1. Le disposizioni del presente Accordo non pregiudicano gli obblighi di ammissione o di riammissione di cittadini stranieri derivanti per le Parti Contraenti da altri Accordi internazionali.
2. Le disposizioni del presente Accordo non ostacolano l’applicazione della Convenzione di Ginevra del 28 luglio 19515 sullo statuto dei rifugiati, quale emendata dal Protocollo di New York del 31 gennaio 19676.
3. Le disposizioni del presente Accordo non ostacolano l’applicazione degli Accordi sottoscritti dalle Parti Contraenti in materia di tutela dei Diritti dell’Uomo.
4. Le disposizioni del presente Accordo non pregiudicano gli obblighi derivanti dai trattati di estradizione vigenti tra le Parti Contraenti, nonché quelli derivanti dagli Accordi tra le Parti Contraenti in materia di ingresso, soggiorno e lavoro dei rispettivi cittadini.
5. Le disposizioni del presente Accordo non pregiudicano gli obblighi derivanti alla Repubblica italiana dalla sua qualità di membro dell’Unione Europea e della Comunità Europea e di Stato parte degli accordi stipulati fra gli Stati membri.
Esse, inoltre, non pregiudicano gli obblighi derivanti per la Repubblica Italiana dall’applicazione delle disposizioni dell’Accordo di Schengen del 14 giugno 1985 relativo alla soppressione graduale dei controlli alle frontiere comuni e di quanto stabilito dalla Convenzione di Applicazione del summenzionato Accordo, firmata il 19 giugno 1990, dalla Convenzione tra gli Stati ai quali si applicano l’Accordo e la Convenzione di Schengen e la Polonia, firmata il 29 marzo 1991 sulla riammissione di persone in situazione irregolare e dalla Convenzione di Dublino del 15 giugno 1990 relativa alla determinazione dello Stato responsabile dell’esame di una domanda d’asilo presentata in uno degli Stati membri della Comunità Europea.
1. Die Verpflichtungen der Vertragsparteien zur Übernahme oder Rückübernahme von ausländischen Staatsangehörigen aus anderen internationalen Abkommen werden durch die Bestimmungen dieses Abkommens nicht tangiert.
2. Die Bestimmungen dieses Abkommens hindern die Anwendung des Genfer Abkommens vom 28. Juli 19516 über die Rechtsstellung der Flüchtlinge in der Fassung des Protokolls von New York vom 31. Januar 19677 nicht.
3. Die Bestimmungen dieses Abkommens hindern die Anwendung der von den Vertragsparteien unterzeichneten Abkommen zum Schutz der Menschenrechte nicht.
4. Die Verpflichtungen aus den Auslieferungsverträgen zwischen den Vertragsparteien sowie aus den Abkommen zwischen den Vertragsparteien über Einreise, Aufenthalt und Arbeit der jeweiligen Staatsangehörigen werden durch die Bestimmungen dieses Abkommens nicht tangiert.
5. Die Bestimmungen dieses Abkommens tangieren die Verpflichtungen der Italienischen Republik als Mitgliedstaat der Europäischen Union und der Europäischen Gemeinschaft und als Vertragsstaat der zwischen den Mitgliedstaaten geschlossenen Verträge nicht.
Ferner tangieren sie weder die Verpflichtungen der Italienischen Republik aus der Anwendung der Bestimmungen des Schengener Übereinkommens vom 14. Juni 1985 über den schrittweisen Abbau der Kontrollen an den gemeinsamen Grenzen und des Durchführungsübereinkommens vom 19. Juni 1990 zu diesem Abkommen, noch die Verpflichtungen aus dem Übereinkommen vom 29. März 1991 zwischen denjenigen Staaten, auf die das Schengener Übereinkommen und das Durchführungsübereinkommen anwendbar sind, und Polen über die Rückübernahme von Personen mit unbefugtem Aufenthalt, noch diejenigen aus der Anwendung des Dubliner Übereinkommens vom 15. Juni 1990 über die Bestimmung des zuständigen Staates für die Prüfung eines in einem Mitgliedstaat der Europäischen Gemeinschaft gestellten Asylantrags.
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