und erwarten folglich, verstärkt an den Rechten und Verpflichtungen aus dem Allgemeinen Abkommen teilzunehmen.

8.  Besonders zu berücksichtigen ist, dass die am wenigsten entwickelten Länder auf Grund ihrer besonderen wirtschaftlichen Lage und ihrer Entwicklungs-, Finanz- und Handelsbedürfnisse ernste Schwierigkeiten haben, Zugeständnisse zu gewähren und Leistungen zu erbringen.

9.  Die Vertragsparteien arbeiten an Vereinbarungen zur Überprüfung des Funktionierens dieser Bestimmungen mit, wobei sie die Notwendigkeit individueller und gemeinsamer Bemühungen der Vertragsparteien, den Entwicklungsbedürfnissen der Entwicklungsländer und den Zielen des Allgemeinen Abkommens zu entsprechen, im Auge behalten.

4 SR 0.632.21

5 Der in diesem Text verwendete Begriff «Entwicklungsländer» bezieht sich auch auf die Entwicklungsgebiete.

6 Den Vertragsparteien steht es frei, auf einer Ad-hoc-Basis im Rahmen der GATT-Bestimmungen über gemeinsames Vorgehen Vorschläge für eine differenzierte und günstigere Behandlung zu prüfen, die nicht unter den Anwendungsbereich dieses Absatzes fallen.

7 Entsprechend der Definition im Beschluss der Vertragsparteien vom 25. Juni 1971 betreffend die Einführung von «allgemeinen, nicht auf Gegenseitigkeit beruhenden und nichtdiskriminierenden Präferenzen zugunsten der Entwicklungsländer».

8 Diese Bestimmungen berühren nicht die Rechte der Vertragsparteien aus dem Allgemeinen Abkommen.

 

Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.
Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.