Die von ihren Regierungen gehörig bevollmächtigten Unterzeichneten, in der Absicht, die Anwendung gewisser Bestimmungen des Niederlassungs- und Konsularvertrages vom 22. Juli 18683 zwischen der Schweiz und Italien, die sich auf die Behandlung der Italiener in der Schweiz und der Schweizer in Italien beziehen, näher zu umschreiben, sind über folgendes übereingekommen:
1. Die schweizerischen Staatsangehörigen, die sich 5 Jahre ununterbrochen ordnungsgemäss in Italien aufgehalten haben oder aufgehalten haben werden, sind von den Formalitäten in bezug auf Aufenthalts- und Arbeitsbewilligung befreit. Sie können Stelle, Beruf und Wohnort nach Belieben wechseln, und die Arbeitgeber können sie vollständig ungehindert anstellen. Handelt es sich um Arbeitslose, so müssen sie beim Arbeitsnachweis eingeschrieben sein.
Die italienischen Staatsangehörigen, die sich 5 Jahre ununterbrochen ordnungsgemäss in der Schweiz aufgehalten haben oder aufgehalten haben werden, erhalten die bedingungslose Niederlassungsbewilligung und haben das Recht, Stelle, Beruf und Wohnort nach Belieben zu wechseln.
2. Aufenthalte, die zu Studienzwecken irgendwelcher Art oder zu Kurzwecken bewilligt wurden, zählen bei der Berechnung der ununterbrochenen Anwesenheit im Sinne von Ziffer 1 dieser Erklärung nicht.
In Ausnahmefällen, wo die Zulassung von Anfang an nur zu einem ganz bestimmten Zweck und aus besonderen Gründen nachgesucht und bewilligt worden ist, beträgt die Dauer der Anwesenheit im Sinne von Ziffer 1 zehn Jahre.
3. Wer sich während der Gültigkeit seiner Aufenthaltsbewilligung zu einem vorübergehenden Zweck und für eine kurze, zwei Monate nicht übersteigende Frist ins Ausland begibt, unterbricht nicht seine Anwesenheit im Sinne der vorhergehenden Ziffern. Auf ein vor der Ausreise eingereichtes Gesuch kann diese Frist bis auf sechs Monate verlängert werden, insbesondere dann, wenn Militärdienst geleistet werden muss. In diesem letzten Falle wird die Frist um die für die Reise notwendige Zeit verlängert. Wenn die Abwesenheit zwei Monate übersteigt, so zählt sie nicht bei der Berechnung der Anwesenheit im Sinne von Ziffer 1.
Die Niederlassung der Italiener in der Schweiz und die endgültige Zulassung der Schweizer in Italien im Sinne von Ziffer 1 erlischt, wenn diese sich mehr als sechs Monate tatsächlich im Ausland aufgehalten haben. Auf ein während dieser Frist eingereichtes Gesuch kann sie bis auf zwei Jahre verlängert werden.
4. Die schweizerischen Staatsangehörigen, die sich in Italien aufhalten ohne eine bezahlte Stelle anzunehmen, bedürfen keiner Aufenthaltsbewilligung zur Erwerbstätigkeit, unter Vorbehalt der besondern Bestimmungen über die reglementierten Berufe.
5. Eine Aufenthaltsbewilligung, deren Erteilung von der Lage des Arbeitsmarktes abhängt, ist nur für diejenigen Schweizer notwendig, die in Italien eine Stelle innehaben und die in Ziffer 1 genannten Voraussetzungen nicht erfüllen.
Diese Bewilligung kann vom Arbeitnehmer oder vom Arbeitgeber nachgesucht werden. Ausnahmsweise kann das Gesuch auch erst nach der Einreise und nach der Arbeitsaufnahme eingereicht werden, sofern es binnen kurzer Frist gestellt wird. Seine Tätigkeit kann der betreffende Schweizer nur provisorisch ausüben, in Erwartung des Entscheides der zuständigen Behörden.
6. Den schweizerischen Hotelangestellten sowie den schweizerischen Angestellten von Firmen, die in unmittelbaren und ständigen Geschäftsbeziehungen mit der Schweiz stehen, sei es als Zweigniederlassung schweizerischer Häuser, sei es, dass sie sich mit Einfuhr oder mit der Ausfuhr von oder nach der Schweiz befassen, wird die Aufenthaltsbewilligung zum Stellenantritt von der Präfektur auf einfaches Gesuch und ohne Rücksicht auf die Lage des Arbeitsmarktes erteilt.
7. Die Zulassung junger Schweizer (Kaufleute, Techniker und ähnliche Berufsarten) bis zum Alter von 30 Jahren, die sich aus Gründen ihrer beruflichen Ausbildung vorübergehend bis zu höchstens drei Jahren in Italien aufhalten wollen, wird erleichtert.
8. Die schweizerischen Behörden erteilen jedes Jahr den italienischen Saisonarbeitern die erste Aufenthaltsbewilligung für eine im Hinblick auf den Arbeitsvertrag und die Lage des Arbeitsmarktes billige Minimaldauer unwiderruflich.
