0.518.521 Protocollo aggiuntivo dell'8 giugno 1977 alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949 relativo alla protezione delle vittime dei conflitti armati internazionali (Protocollo I) (con All.)

0.518.521 Zusatzprotokoll vom 8. Juni 1977 zu den Genfer Abkommen vom 12. August 1949 über den Schutz der Opfer internationaler bewaffneter Konflikte (Protokoll I) (mit Anhängen)

Art. 78 Sgombero dei fanciulli

1.  Nessuna Parte in conflitto procederà allo sgombero, verso un paese straniero, di fanciulli che non siano propri cittadini, salvo che si tratti di uno sgombero temporaneo reso necessario da ragioni imperiose attinenti alla salute o al trattamento medico dei fanciulli o, eccettuato il territorio occupato, alla loro sicurezza. Quando sia possibile prendere contatto con i genitori o i tutori, si chiederà il loro consenso scritto per detto sgombero. Se ciò non è possibile, si chiederà il consenso scritto per tale sgombero alle persone cui la legge o la consuetudine attribuisce in via principale la custodia dei fanciulli. Ogni sgombero di tale natura sarà controllato dalla Potenza protettrice d’intesa con le Parti interessate, ossia la Parte che procede allo sgombero, la Parte che riceve i fanciulli e le Parti in cui cittadini sono sgomberati. In ciascun caso, tutte le Parti in conflitto adotteranno le maggiori precauzioni possibili per evitare di compromettere lo sgombero.

2.  Quando si procede ad uno sgombero nelle condizioni di cui al paragrafo 1, dovrà essere assicurata nel modo più continuo possibile l’educazione di ciascun fanciullo sgomberato, inclusa l’educazione religiosa e morale desiderata dai genitori.

3.  Allo scopo di facilitare il ritorno nelle loro famiglie e nel loro paese dei fanciulli sgomberati conformemente alle disposizioni del presente articolo, le autorità della Parte che procede allo sgombero e, quando opportuno, le autorità del paese ospitante, compileranno, per ciascun fanciullo, una scheda corredata di fotografia che faranno pervenire all’Agenzia centrale di ricerche del Comitato internazionale della Croce Rossa. La scheda recherà, sempre che ciò sia possibile e non rischi di recare pregiudizio al fanciullo, le seguenti informazioni:

a)
il cognome o i cognomi del fanciullo;
b)
il nome o i nomi del fanciullo;
c)
il sesso del fanciullo;
d)
il luogo e la data di nascita (o, se la data non è nota, l’età approssimativa);
e)
il cognome e il nome del padre;
f)
il cognome e il nome della madre ed eventualmente il suo cognome da ragazza;
g)
i parenti prossimi del fanciullo;
h)
la nazionalità del fanciullo;
i)
la lingua materna del fanciullo e ogni altra lingua da lui parlata;
j)
l’indirizzo della famiglia del fanciullo;
k)
qualsiasi numero d’identificazione attribuito al fanciullo;
l)
lo stato di salute del fanciullo;
m)
il gruppo sanguigno del fanciullo;
n)
eventuali segni particolari;
o)
la data e il luogo ove il fanciullo è stato trovato;
p)
la data in cui e il luogo dove il fanciullo ha lasciato il proprio paese;
q)
eventuale religione del fanciullo;
r)
l’indirizzo attuale del fanciullo nel paese ospitante;
s)
se il fanciullo muore prima del suo ritorno, la data, il luogo e le circostanze della morte, e il luogo della sua inumazione.

Art. 78 Evakuierung von Kindern

1.  Eine am Konflikt beteiligte Partei darf Kinder, die nicht ihre eigenen Staatsangehörigen sind, nicht in ein fremdes Land evakuieren, es sei denn, es handle sich um eine vorübergehende Evakuierung, die durch zwingende Gründe der Gesundheit, der medizinischen Behandlung oder – ausser in besetztem Gebiet – der Sicherheit der Kinder erforderlich wird. Sind Eltern oder andere Sorgeberechtigte erreichbar, so ist deren schriftliches Einverständnis mit der Evakuierung erforderlich. Sind sie nicht erreichbar, so darf die Evakuierung nur mit schriftlicher Zustimmung der Personen vorgenommen werden, die nach Gesetz oder Brauch in erster Linie für die Kinder zu sorgen haben. Die Schutzmacht überwacht jede derartige Evakuierung im Einvernehmen mit den betreffenden Parteien, das heisst der die Evakuierung vornehmenden Partei, der die Kinder aufnehmenden Partei und jeder Partei, deren Staatsangehörige evakuiert werden. In jedem Fall treffen alle am Konflikt beteiligten Parteien alle praktisch durchführbaren Vorsichtsmassnahmen, um eine Gefährdung der Evakuierung zu vermeiden.

2.  Wird eine Evakuierung nach Absatz 1 vorgenommen, so wird für die Erziehung jedes evakuierten Kindes, einschliesslich seiner dem Wunsch der Eltern entsprechenden religiösen und sittlichen Erziehung unter Wahrung grösstmöglicher Kontinuität gesorgt.

3.  Um die Rückkehr der nach diesem Artikel evakuierten Kinder zu ihren Familien und in ihr Land zu erleichtern, stellen die Behörden der Partei, welche die Evakuierung vornimmt, und gegebenenfalls die Behörden des Aufnahmelands für jedes Kind eine mit Lichtbildern versehene Karte aus und übermitteln sie dem Zentralen Suchdienst des Internationalen Komitees vom Roten Kreuz. Jede Karte enthält, soweit möglich und soweit dem Kind dadurch kein Schaden entstehen kann, folgende Angaben:

a)
Name(n) des Kindes;
b)
Vorname(n) des Kindes;
c)
Geschlecht des Kindes;
d)
Geburtsort und ‑datum (oder ungefähres Alter, wenn das Datum nicht bekannt ist);
e)
Name und Vorname des Vaters;
f)
Name, Vorname und gegebenenfalls Mädchenname der Mutter;
g)
nächste Angehörige des Kindes;
h)
Staatsangehörigkeit des Kindes;
i)
Muttersprache des Kindes sowie alle weiteren Sprachen, die es spricht;
j)
Anschrift der Familie des Kindes;
k)
eine etwaige Kennnummer des Kindes;
1)
Gesundheitszustand des Kindes;
m)
Blutgruppe des Kindes;
n)
etwaige besondere Kennzeichen;
o)
Datum und Ort der Auffindung des Kindes;
p)
das Datum, an dem, und der Ort, von dem aus das Kind sein Land verlassen hat;
q)
gegebenenfalls Religion des Kindes;
r)
gegenwärtige Anschrift des Kindes im Aufnahmeland;
s)
falls das Kind vor seiner Rückkehr stirbt, Datum, Ort und Umstände des Todes sowie Bestattungsort.
 

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