0.351.5 Convenzione del 14 dicembre 1973 sulla prevenzione e la repressione dei reati contro le persone che godono di una protezione internazionale, ivi compresi gli agenti diplomatici

0.351.5 Übereinkommen vom 14. Dezember 1973 über die Verhütung, Verfolgung und Bestrafung von Straftaten gegen völkerrechtlich geschützte Personen, einschliesslich Diplomaten

Art. 2

1. L’atto intenzionale:

a)
di commettere un omicidio, un rapimento o un altro attacco contro la persona o la libertà di una persona che gode di una protezione internazionale;
b)
di commettere, ricorrendo alla violenza e prendendo di mira i locali ufficiali, l’alloggio privato o i mezzi di trasporto di una persona che gode di una protezione internazionale, un attacco di natura tale da mettere in pericolo la sua persona o la sua libertà;
c)
di minacciare di commettere un tale attacco;
d)
di tentare di commettere un tale attacco, o
e)
di partecipare quale complice a un tale attacco, è considerato da ogni Stato contraente come un reato ai sensi della propria legislazione interna.

2. Ogni Stato contraente rende questi reati passibili di pene appropriate che prendono in considerazione la loro gravità.

3. I paragrafi 1 e 2 del presente articolo non pregiudicano in nessun modo l’obbligo che incombe a ogni Stato contraente, in virtù del diritto internazionale, di prendere ogni misura idonea a prevenire ulteriori offese alla persona, alla libertà o alla dignità di una persona che gode di una protezione internazionale.

Art. 2

1. Die vorsätzliche Begehung

a)
einer Tötung, einer Entführung oder eines sonstigen Angriffs auf die Person oder Freiheit einer völkerrechtlich geschützten Person;
b)
eines gewaltsamen Angriffs auf die Diensträume, die Privatwohnung oder die Beförderungsmittel einer völkerrechtlich geschützten Person, der geeignet ist, deren Person oder Freiheit zu gefährden;
c)
einer Bedrohung mit einem solchen Angriff;
d)
eines Versuches eines solchen Angriffs und
e)
einer Teilnahmehandlung an einem solchen Angriff wird von jedem Vertragsstaat nach innerstaatlichem Recht mit Strafe bedroht.

2. Jeder Vertragsstaat bedroht diese Straftaten mit angemessenen Strafen, welche die Schwere der Tat berücksichtigen.

3. Die Absätze 1 und 2 berühren nicht die völkerrechtlichen Verpflichtungen der Vertragsstaaten, alle geeigneten Massnahmen zu treffen, um sonstige Angriffe auf die Person, Freiheit oder Würde einer völkerrechtlich geschützten Person zu verhindern.

 

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