Der Zeitpunkt des Inkrafttretens dieser Erklärung wird von den beiden Regierungen gemeinsam durch einen Notenaustausch festgesetzt. Sie bleibt bis zum Ablauf von drei Monaten nach dem Zeitpunkt der Kündigung durch die eine oder andere Partei in Kraft.
So geschehen, in doppelter Ausfertigung, in Rom, am 5. Mai 1934.
I sottoscritti, debitamente autorizzati dai loro rispettivi Governi, allo scopo di precisare le modalità d’applicazione di certe disposizioni del trattato di domicilio e consolare del 22 luglio 18683 fra la Svizzera e l’Italia, concernenti il trattamento degli Italiani in Svizzera e degli Svizzeri in Italia, hanno convenuto quanto segue:
1. I cittadini svizzeri che hanno o avranno dimorato regolarmente in Italia, senza interruzione, durante 5 anni, sono liberati dalle formalità concernenti il permesso di dimora e di lavoro. Essi potranno cambiare liberamente di posto, di professione e di residenza. È lasciata piena libertà ai datori di lavoro di assumere questi cittadini svizzeri. Ove si tratti di disoccupati, questi devono essere iscritti presso gli uffici di collocamento.
I cittadini italiani che hanno o avranno dimorato regolarmente in Svizzera, senza interruzione, durante 5 anni riceveranno il permesso di domicilio incondizionato, e avranno pure il diritto di cambiare liberamente di posto, di professione e di residenza.
2. La durata delle dimore permesse per fare degli studi di qualsiasi genere o per seguire delle cure mediche non entra in linea di conto per il calcolo della dimora ininterrotta a sensi del paragrafo 1 della presente dichiarazione.
In casi speciali, in cui l’ammissione non è chiesta e non può essere accordata, fin dal principio, che per uno scopo determinato o per ragioni speciali, la durata della dimora a sensi del paragrafo 1 è di dieci anni.
3. Chi, durante la validità del permesso di dimora, si reca all’estero per uno scopo transitorio e per un breve periodo non superiore a due mesi, non interrompe la dimora a sensi dei paragrafi precedenti. Su domanda, da inoltrare prima della partenza per l’estero, questo termine può essere prolungato fino a sei mesi, specialmente per la prestazione del servizio militare. In quest’ultimo caso il termine sarà prolungato di tempo necessario per il viaggio. Se la durata dell’assenza supera i due mesi, non se ne terrà conto per il calcolo della durata della dimora nel senso suddetto.
Il domicilio degli Italiani in Svizzera e l’ammissione definitiva degli Svizzeri in Italia a sensi del paragrafo 1 cessa quand’essi hanno dimorato effettivamente durante sei mesi all’estero; a domanda presentata durante questo termine, quest’ultimo può essere prolungato fino a due anni.
4. I cittadini svizzeri che dimorano in Italia senza esercitare un’attività lucrativa di carattere non indipendente non hanno bisogno di alcun permesso di dimora a scopo di lavoro, salve restando le prescrizioni speciali concernenti le professioni soggette a regolamento.
5. E necessario un permesso di dimora, da rilasciarsi a seconda della situazione del mercato dei lavoro, solo per i cittadini svizzeri che occupano un posto in Italia e che non adempiono le condizioni menzionate qui sopra al paragrafo I.
Questo permesso può essere domandato dall’impiegato o dal datore di lavoro. in via eccezionale, la domanda può essere fatta anche dopo l’entrata in Italia e dopo che si è iniziato il lavoro, a condizione che sia presentata entro un termine breve. L’attività di cui si tratta non potrà essere esercitata che provvisoriamente nell’attesa della decisione delle autorità competenti.
6. Agli impiegati d’albergo e a quelli delle imprese che hanno relazioni d’affari dirette e costanti con la Svizzera, sia come succursali di ditte svizzere, sia che si occupino di importazione od esportazione da o per la Svizzera, il permesso di dimora che dà al cittadino svizzero il diritto di lavorare in Italia è rilasciato dalla Prefettura verso semplice domanda indipendentemente dalle condizioni del mercato dei lavoro.
7. Sarà facilitata l’ammissione in Italia a titolo di dimora temporanea non superiore a tre anni e a scopo di formazione professionale, di giovani Svizzeri d’età inferiore a 30 anni, commercianti, tecnici e di categorie affini.
8. Le autorità svizzere competenti rilasceranno ogni anno, a titolo irrevocabile, il primo permesso di dimora agli operai di stagione italiani, per una durata minima equa, in relazione col contratto di lavoro e con le condizioni del mercato dei lavoro.
La presente Dichiarazione entrerà in vigore alla data che sarà fissata di comune accordo dai due Governi mediante scambio di note. Essa resterà in vigore fino allo spirare di tre mesi dalla data alla quale l’una o l’altra delle Parti l’avranno denunciata.
Fatto a Roma, in doppio esemplare, il 5 maggio 1934.
Dies ist keine amtliche Veröffentlichung. Massgebend ist allein die Veröffentlichung durch die Bundeskanzlei.
Il presente documento non è una pubblicazione ufficiale. Fa unicamente fede la pubblicazione della Cancelleria federale. Ordinanza sulle pubblicazioni ufficiali, OPubl.