(1) Su domanda dell’altra Parte, ciascuna Parte ammette il transito di cittadini di Stati terzi o apolidi sotto la sorveglianza delle autorità (qui di seguito denominato «transito») a condizione che sia garantita l’ammissione in altri Paesi di transito e nel Paese di destinazione. In questi casi, non è necessario un visto di transito della Parte richiesta.
(2) Il transito di cittadini di Stati terzi o apolidi può essere negato se esistono indizi sufficienti per ritenere che, nel Paese di destinazione o di transito, la persona è minacciata di trattamento inumano o pena di morte, oppure che la sua vita e la sua integrità fisica sono in pericolo a causa della sua cittadinanza, religione, razza o delle sue opinioni politiche.
(3) Il transito può altresì essere negato se la persona può aspettarsi, sul territorio della Parte richiesta, in uno Stato di transito o nello Stato di destinazione, un perseguimento penale o l’esecuzione di una sentenza.
(4) La domanda di transito è presentata e sbrigata per iscritto direttamente tra le autorità di cui al capoverso 1 dell’articolo 9 del presente Accordo. Il contenuto della domanda è definito nell’allegato.
(5) Se respinge la domanda di transito per inadempimento delle condizioni elencate nei paragrafi 1–3, la Parte richiesta comunica per scritto alla Parte richiedente i motivi determinanti il rifiuto. Quand’anche fossero state rilasciate garanzie alla Parte richiedente, le persone ammesse in transito possono essere rinviate qualora fosse successivamente dimostrato che le condizioni di cui al paragrafo 1 non sono state soddisfatte o se l’articolo 3 non è applicabile. In tal caso, la Parte richiedente è tenuta a riammettere la persona interessata.
(1) Jede Partei lässt auf Ersuchen der anderen Partei die Durchbeförderung von Drittstaatsangehörigen und Staatenlosen unter behördlicher Aufsicht (nachstehend Durchbeförderung genannt) zu, sofern die Zulassung durch andere Transitstaaten und durch den Zielstaat sichergestellt ist. Ein Transitvisum der ersuchten Partei ist in diesem Fall nicht erforderlich.
(2) Die Durchbeförderung von Drittstaatsangehörigen oder Staatenlosen kann abgelehnt werden, wenn hinreichende Anhaltspunkte dafür vorliegen, dass die Person im Zielstaat oder in einem allfälligen Transitstaat mit unmenschlicher Behandlung oder Todesstrafe bedroht oder ihr Leben, ihre körperliche Integrität oder ihre Freiheit wegen ihrer Staatsangehörigkeit, Religion, Rasse oder politischen Überzeugung in Gefahr ist.
(3) Die Durchbeförderung kann ausserdem abgelehnt werden, wenn die Person im Hoheitsgebiet des Staates der ersuchten Partei, in einem Durchgangsstaat oder im Zielstaat eine Strafverfolgung oder eine Strafvollstreckung zu erwarten hätte.
(4) Durchbeförderungsgesuche werden schriftlich direkt zwischen den zuständigen Behörden gestellt und beantwortet, die im Absatz 1 des Artikels 9 dieses Abkommens aufgeführt sind. Der Hauptinhalt des Gesuchs wird im Anhang dargelegt.
(5) Weist die ersuchte Partei das Gesuch um Durchbeförderung wegen Nichterfüllung der Voraussetzungen gemäss den Absätzen 1 bis 3 ab, teilt sie der ersuchenden Partei die hierfür massgeblichen Gründe mit. Zur Durchbeförderung übernommene Personen können trotz vorgängiger Zusicherung an die ersuchende Partei wieder zurückgegeben werden, wenn nachträglich nachgewiesen wird, dass die Voraussetzungen nach Absatz 1 fehlen oder dass Artikel 3 nicht anwendbar ist. Bei Vorliegen solcher Umstände ist die ersuchende Partei zur Rückübernahme verpflichtet.
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