0.311.42 Convenzione internazionale del 12 settembre 1923 per la repressione della circolazione e del traffico delle pubblicazioni oscene (con Atto finale)

0.311.42 Internationales Übereinkommen vom 12. September 1923 zur Bekämpfung der Verbreitung und des Vertriebes von unzüchtigen Veröffentlichungen (mit Schlussakte)

Art. II

Gl’individui che avranno commesso una delle infrazioni previste all’articolo I saranno giudicati dai tribunali del paese contraente dove sarà stato perpetrato sia il reato, sia uno degli atti che sono elementi costitutivi del reato. Essi saranno pure giudicabili, quando la sua legislazione lo permetta5, dai tribunali del paese contraente di cui sono sudditi, se vi sono trovati, quand’anche gli elementi costitutivi del reato fossero stati perpetrati fuori del suo territorio.

Spetta però a ciascuna Parte contraente applicare la massima non bis in idem6 secondo le regole ammesse dalla sua legislazione.

5 Vedi l’art. 6 CP (RS 311.0).

6 Per l’interpretazione di questa massima vedi il n. 3 delle dichiarazioni dell’Atto finale, qui di seguito.

Art. II

Die Personen, die eine der in Artikel I genannten Handlungen begehen, werden von den Gerichten des Vertragsstaates beurteilt, in dem die strafbare Handlung oder eines ihrer wesentlichen Merkmale ausgeführt worden ist. Die Angehörigen eines Vertragsstaates werden, sofern es seine Gesetzgebung zulässt5, im Heimatstaate beurteilt, wenn sie hier betreten werden, selbst wenn die Tatsachen, die die Merkmale der strafbaren Handlung bilden, ausserhalb seines Gebietes ausgeführt worden sind.

Die vertragschliessenden Teile haben hierbei den Grundsatz «non bis in idem»6 anzuwenden, sofern ihre Gesetzgebung es zulässt.

5 Siehe Art. 6 StGB (SR 311.0).

6 Für die Auslegung dieses Rechtsgrundsatzes siehe Ziff. 3 der Erläuterungen in der Schlussakte hiernach.

 

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