Die Republik Island, das Fürstentum Liechtenstein, das Königreich Norwegen und die Schweizerische Eidgenossenschaft als Mitglieder der Europäischen
Freihandelsassoziation
(nachfolgend «die EFTA-Staaten» genannt)
und
die Republik Botsuana, das Königreich Lesotho, die Republik Namibia,
die Republik Südafrika und das Königreich Swasiland, die zusammen die
Südafrikanische Zollunion bilden
(nachfolgend gemeinsam als «SACU» oder für sich als «die SACU-Staaten» bezeichnet),
nachfolgend gemeinsam als «Vertragsparteien» bezeichnet,
in Erwägung, dass die EFTA-Staaten und die SACU-Staaten ihre bestehenden Bande weiter zu festigen und auf Partnerschaft und Zusammenarbeit beruhende, enge und dauerhafte Beziehungen zu errichten wünschen,
in Anerkennung der Anstrengungen der Regierungen der SACU-Staaten zur weiteren ökonomischen und sozialen Entwicklung für ihre Völker und der Bereitschaft der EFTA-Staaten, diesen Prozess zu unterstützen,
eingedenk der Bedeutung, welche die Vertragsparteien den Grundsätzen und Regeln, die den internationalen Handel bestimmen, sowie der Notwendigkeit, diese transparent und nichtdiskriminierend anzuwenden, beimessen,
in Beachtung der Rechte und Pflichten der Vertragsparteien aus ihrer Mitgliedschaft in der Welthandelsorganisation3 (nachfolgend als «die WTO» bezeichnet) sowie ihres Beitrags zur weiteren Festigung des multilateralen Handelssystems,
in Anerkennung der besonderen Bedürfnisse und Interessen der SACU-Staaten als Entwicklungs- oder am wenigsten entwickelte Länder und dass solchen Bedürfnissen und Interessen bei den Reduktionsverpflichtungen gemäss Doha-Entwicklungsagenda durch weniger als volle Gegenseitigkeit Rechnung getragen wird,
in Bestätigung der Verpflichtung der Vertragsparteien, die regionale Zusammenarbeit und ökonomische Integration zwischen den Ländern des südlichen Afrikas und Europa zu fördern und die Handelsliberalisierung zwischen den Vertragsparteien zu unterstützen,
in Erinnerung der Verpflichtung der Vertragsparteien zur Gewährleistung, dass ihre gegenseitigen Abmachungen den Prozess der regionalen Integration zwischen den EFTA-Staaten einerseits und den SACU-Staaten andererseits nicht behindern,
mit dem Wunsch, in ihren jeweiligen Hoheitsgebieten unter Förderung der nachhaltigen Entwicklung neue Beschäftigungsgelegenheiten zu schaffen sowie die Arbeitsbedingungen und den Lebensstandard zu verbessern,
unter Bekräftigung ihres Bekenntnisses zu den Grundsätzen und Zielen der Charta der Vereinten Nationen4 und der Allgemeinen Erklärung der Menschenrechte, und
in der Überzeugung, dass dieses Abkommen Bedingungen schaffen wird, welche die Wirtschafts-, Handels- und Investitionsbeziehungen zwischen den Vertragsparteien fördern,
haben zur Erreichung dieser Ziele folgendes Abkommen (nachfolgend «dieses Abkommen» genannt) abgeschlossen:
3 Siehe SR 0.632.20
La Repubblica d’Islanda, il Principato del Liechtenstein, il Regno di Norvegia e
la Confederazione Svizzera, membri dell’Associazione europea di libero scambio
(di seguito denominati «gli Stati dell’AELS»),
e
la Repubblica del Botswana, il Regno di Lesotho, la Repubblica di Namibia,
la Repubblica del Sudafrica e il Regno dello Swaziland, che insieme costituiscono l’Unione doganale dell’Africa australe
(di seguito denominati collettivamente «SACU» o individualmente «gli Stati della SACU»),
qui di seguito denominati «le Parti»,
considerato il desiderio degli Stati dell’AELS e degli Stati della SACU di consolidare ulteriormente i loro legami e stabilire relazioni strette e durevoli basate sul partenariato e sulla cooperazione,
riconosciuti gli sforzi intrapresi dai governi degli Stati della SACU per sostenere lo sviluppo economico e sociale delle loro popolazioni e la disponibilità degli Stati dell’AELS ad appoggiare questo processo,
ricordando l’importanza attribuita dalle Parti ai principi e alle regole che disciplinano gli scambi internazionali e alla necessità che siano applicati in maniera trasparente e non discriminatoria,
tenuto conto dei diritti e degli obblighi delle Parti derivanti dalla loro appartenenza all’Organizzazione mondiale del commercio3 (di seguito denominata «OMC») e del loro contributo all’ulteriore consolidamento del sistema commerciale multilaterale,
riconoscendo gli interessi e le esigenze particolari degli Stati della SACU in quanto Paesi in sviluppo o Paesi meno avanzati e che di tali interessi e esigenze particolari si deve tenere conto mediante un principio di reciprocità che non sia totale negli impegni di riduzione conformemente a quanto indicato nell’Agenda di Doha per lo sviluppo,
confermando l’impegno assunto dalle Parti ai fini di promuovere la cooperazione regionale e l’integrazione economica tra i Paesi dell’Africa australe e l’Europa e di incoraggiare la liberalizzazione degli scambi tra le Parti,
ricordando l’impegno assunto dalle Parti per garantire che i loro accordi reciproci non siano d’ostacolo al processo d’integrazione regionale tra gli Stati dell’AELS, da un lato, e tra gli Stati della SACU, dall’altro,
animati dal desiderio di creare nuove possibilità di sviluppo e di migliorare le condizioni di lavoro e il tenore di vita nei rispettivi territori, promuovendo nel contempo lo sviluppo sostenibile,
riaffermata la propria adesione ai principi e agli obiettivi sanciti nello Statuto delle Nazioni Unite4 e nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, e
convinti che il presente Accordo instauri condizioni che favoriranno le relazioni economiche e commerciali e gli investimenti tra le Parti,
hanno convenuto, per conseguire gli obiettivi sopra elencati, di concludere
il seguente Accordo (in seguito denominato «il presente Accordo»):
3 Vedi RS 0.632.20
Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.