Jeder der hohen kontrahierenden Staaten hat das Recht, in den Meerhäfen, Städten und Ortschaften im Gebiete des andern Staates Generalkonsuln, Konsuln, Vizekonsuln oder Konsularagenten aufzustellen.
Beide Regierungen behalten sich übrigens das Recht vor, die Orte zu bestimmen, an welchen sie keine Konsularbeamte anzunehmen für gut finden, wohlverstanden jedoch, dass sie sich hierin gegenseitig keine Beschränkung entgegensetzen sollen, welche in ihrem Lande nicht auch für alle andern Nationen Geltung hätte.
Die gedachten Agenten werden auf Vorweisung der ihnen nach den in den betreffenden Ländern bestehenden Regeln und Formalitäten zukommenden Ausweispapiere gegenseitig angenommen und anerkannt. Das für die freie Ausübung ihrer Funktionen nötige Exequatur wird ihnen unentgeltlich erteilt. Auf Vorweisung desselben soll die oberste Behörde des Ortes ihrer Residenz ungesäumt die notwendigen Massnahmen treffen, damit sie die Pflichten ihres Amtes ausüben und die Freiheiten, Vorrechte, Immunitäten, Ehren und Privilegien geniessen können, die an ihre Stelle geknüpft sind.
11 Siehe auch das Wiener Übereink. vom 24. April 1963 über konsularische Beziehungen (SR 0.191.02).
Ciascuna delle alte Parti contraenti avrà la facoltà di stabilire Consoli generati, Consoli, Viceconsoli e Agenti consolari nei porti di mare, nelle città e nelle località dei territorio dell’altra Parte.
I due Governi si riservano del resto il diritto di determinare i luoghi dove non hanno per conveniente di ammettere funzionari consolari, ben inteso però che essi non dovranno in ciò rispettivamente opporsi restrizione che nel loro paese non sia praticata parimenti per tutte le altre nazioni.
I detti agenti saranno reciprocamente ammessi e riconosciuti sulla presentazione delle creditive loro conforme alle regole e formalità praticate nei paesi rispettivi. L’exequatur voluto pel libero esercizio delle loro funzioni sarà loro impartito senza spese, e sulla produzione dell’exequatur la autorità superiore dei luogo di lor residenza prenderà immediatamente le misure che si richiedono onde possano dar corso alle funzioni di loro ufficio e siano ammessi al godimento delle esenzioni, prerogative, immunità e degli onori e privilegi che vi si annettono.
10 Vedi anche la Conv. di Vienna del 24 apr. 1963 sulle relazioni consolari (RS 0.191.02).
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