Internationales Recht 0.7 Öffentliche Werke - Energie - Verkehr 0.74 Verkehr
Diritto internazionale 0.7 Lavori pubblici - Energie - Trasporti e comunicazioni 0.74 Trasporti e comunicazioni

0.747.203 Übereinkommen vom 15. Februar 1966 über die Eichung von Binnenschiffen (mit Anlage und Unterzeichnungsprotokoll)

0.747.203 Convenzione del 15 febbraio 1966 sulla stazzatura delle navi della navigazione interna (con All. e Protocollo verb. di firma)

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lvlu1/Art. 4

1.  Bei der Eichung eines Schiffes werden die Masse an dem Schiff selbst genommen. Der auszumessende Teil des Schiffes ist der Teil, der sich zwischen der Schwimmebene – die der grössten Eintauchung entspricht, bei der das Schiff fahren kann – und entweder der in Artikel 7 Absatz 1 bestimmten Leerebene oder der waagrechten Ebene befindet, die durch den tiefsten Punkt des Schiffsrumpfes verläuft.

2.  Die Längen‑ und Breitenmasse werden in Zentimetern, die Höhenmasse in Millimetern ermittelt.

3.  Der auszumessende Teil des Schiffes wird durch waagrechte Ebenen oder durch Ebenen, welche durch die Schnittlinie der in Absatz 1 genannten Ebenen bildende Gerade verlaufen, in Eichschichten geteilt. Die Dicke der Eichschichten wird so gewählt, dass unter Berücksichtigung der Formen des Schiffsrumpfes die Berechnung der Rauminhalte mit ausreichender Genauigkeit erfolgen kann; der Abstand zwischen waagrechten Ebenen oder die mittlere Dicke der Eichschichten zwischen sich schneidenden Ebenen ist für die Berechnung der Rauminhalte in den geformten Teilen konstant und grundsätzlich gleich 10 cm.

4.  Den Rauminhalt einer durch waagrechte Ebenen begrenzten Eichschicht erhält man durch Multiplikation ihrer Dicke mit der halben Summe der Flächeninhalte der sie begrenzenden oberen und unteren Schnittebenen. Den Rauminhalt einer durch sich schneidende Ebenen begrenzten Eichschicht erhält man auf die gleiche Weise, wobei als mittlere Dicke die zwischen der oberen und unteren Ebene gemessene Länge der Senkrechten genommen wird, die durch den Schwerpunkt der Fläche der mittleren Schnittebene der Eichschicht verläuft; zur Vereinfachung kann man jedoch für alle Eichschichten die Längen an der Senkrechten messen, die durch einen gemittelten Schwerpunkt verläuft.

5.  Für die Berechnung des Flächeninhalts jeder Schnittfläche teilt man diese Fläche durch Ordinaten rechtwinklig zur Längsachse des Schiffes in Abschnitte gleicher Länge; ihre Anzahl beträgt in dem mittleren, im allgemeinen annähernd rechteckigen Teil sowie in jedem der Endstücke im Vor‑ und Hinterschiff mindestens vier; der Flächeninhalt der über die Endstücke im Vor‑ und Hinterschiff hinausragenden Teile wird gegebenenfalls gesondert berechnet.

6.  Für die Berechnung der von Kurven begrenzten Flächen ist die Simpsonregel anzuwenden; jedoch können die Kurven an den über die Endstücke im Vor‑ und Hinterschiff hinausragenden Teilen bekannten Kurven, wie der Ellipse, der Parabel usw., gleichgestellt werden.

7.  Ist die Abweichung der Flächeninhalte hinreichend gleichmässig, so kann man sich auf die Berechnung einer Anzahl von Flächeninhalten beschränken, die zum Aufzeichnen einer Kurve für die Abweichungen der Flächeninhalte der Schnittflächen oder einiger ihrer Abschnitte in Abhängigkeit von der Höhe dieser Ebenen ausreichen, und die anderen Flächeninhalte durch Ablesung an dieser Kurve ermitteln.

8.  Teilt man den Rauminhalt einer Eichschicht durch ihre mittlere Dicke in Zentimetern, so erhält man die Wasserverdrängung des Schiffes für jeden Zentimeter der mittleren Eintauchung dieser Eichschicht.

9.  Für Schiffe, nach deren Zweckbestimmung keinesfalls die Eintauchungsunterschiede für die Feststellung des Gewichts ihrer Ladung herangezogen werden, brauchen auf ausdrückliches Ersuchen desjenigen, der die Eichung beantragt hat, die in der Rubrik 33 des Eichscheins enthaltenen Tabellen nicht ausgefüllt zu werden.

lvlu1/Art. 4

1.  Per la stazzatura di una nave, le misure sono prese sulla nave stessa. La parte della nave da misurare è quella compresa fra il piano di galleggiamento corrispondente all’immersione massima cui la nave può navigare ed il piano di galleggiamento a vuoto definito nell’articolo 7 paragrafo 1 del presente allegato ovvero il piano orizzontale che passa per il punto più basso dello scafo.

2.  La lunghezza e la larghezza sono espresse in centimetri, l’altezza in millimetri.

3.  La parte della nave da misurare è divisa in porzioni da piani orizzontali o da piani passanti per la retta che costituisce l’intersezione dei piani menzionati nel paragrafo 1 del presente articolo. Lo spessore delle porzioni è scelto in modo tale da permettere, tenuto conto delle forme dello scafo, un calcolo dei volumi sufficientemente preciso; la distanza tra i piani orizzontali o lo spessore medio delle porzioni tra piani secanti è in principio, per il calcolo dei volumi nelle parti formate, costante e uguale a 10 cm.

4.  Il volume d’una porzione delimitata da piani orizzontali si ottiene moltiplicando la semisomma delle aree delle sezioni superiore e inferiore per lo spessore. Il volume di una porzione delimitata da piani secanti si ottiene nello stesso modo prendendo come spessore medio la lunghezza, tra i piani superiore e inferiore, della verticale che passa per il centro di gravità dell’area della sezione media della porzione; semplificando, per tutte le porzioni si possono nondimeno prendere le lunghezze sulla verticale che passa per un centro di gravità medio.

5.  Per calcolare l’area di ogni sezione, si divide quest’area in liste di ugual lunghezza per mezzo di ordinate perpendicolari all’asse longitudinale della nave; nella parte centrale, per lo più di forma sensibilmente rettangolare, come anche in ciascun slancio di prora e di poppa, il numero delle liste è almeno di quattro; in oltre, ove occorra, l’area delle parti estreme degli slanci di prora e di poppa è calcolata separatamente.

6.  Per il calcolo delle aree limitate da linee curve si impiega la formula di Simpson; tuttavia, per le parti estreme degli slanci di prora e di poppa, le linee curve possono essere equiparate a curve conosciute, come ellissi, parabole ecc.

7.  Nei casi in cui la variazione delle aree è sufficientemente regolare, ci si può restringere a calcolare un numero d’aree sufficiente per tirare la curva di variazione delle aree delle sezioni o di alcune loro liste in base al livello dei loro piani e valutare le altre aree mediante lettura su questa curva.

8.  Dividendo il volume d’una porzione per lo spessore medio espresso in centimetri si ottiene lo spostamento della nave per ciascun centimetro d’immersione media in questa porzione.

9.  Per le navi la cui destinazione è tale che in nessun caso ci si riferirà alle differenze d’immersione per la misurazione del carico, si può, ad esplicita richiesta della persona che ha chiesto la stazzatura, omettere di riempire le tabelle previste nella rubrica 33 del certificato.

 

Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.