0.351.932.7 Trattato di assistenza giudiziaria in materia penale del 4 luglio 1997 tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica dell'Ecuador

0.351.932.7 Vertrag vom 4. Juli 1997 zwischen der Schweizerischen Eidgenossenschaft und der Republik Ekuador über Rechtshilfe in Strafsachen

Art. 29 Scambio di opinioni e composizione delle controversie

1.  Se lo ritengono utile, le Autorità centrali/nazionali hanno scambi di opinioni, scritte o orali, sull’applicazione o sull’esecuzione del presente Trattato, sia in modo generale, sia in un caso particolare.

2.  Se le Autorità centrali/nazionali non riescono a comporre una controversia entro dodici mesi dal momento che è sorta, la controversia è sottoposta, su richiesta di una delle Parti contraenti, a un tribunale arbitrale composto di tre membri. Ciascuna Parte contraente designa un arbitro. I due arbitri così designati cooptano un presidente che non deve essere cittadino di una Parte contraente.

3.  Se una delle Parti contraenti non ha designato l’arbitro e non ha dato seguito all’invito dell’altra Parte contraente di procedere entro due mesi a questa designazione, l’arbitro è nominato, su richiesta di quest’ultima Parte contraente, dal Presidente della Corte internazionale di Giustizia.

4.  Se i due arbitri non possono accordarsi sulla scelta del presidente entro due mesi dalla loro designazione, il presidente è nominato, su richiesta di una delle due Parti contraenti, dal Presidente della Corte internazionale di Giustizia.

5.  Se, nei casi di cui ai paragrafi 3 e 4 del presente articolo, il Presidente della Corte internazionale di Giustizia è impedito di esercitare il mandato oppure è cittadino di una delle Parti contraenti, le nomine sono fatte dal Vicepresidente o, se quest’ultimo è impedito o cittadino di una delle Parti contraenti, dal membro più anziano della Corte che non sia cittadino di nessuna Parte contraente.

6.  Se le Parti contraenti non convengono altrimenti, il tribunale arbitrale fissa la propria procedura.

7.  Le decisioni del tribunale arbitrale sono definitive e obbligatorie per le Parti contraenti.

Art. 29 Meinungsaustausch und Beilegung von Streitigkeiten

1.  Die Zentral-/Nationalbehörden können, wenn es ihnen sinnvoll erscheint, ihre Meinungen über Anwendung und Umsetzung dieses Vertrages im allgemeinen oder in bezug auf besondere Fälle schriftlich austauschen oder sich für einen mündlichen Meinungsaustausch treffen.

2.  Streitigkeiten, die von den Zentral-/Nationalbehörden nicht innert zwölf Monaten nach deren Entstehung beigelegt werden, sind auf Ersuchen der einen oder anderen Vertragspartei einem Schiedsgericht, bestehend aus drei Mitgliedern, zu unterbreiten. Jede Vertragspartei ernennt einen Schiedsrichter. Die beiden ernannten Schiedsrichter bezeichnen einen Vorsitzenden, der keiner Vertragspartei angehören darf.

3.  Unterlässt es eine Vertragspartei, einen Schiedsrichter zu ernennen, und leistet sie der Einladung der anderen Vertragspartei, die Ernennung innert zwei Monaten vorzunehmen, keine Folge, so wird der Schiedsrichter auf Ersuchen dieser letzteren Vertragspartei vom Präsidenten des Internationalen Gerichtshofes ernannt.

4.  Können die beiden Schiedsrichter sich innerhalb von zwei Monaten nach ihrer Ernennung nicht auf einen Vorsitzenden einigen, so wird dieser auf Ersuchen eines der beiden Vertragsparteien vom Präsidenten des Internationalen Gerichtshofes ernannt.

5.  Kann in den Fällen, die in den Absätzen 3 und 4 angeführt sind, der Präsident des Internationalen Gerichtshofes sein Mandat nicht ausüben oder ist er Angehöriger einer Vertragspartei, so werden die Ernennungen vom Vizepräsidenten oder, sofern dieser verhindert oder Angehöriger einer Vertragspartei ist, vom rangältesten Mitglied des Gerichtshofes vorgenommen, das keiner Vertragspartei angehört.

6.  Das Schiedsgericht bestimmt sein Verfahren, sofern nicht die Vertragsparteien etwas anderes vereinbaren.

7.  Die Entscheide des Schiedsgerichts sind endgültig und für die Vertragsparteien verbindlich.

 

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