Il Comitato dei Ministri,
sulla base degli articoli 15a e 16 dello Statuto3 del Consiglio d’Europa;
viste le proposte dell’Assemblea parlamentare relative a riforme istituzionali in seno al Consiglio d’Europa; avendo presente la nuova situazione politica in Europa e nel mondo;
convinto che questa situazione rende necessaria una maggior cooperazione tra il Consiglio d’Europa e gli Stati non membri che condividono gli ideali e i valori dell’Organizzazione;
considerata la necessità di dare un quadro istituzionale a una tale cooperazione;
considerato che le disposizioni enunciate di seguito non sono incompatibili con lo Statuto del Consiglio d’Europa,
decide quanto segue:
I. Lo status d’osservatore presso l’Organizzazione può essere accordato dal Consiglio dei Ministri, dopo consultazione dell’Assemblea parlamentare, ad ogni Stato che desidera cooperare con il Consiglio d’Europa e che è disposto ad accettare i principi della democrazia e della preminenza del diritto ed il principio secondo il quale ogni persona posta sotto la sua giurisdizione deve godere dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.
II. Gli Stati che beneficiano dello status di osservatore possono inviare osservatori ai comitati d’esperti, istituiti in applicazione dell’articolo 17 dello Statuto4, ai quali tutti gli Stati membri possono designare partecipanti.
III. Gli Stati che beneficiano dello status d’osservatore possono inviare osservatori alle conferenze di ministri specializzati, a condizione di esservi invitati dal Paese ospite.
IV. Le decisioni di invitare Stati che beneficiano dello status di osservatore a partecipare alle attività di Accordi parziali, allargati e parziali allargati saranno prese in conformità delle regole applicabili ai rispettivi accordi.
V. Lo status di osservatore non conferisce il diritto ad una rappresentanza, né al Comitato dei Ministri, né all’Assemblea parlamentare, sono fatte salve le speciali decisioni dell’uno o dell’altro di questi organi nell’ambito che li riguarda.
VI. Gli Stati che beneficiano dello status di osservatore possono nominare un osservatore permanente presso il Consiglio d’Europa.
VII. Lo status di osservatore, con i diritti di cui agli articoli II, III e IV attribuiti agli Stati che beneficiano di tale status, può essere accordato dal Comitato dei Ministri, dopo consultazione dell’Assemblea parlamentare, ad un’organizzazione internazionale intergovernativa disposta a cooperare da vicino con il Consiglio d’Europa e ritenuta in grado di apportare un importante contributo ai suoi lavori.
VIII. Il Comitato dei Ministri può sospendere e, dopo consultazione con l’Assemblea parlamentare, revocare lo status di osservatore.
Das Ministerkomitee,
gestützt auf die Artikel 15a und 16 der Satzung2 des Europarates,
In Anbetracht der Vorschläge der Parlamentarischen Versammlung Über institutionelle Reformen im Europarat;
Im Bewusstsein der neuen politischen Lage in Europa und in der Welt;
In der Überzeugung, dass diese Lage eine wachsende Zusammenarbeit zwischen dem Europarat Lind den Nichtmitgliedstaaten nötig macht, die die Ideale und Werte der Organisation teilen;
In Erwägung, dass eine solche Zusammenarbeit einen institutionellen Rahmen bräuchte;
In Erwägung, dass die unten aufgeführten Bestimmungen nicht Unvereinbar sind mit der Satzung des Europarates,
beschliesst folgendes:
I. Das Ministerkomitee kann nach Anhörung der Parlamentarischen Versammlung jedem Staat, der bereit ist, die Grundsätze der Demokratie und des Vorrangs des Rechts anzunehmen und den Grundsatz, wonach für jede Person unter seiner Rechtsprechung die Menschenrechte und die Grundfreiheiten gelten, zu respektieren, und der mit dem Europarat zusammenarbeiten will, den Beobachterstatus bei der Organisation gewähren.
II. Die Staaten mit Beobachterstatus können zu jenen Fachausschüssen des Europarates Beobachter entsenden, die in Anwendung von Artikel 17 der Satzung3 gebildet wurden und für die alle Mitgliedstaaten Teilnehmer bezeichnen können.
III. Die Staaten mit Beobachterstatus können, eine Einladung durch das Gastgeberland vorbehalten, Beobachter an die Konferenzen der Fachminister entsenden.
IV. Die Beschlüsse über die Einladung der Staaten mit Beobachterstatus, sich an den Teilverträgen, den erweiterten Verträgen und den erweiterten Teilverträgen zu beteiligen, werden nach den für die jeweiligen Verträge geltenden Regeln gefasst.
V. Der Beobachterstatus gibt keinen Anspruch auf Vertretung im Ministerkomitee oder in der Parlamentarischen Versammlung, wenn nicht ein besonderer Beschluss eines dieser Organe, soweit es betroffen ist, vorliegt.
VI. Die Staaten mit Beobachterstatus können einen ständigen Beobachter beim Europarat ernennen.
VII. Das Ministerkomitee kann nach Anhörung der Parlamentarischen Versammlung, einer intergouvernementalen internationalen Organisation, die eng mit dem Europarat zusammenarbeiten will und die als fähig betrachtet wird, einen wesentlichen Beitrag zu seinen Arbeiten zu leisten, den Beobachterstatus gewähren. Dazu gehören auch die Rechte, die in den Artikeln II, III und IV den Staaten mit Beobachterstatus zugesprochen werden.
VIII. Das Ministerkomitee kann den Beobachterstatus aussetzen und nach Anhörung der Parlamentarischen Versammlung entziehen.
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